HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

Moderatori: Rigoletto, gipipa, walti, Mod Galleria

Regole del forum
Sezione dove aprire discussioni generiche che riguardano la fotografia. Senza scendere in alcun tipo di risvolto tecnico, per i quali ci sono altre sezioni dedicate.
Non si ammettono polemiche inutili in quanto l'oggetto stesso del forum e` assolutamente soggettivo.
<<

Lorenzo

Avatar utente

Ordine del "G"

Messaggi: 5911

Immagini: 279

Iscritto il: 15/04/2012, 22:21

Messaggio 15/01/2019, 16:08

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

m f p ha scritto:Kenna a volte lascia esporre per 6 ore... ;)
Sugimoto lavora quasi esclusivamente con grandi formati...quindi sa bene come sviluppare le lastre in funzione dell'esposizione per ottenere il gradiente di contrasto migliore per la stampa...inoltre bisogna vedere che pellicola ha usato e il suo difetto di reciprocita' (a banale titolo di esempio una FP4 va esposta per 174 minuti se l'esposizione richiesta a quel diaframma e' di 30 minuti)...considerato che lavora a strettissime aperture per avere massima profondita', diciamo f/32 o f/45, e usando come tecnica di calcolo dell'esposizione quella di prendere un punto leggermente illuminato e sovraesporlo di 5/6 volte, da recuperare con uno sviluppo n-4, arrivare a quei 25 minuti circa non e' cosa tanto difficile...e se hai un negativo con contrasto morbido in stampa fai davvero quello che ti pare


Ecco, questo è un aspetto interessante, anche se le prime lui stesso sostiene di averle scattate con MF. Magari più avanti si potrebbe parlare anche di f/64 o f/128, però, come tu stesso scrivi, il negativo con contrasto morbido si presta bene a certe lavorazioni in CO. Intanto diciamo che la propensione è quella di aver scattato (magari solo le più recenti) con apparecchio a pellicola, non so davvero se esistono sensori in grado di fare certe cose, credo di no, anche andando su apparecchi particolari.

Comunque per me non c'e' nessuna storia da voler raccontare...usa lo schermo per illuminare la scena e proprio per superare, con estrema eleganza, il concetto di "momento" e la teoria che lo usa (banalmente) per significare la fotografia ;)[/quote]

No, qui secondo me c'è quel qualcosa in più che collega questi scatti al passare di vita dei presunti spettatori. Le prime foto erano infatti solo del telo di proiezione, poi ha allargato il campo alla sala e alla platea. Oltretutto, se non ci fosse motivo di comunicazione (tramite quel mezzo che si chiama proprio esposizione, prima e dopo), quelle opere non sarebbero vendute. Quella che può essere più vicina all'idea del superamento del concetto del "momento" (ma non penso che abbia pensato a ciò al momento dell'idea) potrebbero essere alcune foto di pura architettura tipo la scala a chiocciola di Villa Farnese a Roma. Propendo in questo senso per la ricerca ideale del dettaglio (osservando la grande stampa il dettaglio delle decorazioni è impressionante) e delle possibilità squisitamente fotografiche, mentre le modulazioni dei grigi, se ricordo bene, era un'operazione essenzialmente da CO, che qualche filtro terzo digitale, in passato, ha anche cercato di riprodurre con risultati scarsissimi. Ora non mi viene a mente l'operazione di CO, ma ricordo che riguardava i bagni e non l'esposizione.
Proprio di quegli stessi grigi che ho potuto osservare da ragazzo frequentando la CO di un collega del babbo che lavorava per Sansoni.
http://www.lorenzomangini.it/
***************************************
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 15/01/2019, 16:42

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

Theaters andrebbe visto assieme a Seascapes, entrambi caratterizzati dalla serialita' che Sugimoto usa per indurre lo spettatore a cercare e trovare le differenze
Supera il 'momento" nella sua accezione surrealista per introdurre una cosa che manca alla fotografia: il tempo. Ovvero l'esatto opposto di "momento".

L'aspetto tecnicistico per me passa sempre assolutamente in secondo piano in quanto e' un mezzo per arrivare al fine
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

Lorenzo

Avatar utente

Ordine del "G"

Messaggi: 5911

Immagini: 279

Iscritto il: 15/04/2012, 22:21

Messaggio 15/01/2019, 22:25

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

m f p ha scritto:Theaters andrebbe visto assieme a Seascapes, entrambi caratterizzati dalla serialita' che Sugimoto usa per indurre lo spettatore a cercare e trovare le differenze
Supera il 'momento" nella sua accezione surrealista per introdurre una cosa che manca alla fotografia: il tempo. Ovvero l'esatto opposto di "momento".

