Rigoletto ha scritto:Lorenzo, se un tirchione peggio di un lucchese, invece delle costose ostriche della poesia swiftiana
(che non conoscevo, divertente) ti sei accattato tre povere ostriche neglette.
Sulla serie: non so, bisogna che renda un'occhiata con più calma, che almeno la digerisca un po'...
Grazie Rick del passaggio... Ma no... Non sono tirchione, solo che la cosa è nata banalmente. Ho sempre apprezzato le cozze, più delle ostriche, che ho mangiato più di una volta proprio sulla costa luccchese
E per la digestione... Proprio a Bruxelles ho avuto un attimo di defaillance per averne mangiate troppe. Meno male che i bagni delle stazioni chiudono alle 22.00.
petrofilo ha scritto:Vado controcorrente, la versione high key mi piace di più di quella postata in click. Nel complesso un buon reportage, Lorenzo, e un'ode ad un gustoso gasteropode.
Grazie Filippo.
L'idea nacque lo scorso ottobre a Bruxelles, lì le cozze, che non so da dove provengano, ma presumo dall'oceano, sono molto più piccole e il guscio è chiaro. Le Moules et frites (cozze bollite con odori e patatine fritte) sono piatto tipico della capitale europea. Ma noi italiani, come al solito in queste cose, siamo più bravi. Quelle spagnole sono più grandi, ma quelle italiane, quelle che provengono da dove gli ex comunisti sono dirimpettai dei leghisti (Goro e Delta), sono davvero le più buone. Costano il giusto e le metto in tavola sempre volentieri, secondo mia velocissima ricetta.
Era da tempo che pensavo di dedicar loro una serie di scatti, però mi mancava sempre il
mood personale. La soluzione è saltata fuori quando una ventata dalla porta dello studio ha scaraventato il foglio di gelatina blu sul fondale...
Cozze su fondo bianco e cozze nel piatto non valorizzano l'essere, imho.
Ciao
Lorenzo