Scansione negativi

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Rigoletto

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Messaggio 09/02/2017, 21:37

Re: Scansione negativi

m f p ha scritto:
Softbox ha scritto:Mi ero fatto attrarre da questo video...mi piaceva l'idea della pellicola medio formato associata a scanner e produzione propria di stampe inizialmente da digitale e poi da argentica. Nonché delle sviluppo prima in camera scura e poi in chiara. C'è parecchio da imparare.


quanto sopra non era chiaramente rivolto a te...questo invece si: ma perchè vuoi complicarti la vita? hai mai provato a stampare?
da imparare ce ne è sempre...ma mentre tutto quel casino è fine a se stesso, se impari a stampare poi a) ti diverti come un bambino b) diventa praticamente automatico
mi scoccia ripetere sempre la stessa storia: il sistema "ibrido" prende il peggio dei due mondi, non il meglio...se vuoi il digitale usa il digitale...se usi la pellicola usala come deve essere usata e per la sua finalità che è la stampa (che non è il "risultato"...è davvero l'archivio di quello che ti piace...)
ma se non provi tutte e due le cose non puoi capire ciò che dico...


E qui c'è poco da aggiungere. Una scansione di buona qualità dei propri negativi (anche per stampa digitale) per me ha poco senso
a parte casi particolari (necessità di pubblicazione di file ad alta definizione, ad esempio, di vecchi scatti irripetibili, ecc.), ha molto
senso invece (sempre secondo il mio modesto parere), digitalizzare i propri negativi a bassa risoluzione per rendere facile, rapida ed
infallibile la ricerca e la consultazione. Una volta reperito il negativo cercato (che sarà stato adeguatamente archiviato con un numero
d'ordine), si può poi decidere cosa farne, al limite rifare una scansione ma ad alta risoluzione... :P
Riccardo.
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m f p

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Messaggio 10/02/2017, 9:51

Re: Scansione negativi

Esatto Rick...quello che dicevo in apertura come essere il mio sistema: scansioni a bassa risoluzione come provino (bastano e avanzano per tutte le esigenze social...) e poi stampa dei fotogrammi che ritengo meritevoli. I negativi vengono poi archiviati in ordine cronologico (anche perchè alla fine non è che si scatti inutilmente troppo...per farti un esempio nel 2016 avrò fatto 40 rulli tra BN, colore e dia...di cui 5 o 6 35mm e tutto il resto 120...se fai i conti sono circa 700 fotogrammi che hanno dato spunto a meno di 200 stampe) e per tipo (35mm/120 - bn/colore/dia), in buste e raccoglitori archive. Stop.
La manualità del processo resta per me un plus point senza uguali e con un impegno che, se vai a ben vedere, risulta essere inferiore, nonchè più appagante, di ore passate davanti al monitor: la fase per me più noiosa è proprio quella della scansione...invece passare le mie tre/cinque ore alla settimana all'ingranditore a) mi rilassa b) mi diverte c) mi gratifica col risultato
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Lorenzo

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Messaggio 11/02/2017, 10:59

Re: Scansione negativi

Io penso che in questo tipo di processo ognuno può trovare la propria strada come meglio piace: c'è difatti una grande libertà in questo, perché non partendo da un file digitale, si riesce a rispettare con più semplicità il carattere dei colori e soprattutto del BN, che penso sia la fondamentale differenza col digitale: guardando a ritroso molti scatti, anche davvero belli, in digitale, il BN, gira e rigiralo come vuoi, è sempre quello, il BN drammatico oppure il taglio dei toni. Mentre quando lo vedi stampato su carta fotosensibile, esistono una miriade di caratterizzazioni e sfumature che in digitale... Beh....

Da un tot di tempo personalmente mi sto dedicando allo studio del BN stampato in digitale (a getto) da stampa originale. Questo è diventato un compito assai arduo, ma a risultato raggiunto mi appaga molto. Non scansiono i negativi, bensì le stampe, tramite stampe di piccolo formato, dipendentemente dal formato del negativo.
Scansire la stampa porta a una varietà davvero estremamente piacevole, a livello tonale, dei BN. Caratteri che in digitale è impossibile avere subito. Per cui quello che sto facendo è uno studio sui profili/carte e sui risultati che ne possono fuoriuscire, e in cui faccio di tutto per rispettare il carattere originale della stampa.
Tutto questo lavoro lo faccio tramite ColorPort: mi sono creato dei target dedicati che posso leggere con spettrofotometro (pulse) e i cui valori in L*a*b vengono successivamente elaborati come curve di QTR, lavorando sulle inchiostrazioni e cercando di arrivare alle soluzioni più prossime per carattere/carta. Ovviamente ci sono margini di errore e prove, ma il risultato allarga gli orizzonti. E mi permette di creare dei metodi di di BN senza passare praticamente dalla freddezza digitale del file digitale, perché il BN lo fa la stampante via QTR, anche poi i profili .icc li uso tranquillamente per softproofing in PS.