L'aspetto tecnicistico per me passa sempre assolutamente in secondo piano in quanto e' un mezzo per arrivare al fine


Non è detto se ci sono di mezzo ricerche personali sul mezzo fotografico (1978). Comunque si, il mezzo è tale, semmai il dilemma è quale è il fine ;)
http://www.lorenzomangini.it/
***************************************
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 16/01/2019, 11:14

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

La ricerca e' proprio quella che vi dicevo sopra: usare un mezzo che e' imperfetto per definizione cercando di aggiungere la cosa che manca sempre, ovvero il tempo

Quindi Theaters aggiunge il tempo proprio per come sviluppato...Seascapes lo aggiunge "provocando" lo spettatore nella ricerca delle diversita' in scatti apparentemente uguali...Dioramas, beh quello e' cosi' palese ;)

Quindi il mezzo solo in funzione del fine che non e' poi cosi' un dilemma...
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

ccatullo

Avatar utente

Ordine del SSS

Messaggi: 2190

Immagini: 76

Iscritto il: 16/04/2012, 9:10

Messaggio 17/01/2019, 10:15

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

m f p ha scritto:Bravo Lorenzo
Sugimoto (ma anche altri, ad esempio Todd Hido e Kenzo Izu) fa parte di quei fotografi che fanno ben capire come la "retorica del momento" per dar significato alle fotografie sia solo uno stereotipo (cosiccome un certo storytelling... :mrgreen: )

Aridaje :D :D

La retorica del momento e' tutt'altro che uno stereotipo. Del resto, cio' che distingue massimamente la fotografia da altre forme espressive basate sull'immagine (prima fra tutte la pittura) e' la possibilita' di congelare il tempo, insieme alla "sensazione di realta'" insita nel mezzo (sensazione, ovviamente, quasi sempre falsa, ma proprio per questo massimamente efficace. E tutto sommato in decrescita, visto il massiccio utilizzo di Photoshop dell'ultimo decennio, con consegente perdita di credibilità del contenuto).

Questo non significa, ovviamente, che tutta la fotografia debba basarsi sul momento* ... ci mancherebbe. Ma non capisco perche' presentarla a mo' di aut aut, momento si' momento no ...





* ma quella buona si' :mrgreen: :mrgreen:
lens sana in corpore sano
Les mots font l'amour
God's fig, solon, splendid, omelette maker
<<

petrofilo

Avatar utente

Ordine del "G"

Messaggi: 7377

Immagini: 67

Iscritto il: 16/04/2012, 6:56

Località: Pistoia

Messaggio 17/01/2019, 12:00

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

ccatullo ha scritto:
m f p ha scritto:Bravo Lorenzo
Sugimoto (ma anche altri, ad esempio Todd Hido e Kenzo Izu) fa parte di quei fotografi che fanno ben capire come la "retorica del momento" per dar significato alle fotografie sia solo uno stereotipo (cosiccome un certo storytelling... :mrgreen: )

Aridaje :D :D

La retorica del momento e' tutt'altro che uno stereotipo. Del resto, cio' che distingue massimamente la fotografia da altre forme espressive basate sull'immagine (prima fra tutte la pittura) e' la possibilita' di congelare il tempo, insieme alla "sensazione di realta'" insita nel mezzo (sensazione, ovviamente, quasi sempre falsa, ma proprio per questo massimamente efficace. E tutto sommato in decrescita, visto il massiccio utilizzo di Photoshop dell'ultimo decennio, con consegente perdita di credibilità del contenuto).

Questo non significa, ovviamente, che tutta la fotografia debba basarsi sul momento* ... ci mancherebbe. Ma non capisco perche' presentarla a mo' di aut aut, momento si' momento no ...





* ma quella buona si' :mrgreen: :mrgreen:
Il solito provocatore... :mrgreen:

Inviato dal mio G8341 utilizzando Tapatalk
All the technique in the world doesn't compensate for the inability to notice
E. Erwitt
<<

Lorenzo

Avatar utente

Ordine del "G"

Messaggi: 5911

Immagini: 279

Iscritto il: 15/04/2012, 22:21

Messaggio 18/01/2019, 9:30

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

petrofilo ha scritto:
ccatullo ha scritto:
m f p ha scritto:Bravo Lorenzo
Sugimoto (ma anche altri, ad esempio Todd Hido e Kenzo Izu) fa parte di quei fotografi che fanno ben capire come la "retorica del momento" per dar significato alle fotografie sia solo uno stereotipo (cosiccome un certo storytelling... :mrgreen: )

Aridaje :D :D


Il solito provocatore... :mrgreen:


Si, ma... Con spunto interessante per la discussione.

arte.it ha scritto:Dagli anni Settanta a oggi l’artista ha prodotto un corpus di fotografie fortemente riconoscibili, icone silenziose, vocate all'essenzialità e strappate allo scorrere del tempo, che colpiscono lo sguardo come archetipi di una civiltà ancora pervasa da un senso di eternità. Il “viaggio italiano“ che Sugimoto presenta negli spazi di San Gimignano muove dagli interni di alcuni cinema storici - tra questi Firenze, Siena, Mantova e Ferrara - luoghi della memoria per eccellenza, dove l’esperienza collettiva si moltiplica ed esplode nei ricordi individuali, fino a ripercorrere parte delle tappe italiane di un celebre viaggio, quello dei “quattro ragazzi” noto anche come l'Ambasciata Tenshō (Tenshōken' Ōshōnen shisetsu, letteralmente "missione in Europa dei ragazzi dell'era Tenshō").

