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Guida allo sviluppo del bianconero...


Guida allo sviluppo del bianconero

Una breve guida "standard" per lo sviluppo in proprio di pellicole bianconero; le fasi descritte sono quelle classiche ma che danno risultati pressoché certi...

 


 Guida allo sviluppo del bianconero

Una breve guida "standard" per lo sviluppo in proprio di pellicole bianconero; le fasi descritte sono quelle classiche ma che danno risultati pressoché certi. In AZZURRO sono scritti i miei umili e semplici commenti/consigli personali

Introduzione

NOTA PRELIMINARE: quando si leggono le concentrazioni delle diluizioni si leggono sempre 2 numeri separati dal + (ad esempio 1+9). Ciò sta a significare che di tutto il totale di liquido, una parte (il primo numero) è di un prodotto chimico e il restante (secondo numero) è di liquido diluente.

Nell'esempio di 1+9 (che sommato fa 10 ), con 1 litro in totale, le parti in proporzione saranno:

1000 cc / 10 = 100 cc => 1 x 100 cc di chimico e 9 x 100 cc di acqua.

Nell'esempio di 1+1 (che sommato fa 2 ), con 1 litro in totale, le parti in proporzione saranno:
1000 cc / 2 = 500 cc => 1 x 500 cc di chimico e 1 x 500 cc di acqua.

 

COSA SERVE

MATERIALE

  • tank (sviluppatrice) con spirale;
  • due o più bottiglie da ½ litro in PE;
  • due misurini graduati da 300 o 600 ml (600 ml per sviluppo di 2 rullini contemporaneamente);
  • siringa per catetere (quella senza ago);
  • acqua distillata a temperatura ambiente;
  • acqua normale a temperatura ambiente;
  • caraffa graduata da ½ litro o più;
  • cronometro;
  • termometro ad alcool o simili;
  • apribottiglie;
  • coppia di mollette.

CHIMICI

  • DEVELOPER (esempio ILFORD ID-11);
  • FIXER (esempio ILFORD RAPID FIXER);
  • aceto bianco o soluzione apposita per ARRESTO o STOP;
  • imbibente oppure in alternativa shampoo neutro.


(costo totale del materiale da acquistare: tra i 60 e 80 euro) in rete ad esempio su http://www.fotomatica.it o altri specializzati.


PREPARAZIONI PRELIMINARI

I chimici sono venduti in un formato non direttamente utilizzabile, c’è bisogno di una piccola preparazione, da eseguire tempo prima dello sviluppo
(almeno qualche ora, meglio il giorno prima).


DEVELOPER (in seguito DEV)

Si prende ad esempio il ID-11 della ILFORD, nelle istruzioni c’è scritto chiaramente come procedere e cioè:

  • scaldare 1 litro di acqua (distillata) a 40°C;
  • versarne ½ litro o pocopiù in una caraffa graduata;
  • versare la polvere del componente A (nella busta A) e mescolare;
  • versare la polvere del componente B (nella Busta B) e mescolare;
  • aggiungere la restante acqua fino ad ottenere 1 litro totale di liquido (avanzerà un poco di acqua);
  • versare pian pianino il litro in due bottigliette da ½ litro di plastica e, prima di chiudere del tutto il tappo, schiacciare leggermente la bottiglia per eliminare l’aria contenuta nella parte alta del collo della bottiglia e quindi chiudere bene;
  • scrivere all’esterno con pennarello nero il contenuto e la data di preparazione (es. DEV ID-11 . 02/11/2011).


FIXER (in seguito FIX)

Si prende ad esempio il RAPID FIXER della ILFORD, viene venduto concentrato e pertanto è da diluire in proporzione 1+4, come scritto chiaramente nelle istruzioni allegate

  • scaldare 800 cc o pocopiù di acqua (normale) a 40°C;
  • versarne ½ litro o pocopiù in una caraffa graduata;
  • prelevare 200 cc di chimico dalla bottiglia e versarla all’acqua mescolando;
  • aggiungere i restanti 300 cc di acqua per arrivare al litro totale di liquido;
  • versare pian pianino il litro in due bottigliette da ½ litro di plastica e, prima di chiudere del tutto il tappo, schiacciare leggermente la bottiglia per eliminare l’aria contenuta nella parte alta del collo della bottiglia e quindi chiudere bene;
  • scrivere all’esterno con pennarello nero il contenuto e la data di preparazione (es. FIX RAPID . 02/11/2011).


