Robert Frank's America

Moderatori: Rigoletto, gipipa, walti, Mod Galleria

Regole del forum
Sezione dove aprire discussioni generiche che riguardano la fotografia. Senza scendere in alcun tipo di risvolto tecnico, per i quali ci sono altre sezioni dedicate.
Non si ammettono polemiche inutili in quanto l'oggetto stesso del forum e` assolutamente soggettivo.
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 08/04/2019, 13:58

Re: Robert Frank's America

La vedo in modo un po' differente Riccardo: a mio parere e' piu' "facile" per un curatore (o un gallerista) proporre qualcosa di Frank o di Fontana basandosi sula parte "emozionale" dello scarto che non spingersi verso altro
Alla fine di tutto anche questa e' una mera operazione commerciale (e fure molto facile) alla stessa stregua dell'ennesima mostra di Steve McBoring o di Salgado o di HCB o Kenna...cose trite e ritrite che pero' fanno cassa: e non discuto il fatto che possano piacere, sia chiaro
Pero' mi chiedo quanti andrebbero a una mostra di Todd Hido (autore citato in questa sezione recentemente), di Nan Golding (che famosetta lo e'), di Michael Wolf quando contemporaneamente c'e' quella con gli scarti di Frank, oppure l'ennesima di Salgado... ;)

Quindi, a mio parere, non si tratta del fatto che la fotografia non riesca a proporre cose che non siano ripetitive: semplicemente il pubblico non le cerca e il business dell'arte non le propone :mrgreen:
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

Rigoletto

Avatar utente

Amministratore

Messaggi: 6573

Immagini: 130

Iscritto il: 17/02/2012, 11:37

Località: Garfagnana - Lucca

Messaggio 08/04/2019, 17:19

Re: Robert Frank's America

Beh Frank prima di essere.... Frank :P non era nessuno, mica è nato autore di prima classe, lo è divenuto con le sue opere.
Capisco anch'io che per un gallerista è meglio riproporre i nomi da te citati sicuro di un riscontro, come un teatro è
ragionevolmente tranquillo di fare il pieno con l'ennesima Traviata o un organizzatore di concerti va sul sicuro con cariatidi del
calibro di Elton John, senza nulla togliere alla Traviata o a EJ, per carità, ma questo mi da l'idea che non ci sia niente di così
nuovo E interessante da proporre così si va sull'usato sicuro.
Francamente quella che doveva essere la nuova rivoluzione della fotografia (e che il povero Gilardi si dispiaceva di non
poter vedere) è andata in una direzione diversa da quella prevista o, forse, solo auspicata. Una quantità di immagini praticamente
incommensurabile sommerge tutto, anche coloro che vorrebbero far passare un messaggio diverso dall'omologazione che
il digitale, come succede sempre quando un linguaggio diventa banale, ha imposto con la forza dei numeri.
Alla fine l'aforisma attribuito al non più giovane Rossini che pare abbia sentenziato di fronte ad una composizione nuova propostagli
da un debuttante: "Cè del bello e c'è del nuovo, peccato che il nuovo non sia bello e il bello non sia nuovo" anche dopo quasi
duecento anni ha una sua attualità.
Riccardo.
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 09/04/2019, 9:28

Re: Robert Frank's America

Rigoletto ha scritto:Beh Frank prima di essere.... Frank :P non era nessuno, mica è nato autore di prima classe, lo è divenuto con le sue opere.


Una sola.. "The Americans"...alla fine degli anni '50...e ora siamo ancora qui 60 anni dopo...
ripeto: nessuna critica all'autore o al fatto che "piaccia"...e' una critica a quello che posso chiamare "art business"

Pero' il tuo ragionamento presuppone dal fatto che forse siamo noi a dover trovare qualcosa di nuovo..se noi non lo cerchiamo ovvio che l'rt business non lo proponga...non per niente si chiama business

Quindi farei prima un'analisi "interiore" senza scaricare sul media (e il suo utilizzo attuale) la colpa: e Rossini, come ovvio dato il personaggio, fa un ragionamento supponente, come a dire che solo cio' che lui considera come nuovo e bello lo possa davvero essere... ;)
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

Rigoletto

Avatar utente

Amministratore

Messaggi: 6573

Immagini: 130

Iscritto il: 17/02/2012, 11:37

Località: Garfagnana - Lucca

Messaggio 09/04/2019, 21:01

Re: Robert Frank's America

Max, quello di Rossini che ho citato è un aforisma che gli hanno attribuito e che non combacia troppo col personaggio, che a suo modo era sì caustico ma
lo era con chi gli faceva o poteva fargli ombra e che, in ogni caso, era titolato a dare dei giudizi (che nel caso gli sarebbero stati richiesti), perché a mio
parere non è vero che uno vale uno (è la consolazione delle nullità) , ma questo è un altro discorso, sto divagando.

