Wim Wenders e la fotografia istantanea

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Luca 1970

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Messaggio 08/03/2018, 21:57

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

Herwalt ha scritto:
Luca 1970 ha scritto:Sarebbe come dici se son fosse mediata dalla visione soggetiva del fotografo, quindi falsa.
Anche se il mio pensioro va oltre: esite la realtà o è solo frutto delle nostre emozioni temporannee?

m f p ha scritto:scusa Luca ma per te una rappresentazione cos'è?
perchè da quello che scrivi faresti supporre che si stia parlando di "descrizione"...
ossia ciò che la fotografia NON è ;)

....si...potrebbe.... ...ANCHE... considerare... ...che...

Ciò-Che : E' NELLA Fotografia "Rettangolo/Quadrato" ..E'...PARTE..Di-Una/Della--Realtà..
...di..Ciò-Che..."CIRCONDA".....

....dato..che...

Ciò-Che : E' Rimasto FUORI :Tagliato/Cuttato dal "Rettangolo/Quadrato" Della Fotografia..
....E'....Una-PARTE...DellaRealtà... ..Tagliata/Cuttata...
...di..Ciò-Che.."CIRCONDA".....

Perciò..
Motrando SOLO Una-Parte di-Realtà
NON-Mostrando.. La..COMPLETA.. Realtà..

....NON-E'...(Completamente)..REALE... <--> ...NON-E'...(Completamente)..VERA..

... :? .... :D ....... yes| ... :D
-


Giuro non avrei mai immaginato di dirlo: hai il dono della sintesi... :ok:
Se discutessimo per capire, invece che per avere ragione, sarebbe tutto più semplice.
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Messaggio 08/03/2018, 22:04

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

Rigoletto ha scritto:La verisimiglianza di una foto rispetto al soggetto è sotto gli occhi di tutti,
questo credo che potremmo definirlo come un "assioma", ma sostenere che
una fotografia (una Polaroid nella fattispecie) rappresenti una realtà (o
addirittura la realtà!)è, a mio avviso, piuttosto banale
. Quello lo può
sostenere un bambino o una persona che della fotografia conosca solo l'aspetto
finale (stampa o riproduzione elettronica, non è questo il punto), ma mi
aspetterei che un "addetto ai lavori" facesse un passo (o anche più di uno,
perché no) in avanti sulla strada della comprensione di una fotografia;
che non rappresenta alcuna realtà ma una finzione, la finzione che il fotografo,
anche inconsapevole guarda te, vuole (vorrebbe) farti vedere. Perché
una fotografia, a dispetto di chi la fa, finirà per comunicare miriadi di "realtà"
diverse e non rappresenterà alcuna "realtà" facciamocene (fatevene) una ragione. ;)

Sulla Polaroid soprattutto in era moderna ho le mie idee ma potrei essere
mosso da un pregiudizio essendo un genere di fotografia che non mi ha mai
veramente attratto, avendo preferito di gran lunga, restando nell'ambito
delle foto non rimaneggiabili, le diapositive, ma sono gusti personale e per
questo assolutamente non sindacabili
.


Sono molto in diero con la lettura di questa discussione, che tovo interessantissima per le posizioni prese, ma questa visione la considero perfettamente sovrapponibile alla mia personale visione.
Se discutessimo per capire, invece che per avere ragione, sarebbe tutto più semplice.
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Messaggio 08/03/2018, 22:31

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

m f p ha scritto:scusa Luca ma per te una rappresentazione cos'è?
perchè da quello che scrivi faresti supporre che si stia parlando di "descrizione"...ossia ciò che la fotografia NON è ;)


Eccomi... (scusandomi per il ritardo :oops: ... purtoppo c'è il lavoro prima di MSC).

La rappresentazione é una visione falsa, o meglio, mediata della realtà: la chiamiamo rappresentazione (rappresenta, somiglia è verosimle) ma non è la realtà.

La fotografia è appunto una rappresentazione (mediata da chi scatta) della realtà, ritraendo, non sempre oggetti reali ed esistenti, ma ponedo al centro la particolare visione di chi scatta. Da ciò affermo si potrebbe pensare che, personalmente, veda la fotografia come arte, ma nemmeno questo pensiero mi appartiene: l'arte, se c'è (almeno nelle mie fotografie) è nel soggeto delle stesse... a questo punto la fotografia semprerebbee essere documentaristica, ma, purtoppo è una non realtà, o meglio una realtà mediata dal mio personale pensiero (parlando sempre delle mie fotografie) e quindi per definizione, non è documento in quanto visione personale...e qui si riparte da capo in quanto si è chiuso il cerchio. A questo punto mi vien da dire che è difficile classificare la fotografia con un modello matematico univoco, preciso e soggettivo: la fotografia è il risultato di un pensiero, di una volontà del fotografo di dire qualcosa che sente (sentiva) al momento in cui ha pigiato il pulsante di scatto ed ha "congelato" un istante per farlo apprezzare a qualcun altro mantenendo gli isatti precenti e succissivi a quello ancora intatti... ma questa è la mia personale interpretazione dalla "magia". E'magia pensare di veder affiorare un 'immagine sulla carta al buio di una luce rossa di una camera oscura, è magia vedere un immagine affiorare dall strile e, per me casuale, casuale susseguirsi di 0 e 1... :twocents-mytwocents: .
Se discutessimo per capire, invece che per avere ragione, sarebbe tutto più semplice.
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Messaggio 08/03/2018, 22:40

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

Rigoletto ha scritto: sulla strada della comprensione di una fotografia;
che non rappresenta alcuna realtà ma una finzione, la finzione che il fotografo,
anche inconsapevole guarda te, vuole (vorrebbe) farti vedere. Perché
una fotografia, a dispetto di chi la fa, finirà per comunicare miriadi di "realtà"
diverse e non rappresenterà alcuna "realtà" facciamocene (fatevene) una ragione


Rick mi sa che confondi realtà con verità...che sono due cose diverse...e finzione è l'opposto della verità...non della realtà che può anche essere una finzione (esempio: uno spettacolo teatrale è reale ma è anche una finzione...)
E continui a confondere, ma non solo tu peraltro, rappresentazione e descrizione...