Una volta preparati i chimici, questi hanno una durata temporale, che a seconda del tipo di conservazione va da uno a qualche mese.
I due litri di chimici servono per lo sviluppo di più rullini ed inoltre il FIX si può recuperare per alcune volte successive (mentre il DEV si butta via sempre)


NOTA SULL'ACQUA DA USARE

non sempre è specificato se usare acqua distillata o acqua normale "di rubinetto", io ho seguito questa filosofia: il calcare contenuto nell'acqua normale può interagire con i sali dello sviluppo e può lasciare residui sulla pellicola in fase di asciugatura, quindi ho utilizzato l'acqua distillata per la diluizione del DEV, per lo STOP e per l'ultimo risciacquo con imbibente o shampoo. L'acqua normale è stata utilizzata per la diluizione del FIX e per tutti i numerosi risciacqui ad eccezione dell'ultimo. Per lo sviluppo di un rullino 135, pertanto, se ne va circa 1 litro di acqua distillata.

INSERIMENTO DELLA PELLICOLA NELLA SPIRALE E NELLA TANK

Questa è l’unica operazione da eseguire al buio assoluto.

Io ho agito in questo modo: a sera inoltrata quando il resto della famiglia è tranquilla a letto o sul divano, mi sono chiuso nel bagno, seduto su una sedia con tutto il materiale da usare appoggiato alla tavoletta della tazza (abbassata...), con tapparella chiusa e un asciugamano a coprire la sfesa sotto la porta; dopo qualche minuto al buio completo e con il diaframma dell'occhio arrivato a TA ho controllato che non ci fosse il minimo "spiffero di luce" o led accesi di qualche apparecchio elettrico. Solo dopo questa verifica ho aperto il rullino per inserire la pellicola nella spirale. Questa operazione si può eseguire anche la sera precedente al giorno dello sviluppo... una volta che la tank è ben chiusa, è completamente ermetica alla luce!


E’ necessaria un po’ di manualità e di prove preliminari da svolgere più e più volte con un rullino scaduto o comunque “sacrificabile”, prima ad occhi aperti, poi ad occhi chiusi ed infine di nuovo al buio completo.

Disporre i pezzi della Tank nella sequenza seguente da sinistra verso destra: spirale / mozzo porta spirale / vaso (corpo della tank)/ imbuto della tank / coperchio.

Aprire con l’aiuto di un apribottiglie uno dei due fondi del rullino e seguire uno dei tutorial video seguente per il corretto caricamento della pellicola nella spirale e successivamente nella tank (un video è meglio di 1000 parole) http://www.youtube.com/watch?v=Vo-Sjkg0YFo


Una volta chiuso il coperchio in gomma della tank potete accendere la luce e tutte le successive operazioni possono essere svolte alla luce normale.


FASI OPERATIVE PER LA PREPARAZIONE ALLO SVILUPPO

Si parte dalla tank chiusa già contenente la spirale con il rullino da sviluppare. Nelle fasi seguenti si immagina di avere un solo rullino da trattare; nel caso di più rullini varia solamente la quantità di chimici da utilizzare, ma i tempi rimarranno identici.

Sul fondo della tank si legge che per un rullino tipo 135 è necessario usare 300 cc di fluido all’interno.

QUANTITÀ DI CHIMICI

A seconda del tipo di sviluppo il DEV può essere ulteriormente diluito, e le proporzioni tra DEV già precedentemente preparato e nuova acqua devono essere decise a priori a seconda di quello che si vuole ottenere (maggiore grana, maggior nitidezza ecc..) Questo si sceglie in base alle proprie esigenze scaricando le caratteristiche della pellicola la tabella dal sito della ILFORD (nel caso in esempio una FP4- 125 ISO) e da questa si leggono e si stabiliscono anche i tempi di permanenza della pellicola nel DEV.




TEMPO E TEMPERATURA

In questo esempio si sceglie uno sviluppo standard con ID-11 in concentrazione 1+3 alla temperatura di 22°C (temperatura ambiente molto “comfort” di casa); si utilizza il diagramma sottostante (riportato nelle istruzioni ILFORD) per determinare il corretto tempo alla temperatura diversa dai 20°C di riferimento.

 

  • in un cilindro graduato si versa una quantità di 75 cc di DEV e successivamente una quantità di 225 cc di acqua distillata, sempre il tutto a 22°C, per arrivare alla quantità totale richiesta di 300 cc;
  • in un secondo cilindro graduato si versa una quantità di 300 cc di FIX che è già stato preparato diluito correttamente (1+4) ed è anch’esso alla temperatura di 22°C.


Attenzione a non invertire i cilindri, in quanto i liquidi sono entrambi trasparenti e poco o nulla colorati! Nel dubbio attaccare al cilindro corrispondente un post-it o un pezzetto di scotch di carta con scritto DEV e FIX.


