Re: Stampa
manicomic ha scritto:Quindi in pratica consigliate l'mf analogico solo se si puo' sviluppare e stampare in casa.
Assolutamente
Rigoletto ha scritto:Aggiungo che trovare le giuste corrispondenze,
o meglio quelle che ci piacciono di più, tra carta e negativo o come sviluppare un determinato negativo data una certa
esposizione ecc. richiede molta pazienza ma non è necessaria una laurea in chimica, "solo" tanto tempo e soprattuto
tanta tanta passione.
Esatto, proprio quello che dicevo prima: approccio "scientifico" nel senso di fare tests...tanti tests...senza perdersi mai d'animo...la laurea in chimica non serve ma saper come reagisce la pellicola e la carta alle variazioni di esposizione e sviluppo si...quindi test per trovare la sensibilità effettiva...test per trovare i propri sviluppi N e poi quelli +/- 1 e +/- 2 e quando usarli...test per trovare il fattore di sviluppo della tua carta (importantissimo)...provini a scalare al variare del contasto...ecc. ecc.
Rigoletto ha scritto:Una buona routine digitale porta a stampe ottime, non è meno semplice da impostare di una analogica ma ha il grosso
vantaggio di essere molto più facilmente replicabile.
Non è proprio vero sai...una volta che hai impostato la tua catena la replicabilità è esattamente identica (non per partito preso ma per esperienza in entrambi i campi)