Poi non so se manchi la curiosità di cercare nuovi autori con nuove idee... Chi si reinventa mago delle Polaroid, che fa una foto quando capita con un banco
ottico a pellicola, chi si da al BN con una vecchia Leica, chi fa fotografia digitale di qualità generalmente tende ad imitare la pellicola e sono questi che vanno
alle mostre e che piacciono, anche a me e a te, via... :mrgreen:
Idee nuove espresse con i nuovi rivoluzionari mezzi digitali (ché tali sono, rivoluzionari, che piacciano o meno) tendono un po' a latitare, si rifà il vecchio. Non
sempre è male (voglio citare un altro musicista e qui la frase è autografa: Giuseppe Verdi, interpellato per assumere la direzione del conservatorio di Napoli,
per secoli uno dei più rinomati del mondo e che aveva modificato il corso degli studi con scarso successo e cercava in un allora già famosissimo Verdi un motivo
di rilancio, rifiutò la proposta ed ebbe a scrivere fra l'altro nella lettera di rifiuto: "Tornate all'antico e sarà un progresso"), ma farlo sempre è male. Insomma,
può darsi che non cerchiamo o non abbiamo abbastanza curiosità per scoprire nuovi fenomeni della fotografia, ma di sicuro è diventato n volte più difficile
emergere dall'oceano di immagini che quotidianamente ci sommerge, quando una volta quell'oceano era solo un lago. :P
Riccardo.
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 10/04/2019, 11:19

Re: Robert Frank's America

Riccardo però il media con cui si fa fotografia non dovrebbe interessare...invece qui sembra che la "novità" sia tale solo se usa un determinato strumento di ripresa...
Siamo fuori strada: la mia critica resta rivolta al business dell'arte e al fatto che comunque manca una vera voglia di andare a cercare nuove "visioni" (prima che ne parlassimo qui quanti avevano mai sentito il nome di Sugimoto?)
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

Rigoletto

Avatar utente

Amministratore

Messaggi: 6573

Immagini: 130

Iscritto il: 17/02/2012, 11:37

Località: Garfagnana - Lucca

Messaggio 10/04/2019, 22:31

Re: Robert Frank's America

Max, sembra che io e te si parli una lingua diversa eppure tu sei genovese ed io di lucchese, due popolazioni (neanche geograficamente molto distanti) note per la loro proverbiale oculatezza
e parsimonia... Dovremmo intenderci meglio. :mrgreen:

Allora, se tu "vai di pellicola", ok, ancora ti capisco, ma sfrutti comunque uno strumento (molto bello ed affascinante) che ha già detto molto, quasi tutto, ed è estremamente difficile
trovare qualcosa di nuovo con quello strumento. Torno al paragone con la musica: da Bach e Scarlatti, da Mozart e Rossini, da Verdi e Wagner, per finire con R. Strauss e Gershwin, la
musica tonale, quella che non solo mi piace ma che amo visceralmente, ha espresso virtualmente tutto quello che poteva esprimere e il tentativo di creare una "nuova" musica da
parte di grandi intellettuali come Berg o Stockhausen non ha creato nulla che possa anche lontanamente emozionare come il 5° concerto Brandeburghese o il Rigoletto. Poi, in fotografia,
c'è il nuovo strumento del digitale, è nuovo (relativamente), di ottima qualità, alla portata di molti se non di tutti, diffusissimo e cosa mi produce? O un'imitazione del vecchio processo
analogico o. essenzialmente, un sacco di roba che stenta a passare il "muro" della cerchia familiare e amicale, che sia lì da ricercare la nuova arte? (Sono serio)
Riccardo.
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 12/04/2019, 11:19

Re: Robert Frank's America

sono xenolinguista per definizione...quindi capisco bene anche il lucchese e continua a dirti che sbagli approccio...

Rigoletto ha scritto: se tu "vai di pellicola", ok, ancora ti capisco, ma sfrutti comunque uno strumento (molto bello ed affascinante) che ha già detto molto, quasi tutto, ed è estremamente difficile trovare qualcosa di nuovo con quello strumento


come dire che è lo strumento che determina il messaggio? ohibò...mi pare che questo aspetto, per fortuna, ce ne sia liberato da moh...