Ciao
Lorenzo
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m f p

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Messaggio 11/02/2017, 11:22

Re: Scansione negativi

Lorenzo solo a titolo informativo per Softbox potresti fare una stima dei costi (incluso il tempo da dedicare) per arrivare a quel risultato?
Non dimenticare che vorrebbe partire da uno scanner da 40 euro... ;)

Quello che indichi è un processo tipografico per arrivare a stampe di dimensioni tali che occorrerebbe un ingranditore non indifferente...tuttavia se ci si vuole fermate al 30X40 (che è già una stampa importante) un normalissimo ingranditore da 300 euro che copra fino al 6*9 è più che sufficiente...

Qui si torna al presunto minor costo della fotoelettronica...ossio il grande inganno che spolpa i fotoamatori... :mrgreen:
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Messaggio 11/02/2017, 12:43

Re: Scansione negativi

M F P ha scritto:Quello che indichi è un processo tipografico per arrivare a stampe di dimensioni tali che occorrerebbe un ingranditore non indifferente...tuttavia se ci si vuole fermate al 30X40 (che è già una stampa importante) un normalissimo ingranditore da 300 euro che copra fino al 6*9 è più che sufficiente...
Qui si torna al presunto minor costo della fotoelettronica...ossia il grande inganno che spolpa i fotoamatori... :mrgreen:


Diciamo che la tua analisi è corretta. Tralasciando la CO (stampe e negativi provengono per la maggior parte da laboratorio o anche da laboratorio convenzionato con supermercato, ma con precise indicazioni di sviluppo e carta, proprio per contenere tempi e costi), il tutto ebbe inizio dalla visione delle stampe in grande formato, da ingranditore, di Newton a Berlino. Semplicemente favolose, e, roba da tenerne conto, immediatamente riconoscibili come stampe da ingranditore, non c'è niente da fare. Gli "attrezzi" già li avevo, eredità del lavoro precedente.

m f p ha scritto:Lorenzo solo a titolo informativo per Softbox potresti fare una stima dei costi (incluso il tempo da dedicare) per arrivare a quel risultato?
Non dimenticare che vorrebbe partire da uno scanner da 40 euro... ;)


Se si intende fare un lavoro serio, la scansione va fatta fare fuori, il top rimane sempre lo scanner a tamburo, ma alla fin fine, sapendo cosa scegliere (e i negativi MF si vedono benissimo), si può fare anche questo processo da soli, e ora, ogni tanto lo faccio, ma non passo sotto ingranditore tutti i negativi (uso un Durst M700, ma avevo anche un ingranditore polacco Krokus anni '70, poi rivenduto).
Utilizzo per linearizzare e caratterizzazione base della carta/stampante un software EFI con spettrofotometro XRite (Pulse DTP20), quindi rifinisco il profilo tramite interventi via Color Manager (modulo EFI) e soprattutto i valori differenziali nei canali *a e *b per stabilire il bianco carta: Costo dell'EFI non lo dico (la suite completa va sui 6.500 euro, ma esiste una versione Express da 1.500, lo spettrofotometro al tempo lo pagai 600 euro usato, oggi forse si trova forse no, ma uno spettrofotometro va sui 1.000).
ColorPort è gratuito, ma è un sw anziano, ma il bello è che permette di creare dei target in linguaggio .xml che possono essere misurati con il Pulse (questo spettrofotometro necessita del TID e di un proprio formato di patches). Qui è il tempo: aperura senza gestione colore in Ps, misurazione valori in Lab e copia su ColorPort, uno a uno).
Dopo aver calibrato la stampante, uso QTR con i valori di curve letti (partendo da una base diversa delle curve - una curva raw per tipo di carta (cotone-baritata-politenata-glossy) la ho sempre disponibile, ma anche questo lavoro mi è costato molto tempo e carta buttata... Per stabilire il TIL, il Dmax e gli inchiostri coinvolti, perché ogni carta combinata con la mia stampante ha un proprio carattere, e anche difetti.
Dopo aver fatto tutto, creo il profilo RGB per il softproofing sempre col modulo di QTR, faccio provino su formato piccolissimo, eventualmente riapro e rilinearizzo il valore L e riaggiusto il profilo ICC via Color Manager, riaggiusto il punto di bianco. Infine, pur potendo stampare anche direttamente da QTR, preferisco farlo con Photoshop, in quanto un ritocchino finale tramite le curve di inchiostrazione règolano al massimo possibile il risultato ottenibile.
Infine invio la foto al Job Monitor di EFI... Riprovino piccolo regolando la gestione colore nell'eventualità fosse necessario.
Utilizzo il Job Monitor del server di stampa a questo punto soltanto per via delle dimensioni che posso regolare a piacimento senza le sorprese che può dare il driver di Epson, ma se sono misure canoniche senza particolari tagli, posso usare direttamente anche PS.