SVILUPPO

  • aprire il coperchio della tank e versare interamente il cilindro con il DEV;
  • far partire il cronometro;
  • chiudere ermeticamente il coperchio della tank;
  • agitare con calma la tank ribaltandola 4 volte e ruotandola di 90° dopo ogni rovesciamento per i primi 20 sec e poi riporla nel piano (con dei colpetti per far affiorare eventuali bolle d’aria) fino allo scoccare del primo minuto;
  • agitare nuovamente per circa 10-15 sec e riporla nel piano dando i colpetti ed attendere fino allo scoccare del minuto successivo;
  • ripetere le operazioni sopra fino allo scadere del tempo stabilito, che nel nostro caso a 21°C corrisponde a 17 minuti;


nel tempo di attesa tra un’agitazione e l’altra è possibile preparare all’interno del cilindro svuotato poco prima, la soluzione di arresto del DEV (detta STOP), operazione che taluni non eseguono, ma nel dubbio meglio impararla e metterla in atto; tale soluzione è formata da 300cc di acqua distillata con un po’ di aceto bianco (poco quanto basta) oppure da un chimico vero e proprio per l'arresto;

 

  • 15 secondi prima dello scadere del tempo aprire la tank e svuotare il contenuto DEV nel lavandino;


ARRESTO

  • versare nella tank la soluzione di arresto STOP;
  • chiudere ermeticamente la tank;
  • agitare costantemente per un minuto circa;
  • fermare il cronometro ed azzerarlo.


Un minimo di esperienza acquisita in questo periodo mi ha fatto capire che i tempi sono da rispettare, ma hanno una buona tolleranza, quindi il mezzo minuto in più o meno così come il mezzo grado di temperatura in più o meno non hanno tutta l'influenza che ci si potrebbe immaginare... ed il risultato c'è lo stesso!


FISSAGGIO

  • aprire la tank e svuotare il contenuto STOP nel lavandino;
  • versare nella tank interamente il cilindro con il FIX e richiudere ermeticamente la tank;
  • far ripartire il cronometro;
  • agitare come di consueto per il primo minuto;
  • porre con i consueti colpetti la tank nel piano ed aspettare fino allo scoccare del secondo minuto;
  • agitare nuovamente per circa 10-15 sec e riporla nel piano dando i colpetti fino allo scoccare del minuto successivo;
  • ripetere le operazioni sopra fino allo scadere del tempo, che solitamente è di 5 minuti (ma anche se è un po' di più...)
  • aprire la tank e RECUPERARE il FIX versandolo nuovamente nel cilindro graduato (e poi riversarlo con calma nella bottiglietta di plastica).


LAVAGGIO

  • riempire la tank con acqua normale alla temperatura ambiente (per non creare forti shock termici alla pellicola) ed agitare con moderazione tenendo in mano il mozzo in cui è inserita la spirale; dopo 10 secondi circa svuotare la tank nel lavandino (tenendo con una mano la spirale per non farla uscire);
  • riempire nuovamente la tank con nuova acqua e continuare ad agitare per circa 20 secondi e poi svuotare;
  • ripetere la stessa operazione sopra allungando un po’ i tempi tra uno svuotamento e l’altro per una decina di volte;
  • l’ultimo lavaggio va eseguito preparando nel cilindro graduato una quantità di 300 cc o più di acqua distillata a temperatura ambiente con prodotto imbibente o un paio di gocce di shampoo neutro; questo per eliminare eventuali residui di calcare e per far scorrere meglio le gocce d’acqua una volta che appenderete la pellicola ad asciugare;
  • terminato l’ultimo lavaggio si estrae la spirale dal mozzo, la si apre delicatamente e si pone la pellicola appesa in verticale ad asciugare in un luogo asciutto, tranquillo e poco polveroso per qualche ora. Attaccarla con delle apposite mollette (vendute a coppie e quella in basso munita di peso), oppure semplici mollette da bucato, ma nella parte bassa applicarne 2 o 3 per aumentare il peso e “stirare” il film.

 
Ricordatevi di lavare subito bene con l’acqua tutti i componenti che avete usato e asciugarli, riponendoli poi in una scatola o in un armadietto al riparo dalla polvere!
I prodotti chimici non sono fotosensibili, ma degradano piano piano solo al contatto con l’aria; se eliminate bene l’aria dalle bottiglie hanno una durata maggiore.

 

Per tranquillizzare tutti, assicuro che è molto più oneroso da scrivere e da capire questa guida che non applicarla realmente…

Buon divertimento!

 di Andrea Dal Mas (Andymaggio)

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