Rappresentare è rendere (nuovamente) presente un qualcosa...non descrivere quel qualcosa...e la fotografia rappresenta, non descrive...cosa rappresenta? Un istante...ne verità ne finzione...solo un istante...istante che è esistito concretamente

E' il fruitore che, decodificandola, potrà darne un significato vero o falso

e torniamo al processo percezione retinica -> Immagine mentale...la foto di Ali Agca in Piazza S. Pietro...finzione? Sarà la tua immagine mentale a determinarlo...la foto semplicemente rappresenta un attimo...non descrive ciò che è avvenuto...
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
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Messaggio 08/03/2018, 22:41

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

Luca 1970 ha scritto:La rappresentazione é una visione falsa, o meglio, mediata della realtà: la chiamiamo rappresentazione (rappresenta, somiglia è verosimle) ma non è la realtà


mmmm...leggi sopra... ;)
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
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Messaggio 08/03/2018, 22:46

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

Luca 1970 ha scritto:La fotografia è appunto una rappresentazione (mediata da chi scatta) della realtà, ritraendo, non sempre oggetti reali ed esistenti, ma ponedo al centro la particolare visione di chi scatta


per la verità quella ha un alto nome...pittura...
una fotografia che non ritrae oggetti (e i soggetti dove li mettiamo?) reali ed esistenti stento ad immaginarmela

ma questo era abbastanza chiaro peraltro... ;)
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Messaggio 08/03/2018, 22:48

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

m f p ha scritto:
Rigoletto ha scritto: sulla strada della comprensione di una fotografia;
che non rappresenta alcuna realtà ma una finzione, la finzione che il fotografo,
anche inconsapevole guarda te, vuole (vorrebbe) farti vedere. Perché
una fotografia, a dispetto di chi la fa, finirà per comunicare miriadi di "realtà"
diverse e non rappresenterà alcuna "realtà" facciamocene (fatevene) una ragione


Rick mi sa che confondi realtà con verità...che sono due cose diverse...e finzione è l'opposto della verità...non della realtà che può anche essere una finzione (esempio: uno spettacolo teatrale è reale ma è anche una finzione...)
E continui a confondere, ma non solo tu peraltro, rappresentazione e descrizione...

Rappresentare è rendere (nuovamente) presente un qualcosa...non descrivere quel qualcosa...e la fotografia rappresenta, non descrive...cosa rappresenta? Un istante...ne verità ne finzione...solo un istante...istante che è esistito concretamente

E' il fruitore che, decodificandola, potrà darne un significato vero o falso

e torniamo al processo percezione retinica -> Immagine mentale...la foto di Ali Agca in Piazza S. Pietro...finzione? Sarà la tua immagine mentale a determinarlo...la foto semplicemente rappresenta un attimo...non descrive ciò che è avvenuto...


Come tu stesso affermi rappresenta un attimo, non il tutto e di quell'attimo ci sono un prima ed un dopo non spiegati, quidi non reali per defnizione.
Ovvero, l'immagine fotografica, rappresenta un attimo e solo quello; non necessariamente rappresenta un attimo esistito nel momneto esatto dello scatto. Come faccio a definirla realtà?
Ultima modifica di Luca 1970 il 08/03/2018, 22:56, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio 08/03/2018, 22:56

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

Mi sa che siamo di fronte a un nodo gordiano. :think: ---- :character-jason:
a99II|A7rIV|A1
Sony A CZ 24|50|16/35|24/70|135 - Sony 20|300GII|500G - Sigma 150 Macro EX DG
Sony E CZ Planar 50 1.4|16/35|Batis18|85 - Sony FE70-200GM II|FE24GM|FE135GM|FE24-70GM II|FE12-24GM
*Un poco di vetri Rokkor*
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Messaggio 08/03/2018, 22:57

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

... mi sa che è una di quelle discussioni che dovrebbe finire intorno ad un tavolo con un "rosso saggio" in un bicchere...la giusta fine di ogni "scontro" dialetico.
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Messaggio 08/03/2018, 23:12

Re: Wim Wenders e la fotografia istantanea

Luca 1970 ha scritto: l'immagine fotografica, rappresenta un attimo e solo quello; non necessariamente rappresenta un attimo esistito nel momneto esatto dello scatto.


e quale rappresenterebbe allora?
non è che reale sia solo un continuum...scatti una foto e registri un attimo...la mostri e rappresenti quell'attimo che è esistito concretamente altrimenti non potresti mostrare nulla...chi fruisce della visione decodifica la rappresentazione (il rendere nuovamente presente quell'istante) e darà valore alla stessa con l'immagine mentale che si attiverà

torniamo all'esempio della foto di Ali Agca: la fotografia rappresenta quell'istante, tu, che sai cosa sia accaduto, automaticamente tornerai al 1981...un altro che non sa penserà "ma cosa è successo dopo?" o qualsiasi altra immagine mentale...tutte partono dalla fotografia però...che non è ne vera ne finta...è solo una fotografia (rappresentazione di un istante)
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