Un gran lavoro, noioso per le prime parti (letture, tante, prove, tante, errori, tantissimi), ma una volta stabilito il tutto, gioia. :D |festa|

Ciao
Lorenzo
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Messaggio 11/02/2017, 14:30

Re: Scansione negativi

appunto Lorenzo...con quella spesa e quel tempo ci si finanzia praticamente una vita intera di stampe all'ingranditore...mai a rischio obsolescenza, ripetibili quando/quanto si voglia, mai a rischio guasti (tranne la sostituzione delle lampade quando dovessero bruciarsi)...
credo che ne converrai ;)

questo solo per allargare la visione e sgombrarla da supposizioni di semplicità che a tutti gli effetti non esiste. La via più semplice resta quella tradizionale: se si usa la pellicola bisogna stampare e conservare il negativo come archivio...senza perdita di tempo e, soprattutto, denaro...se si vuole avere un archivio digitale si scansiona la stampa...più semplice e gratificante (perchè sarà una vera copia della foto...foto che esiste solo se messa su carta)

a quel punto anche lo scanner da 40 euro sarà sufficiente...anzi lo sarà anche lo smartphone ;)
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Messaggio 11/02/2017, 16:14

Re: Scansione negativi

Lorenzo ha scritto:Io penso che in questo tipo di processo ognuno può trovare la propria strada come meglio piace: c'è difatti una grande libertà in questo, perché non partendo da un file digitale, si riesce a rispettare con più semplicità il carattere dei colori e soprattutto del BN, che penso sia la fondamentale differenza col digitale:
Ciao
Lorenzo


Ecco proprio quello che cerco dalla pellicola BN medio formato.
Mi sembra di capire quindi che se si voglia comunque portare l'analogico in digitale, è meglio farlo alla fine della catena sviluppo-stampa e non nel mezzo. Dicesi investire su un ingranditore MF o su un laboratorio, invece che sullo scanner.
Posso comunque fare la scansione dei negativi, per identificare le meritevoli di stampa, per riscansionarle poi seriamente da carta fotografica.
Corretto ?
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Messaggio 11/02/2017, 16:28

Re: Scansione negativi

Softbox ha scritto:Mi sembra di capire quindi che se si voglia comunque portare l'analogico in digitale,


è qui che continui a sbagliare: non ha senso...hai già la digireflex...

Softbox ha scritto: investire su un ingranditore MF


tranne quelli base (tipo l'M305 in vendita qui che fa solo il 35mm) tutti gli ingranditori fanno il medioformato...serve solo condensatore (se a condensatore) e lente adatta...
un buon ingranditore costa la metà di uno scanner come il V800...fai tu

Softbox ha scritto:Posso comunque fare la scansione dei negativi, per identificare le meritevoli di stampa,


no, devi fare il provino a contatto...e quando lo farai capirai il perchè...quando avrai capito potrai fare le scansioni (a bassa risoluzione e SENZA postproduzione) e usarle come provini

E' fondamentale approcciarsi nella maniera corretta altrimenti non sarai soddisfatto dei risultati e darai la colpa al medium e non al fatto che non lo sai usare ;)
Ed è altresì fondamentale sapere che NON è un percorso facile e che ruchiede dedizione, studio e attenzione...ma dopo le soddisfazioni saranno tante
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Messaggio 11/02/2017, 22:36

Re: Scansione negativi

m f p ha scritto:appunto Lorenzo...con quella spesa e quel tempo ci si finanzia praticamente una vita intera di stampe all'ingranditore...mai a rischio obsolescenza, ripetibili quando/quanto si voglia, mai a rischio guasti (tranne la sostituzione delle lampade quando dovessero bruciarsi)...
credo che ne converrai


Sì, ma sempre in base in base a quello che uno preferisce: tu hai fatto una scelta di un certo tipo (scattare solo in analogico e MF), che posso anche condividere, pur sapendo che può non essere l'unica possibile via percorribile per un fotografo che è prone a rifiutare l'approccio del tutto e subito perché più (APPARENTEMENTE) più semplice.

