12/02/2014, 9:43 da argentix
come dice rigoletto i filtri in BN sono quasi fondamentali.
per provare a capire le differenze, prova a fare 3 scatti ad un paesaggio in cui ci sia una porzione di cielo.
una senza filtri, una con un filtro giallo ed una con il filtro rosso.
tornando ai 2 scatti postati, se fossero effettivamente ciò che si vede sul negativo, sembrerebbero sovrasviluppati, vista la mancanza di toni intermedi.
il tempo di sviluppo normalmente porta ad un aumento di contrasto se si allunga, viceversa ad una diminuzione se si accorcia.
per capirci, il tempo di sviluppo interviene sulle alte luci, le parti più scure sul negativo, aumentando il tempo, queste si scuriranno ancor di più.
l'agitazione interviene anche lei sul contrasto, ma in maniera meno evidente.
la temperatura è quella che da "forza" al rivelatore, ma qui si va su un campo un pò ostico, che è quello della chimica.
quindi, mantenendo la temperatura a 20°, le agitazioni come le staii facendo, l'unico parametro che ti porta a un controllo dello sviluppo resta il tempo.
naturalmente ciò che c'è prima, cioè l'esposizione è altrettanto importante.
anzi, determinante.
facendo fare all'esposimetro spesso ci ritroviamo con negativi sottoesposti, poichè l'esposimetro è tarato per un grigio al 18%, mentre magari a noi in quello scatto piacerebbe esaltare un soggetto che abbia un grigio al 10%.
in questo caso si prende la lettura fatta sul nostro soggetto e la si porta al valore che noi vorremmo ottenere.
esempio:
donna con vestito scuro su una spiaggia in una giornata nuvolosa.
innanzitutto il contrasto generale è bassino, vista l'assenza di fonti luminose di grande intensità...
inseriamo una pellicola, esempio una T-max 400, impostiamo gli asa a 200, che sarebbe poi all'incirca la sua SE (sensibilità effettiva)
misuriamo con l'esposimetro puntato vicino al vestito della donna. la lettura ci darà mettiamo 1/60" a f 8.
mantenendo la lettura ci ritroveremo il vestito della donna di un bel grigino, mentre noi lo vorremmo nero con trama visibile.
un nero con trama visibile normalmente sta in zona II, mentre l'esposimetro legge la zona V.
a questo punto non mi resta che sottoesporre la misurazione dell'esposimetro di 3 stop.
per farla semplice non cambierò il diaframma, ma solo il tempo.
quindi 1/60>1/125>1/250>1/500.
1/500" ad f 8 sarà il tempo più consono per avere il risultato pre-visualizzato.
Ora, prendiamo uno sviluppo, per es. il D76 kodak, leggiamo il datasheet della T-max 400 per avere il tempo di sviluppo con questo rivelatore, per es. 7 min e sviluppiamo normalmente.
personalmente io a questi tempi di sviluppo tolgo sempre un 20%, preferisco un negativo leggermente più morbido in fase di stampa.
per quanto riguarda i vari rivelatori in commercio ognuno sviluppa tutto, ma ognuno è differente nelle sue performances.
ci sono sviluppi di profondità, di superficie, compensatori, tannanti, ad alto contrasto etc...
io fossi in te andrei solo su un rivelatore e andrei avanti solo con quello.
se vuoi preparati in polvere l'ID11 o D76 (stessa identica formula) sono due rivelatori con buone qualità, senza eccellere su nulla, se invece vuoi soluzioni liquide, io ti consiglierei l'agfa studional o rodinal studio o R09 studio (stessa cosa)
arresti e fissaggi sono tutti uguali, quindi hai l'imbarazzo della scelta.
ci sono degli arresti a base di acido citrico, invece che a base di acido acetico, ti consiglio i primi, almeno non puzzano.