Rick non parlo di cosa PUOI fare con uno strumento (è irrilevante) ma di cosa VUOI dire con le immagini (ed ecco perchè lo strumento è irrilevante)...

Rigoletto ha scritto:(cut) lontanamente emozionare come il 5° concerto Brandeburghese o il Rigoletto.


ohibò 2: a me la Sinfonia 9 "Dal nuovo mondo" di Dvorak continua ad emozionarmi ben più dei brandeburghesi...per non dire S"Sherazade" di Rimsky Korsakov...
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

Rigoletto

Avatar utente

Amministratore

Messaggi: 6573

Immagini: 130

Iscritto il: 17/02/2012, 11:37

Località: Garfagnana - Lucca

Messaggio 14/04/2019, 14:08

Re: Robert Frank's America

1 - Il mezzo conta eccome! Perrimanere in metafora: Scarlatti ha scritto per il clavicembalo ma se viene eseguito al pianoforte, che è uno strumento immensamente più evoluto del clavicembalo, come si fa spesso diventa un'altra cosa, ovvero come passare dal barocco al romanticismo solo cambiando tastiera... :(

2 - Dvorak (1841-1904) e Rimkij-Korsakov (1844-1908) hanno scritto musica tonale che più tonale non si può (del resto che cosa averebbero dovuto scrivere? Il Wzzeck?) e quindi? Tu vedi (senti) attualmente autori del calibro di Gershwin e Britten?
Riccardo.
<<

m f p

Avatar utente

Gran Mogol del GM

Messaggi: 10253

Immagini: 235

Iscritto il: 15/04/2012, 21:05

Località: Somewhere... - MSC proud member since 13/04/2007

Messaggio 15/04/2019, 11:31

Re: Robert Frank's America

Rigoletto ha scritto:Il mezzo conta eccome


OK...neppure Nyota Uhura riuscirebbe a farsi capire allora :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Riccardo in fotografia (come in tutte le forme di espressione), il mezzo NON conta rispetto a ciò che si vuol comunicare...dire che clavicembalo e piano suonano diversamente è come dire che penna e computer lavorano in modo diverso, peccato però che ai fini della COMUNICAZIONE funzionino esattamente allo stesso modo ;)

Tornando alla fotografia: il mezzo non conta un accidente...quello che conta è il dialogo che si instaura tra fotografia e fruitore...dialogo che PRESCINDE dal mezzo (Gurski docet)

E, mi duole dirtelo, il paragone con la musica non ci azzecca nella forma in cui l'hai proposto...perchè la musica (tonale) è un insieme finito di note, la fotografia non ha limiti

Per questo all'affermazione

Rigoletto ha scritto:Tu vedi (senti) attualmente autori del calibro di Gershwin e Britten?


potrei risponderti Moby...o Keith Jarrett...o gli Snarky Puppy... ;)

Invece il paragone ci sta se prendi musica e fotografia e le analizzi attraverso la loro evoluzione estetica...però si aprirebbe una discussione affascinante copmpletamente off topic rispetto alla critica all' art business che stava alla base dei ragionamenti iniziali
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
<<

Rigoletto

Avatar utente

Amministratore

Messaggi: 6573

Immagini: 130

Iscritto il: 17/02/2012, 11:37

Località: Garfagnana - Lucca

Messaggio 15/04/2019, 12:58

Re: Robert Frank's America

m f p ha scritto:..............
Riccardo in fotografia (come in tutte le forme di espressione), il mezzo NON conta rispetto a ciò che si vuol comunicare..............


Conta e conta pure molto... Il mezzo attraverso il quale ti esprimi non solo conta, ma è essenziale proprio per l'espressione di quello che vuoi comunicare; non puoi pensare che Scarlatti, per rimanere all'esempio, avrebbe scritto allo stesso modo le sue sonate se invece di un clavicembalo avesse avuto sottomano uno Stenway.
Sta di fatto che la fotografia (come la musica) anche attraverso nuovi modi di espressione (il digitale, la dodecafonia), stenta ad esprimere qualcosa di nuovo e comprensibile ai più che non sia già visto/sentito.
E poi basta, che stiamo diventando un po' noiosi... :D
Riccardo.
PrecedenteProssimo

Torna a Cultura Fotografica

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti


www.mscfoto.it | Tutti i diritti riservati ©2012-2013|Vietata la riproduzione di qualsiasi contenuto senza autorizzazione | Webmaster
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group.
Designed by ST Software.
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010