m f p ha scritto:questo solo per allargare la visione e sgombrarla da supposizioni di semplicità che a tutti gli effetti non esiste. La via più semplice resta quella tradizionale: se si usa la pellicola bisogna stampare e conservare il negativo come archivio...senza perdita di tempo e, soprattutto, denaro...se si vuole avere un archivio digitale si scansiona la stampa...più semplice e gratificante (perchè sarà una vera copia della foto...foto che esiste solo se messa su carta)

a quel punto anche lo scanner da 40 euro sarà sufficiente...anzi lo sarà anche lo smartphone ;)


Io ho scelto sia il digitale che, in minore parte, l'analogico, sia 35mm, sia il MF, per diletto, quando ne ho voglia. Il mio archivio analogico è molto semplice: scritto sul portanegativi. Ma siccome faccio anche stampare, e qualche volta stampo, gli scatti più importanti (per me), li passo all'ingranditore e poi faccio tutto il lavoro successivo che ho elencato sopra. Ho fatto alcune mostre con foto in formato A2, non sarei assolutamente in grado senza il passaggio da file digitale di replicare queste dimensioni su carta fotosensibile, poi se si parla di costi, vediamo quanto va a costarti un tale ingrandimento da negativo o anche da stampa. Ma questo lavoro è riservato a davvero pochissime foto. Se scatto foto a prodotti per qualcuno, ovvio che uso il digitale (A99), per motivi di praticità e velocità, e mi stampo solo piccole dimensioni (A4 o meno) per portfolio, non per altro.

Softbox ha scritto:
Lorenzo ha scritto:Io penso che in questo tipo di processo ognuno può trovare la propria strada come meglio piace: c'è difatti una grande libertà in questo, perché non partendo da un file digitale, si riesce a rispettare con più semplicità il carattere dei colori e soprattutto del BN, che penso sia la fondamentale differenza col digitale:
Ciao
Lorenzo


Ecco proprio quello che cerco dalla pellicola BN medio formato.
Mi sembra di capire quindi che se si voglia comunque portare l'analogico in digitale, è meglio farlo alla fine della catena sviluppo-stampa e non nel mezzo. Dicesi investire su un ingranditore MF o su un laboratorio, invece che sullo scanner.
Posso comunque fare la scansione dei negativi, per identificare le meritevoli di stampa, per riscansionarle poi seriamente da carta fotografica.
Corretto ?


Pare strano, ma anche eseguire una buona scansione esige una certa conoscenza, se di negativi, anche di un ottimo scanner calibrato. Ma una cosa è far digitalizzare un intero archivio fotografico, un'altra è scattare un rullino o due e mandarli in lab per sviluppo e/o stampa. Sinceramente spendere 2-3 euro per uno sviluppo di diapo, per esempio, e 7-8 euro per la stampa non mi dispiace. Io faccio così. Ma non scansiono tutti i negativi o stampe, solo quelle che mi interessano davvero, vista la mole di lavoro che aspetta una singola foto dopo. Ma io faccio più caso a un'immagine che a una foto, se devo dirla tutta.

Buona domenica
Lorenzo
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Re: Scansione negativi

Lorenzo ha scritto:formato A2, non sarei assolutamente in grado senza il passaggio da file digitale di replicare queste dimensioni su carta fotosensibile, poi se si parla di costi, vediamo quanto va a costarti un tale ingrandimento da negativo


7,50 euro a foglio...ossia il costo della carta 50*60
4 euro a foglio se ti fermi al 40*50 che riesci a fare con qualsiasi ingranditore per medioformato, anche quelli che si fermano al 6x6 senza arrivare al 6x9

supponendo un foglio per fare i provini a scalare (magari tagliato in 4 per fare 4 prove di contrasto differente) e 3 fogli per arrivare al risultato voluto ecco che il conto è presto fatto...e il costo è solo in consumabili...ma non credo che nell'altra soluzione carta e inchiostri vengano regalati, anzi soprattutto i secondi...;)
ah, dimenticavo, la carta anche per l'ingranditore se vuoi la compri a rotoli (ma questo lo sai già)

fidati...avendo fatto entrambi ti garantisco che quello dei costi è davvero il grande inganno...

se mi vuoi dire che per certi lavori non sia più fruibile ti do ragione...però anche in questo caso il drawback in termini di DISTRUZIONE di una professione (e quindi di reddito) è nettamente superiore al vantaggio...
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