E preferisco soffermarmi sul mezzo tecnico che lui stesso sa sfruttare con grande professionalità: «La costanza della scena inquadrata serve come luogo per ospitare la sensibilità dell’osservatore, un ambiente sereno che permetta al suo sguardo di soffermarsi, di attendere, di cogliere la delicatezza del contenuto della fotografia, che più la si guarda più rivela la sua ricchezza.» (Fabio Severo - Tascabili.it).

“Quando la luce brilla, le ombre prendono vita”, scrive Sugimoto nell’introduzione alla nuova edizione di Theaters. (Fabio Severo - Tascabili.it).

Ecco il mezzo tecnico che lui ha in testa: la parte davvero fotografica e meno concettuale è che: più ti avvicini alla stampa (alcune in formato davvero grande), più il particolare, il dettaglio si definisce, ed è evidente che è una pura ricerca all'interno del suo mezzo.

La "retorica del momento" (che io però non vedo come provocazione nelle immagini di Sugimoto, anzi, le vedo del tutto esenti dal voler contenere questa polemica) credo tragga origini alquanto diverse, in primis dalla cronaca fotografica e per questo penso che lui non entri nemmeno nel minimo merito, andandosene per la propria strada.
http://www.lorenzomangini.it/
***************************************
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 18/01/2019, 11:20

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

ccatullo ha scritto:La retorica del momento e' tutt'altro che uno stereotipo. Del resto, cio' che distingue massimamente la fotografia da altre forme espressive basate sull'immagine (prima fra tutte la pittura) e' la possibilita' di congelare il tempo


Enrico il "tempo" e' proprio quello che manca nella fotografia...quindi l'istante (il momento) di fatto non esiste, perche' non c'e' un prima ne un dopo ;)
Per questo la retorica frutto delle teorie surrealiste di fatto NON significa una fotografia...il punto e' che invece troppi per dare significato ad una fotografia parlano proprio del momento...
Da qui il mio pensiero per cui invece nella ricerca di Sugimoto c'e' proprio 'idea di aggiungere quello che manca...ossia il tempo e, quindi, superare la retorica del momento come significante
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

ccatullo

Avatar utente

Ordine del SSS

Messaggi: 2190

Immagini: 76

Iscritto il: 16/04/2012, 9:10

Messaggio 19/01/2019, 22:17

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

m f p ha scritto:
ccatullo ha scritto:La retorica del momento e' tutt'altro che uno stereotipo. Del resto, cio' che distingue massimamente la fotografia da altre forme espressive basate sull'immagine (prima fra tutte la pittura) e' la possibilita' di congelare il tempo


Enrico il "tempo" e' proprio quello che manca nella fotografia...quindi l'istante (il momento) di fatto non esiste, perche' non c'e' un prima ne un dopo ;)
Per questo la retorica frutto delle teorie surrealiste di fatto NON significa una fotografia...il punto e' che invece troppi per dare significato ad una fotografia parlano proprio del momento...
Da qui il mio pensiero per cui invece nella ricerca di Sugimoto c'e' proprio 'idea di aggiungere quello che manca...ossia il tempo e, quindi, superare la retorica del momento come significante

Max, proprio perche' non esiste un prima e un dopo, quel che resta e' ... il momento ... in tutto il suo splendore.
Non ho bisogno di abbracciare le teorie surrealiste per capire (torno sempre sullo stesso esempio, pardon) che la foto che ha immortalato la pistola di Ali Agca nell'atto di sparare al papa sia infinitamente piu' efficace di una scattata due minuti prima, con lo stesso papa, sano, che stringe le mani dei fedeli. E naturalmente potrei fare qualche altro milioncino di esempi.

Detto questo, mi e' perfettamente chiaro che c'e' tutto un tipo di fotografia che non ha bisogno dell'istante per esprimersi.
Cosi' rinunciando alla caratteristica piu' importante del mezzo :mrgreen:
lens sana in corpore sano
Les mots font l'amour
God's fig, solon, splendid, omelette maker
<<

eViga

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10685

Immagini: 64

Iscritto il: 15/04/2012, 21:04

Località: (Lc)

Messaggio 19/01/2019, 22:25

Re: HIROSHI SUGIMOTO a Sangimignano (SI)

Chi lo sa se si è finiti in un Cul-de-sac :think:
a99II|A7rIV|A1
Sony A CZ 24|50|16/35|24/70|135 - Sony 20|300GII|500G - Sigma 150 Macro EX DG
Sony E CZ Planar 50 1.4|16/35|Batis18|85 - Sony FE70-200GM II|FE24GM|FE135GM|FE24-70GM II|FE12-24GM
*Un poco di vetri Rokkor*
PrecedenteProssimo

Torna a Cultura Fotografica

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


www.mscfoto.it | Tutti i diritti riservati ©2012-2013|Vietata la riproduzione di qualsiasi contenuto senza autorizzazione | Webmaster
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group.
Designed by ST Software.
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010