22/04/2013, 21:56
Tutorial passo passo: manualino pratico di STAMPA ANALOGICA
Spero di fare cosa gradita nel condividere quello che potrebbe essere un manualino per chi inizia a stampare in analogico.
Potrei aver dimenticato/omesso involontariamente delle cose, nel caso potremmo integrare, rispondendo ad eventuali domande di interesse generale.
Ringrazio fin da ora gli Admin per lo spazio che mi è stato concesso.
Procedura standard di stampa in B/N
In queste poche righe vorrei cercare di spiegare una procedura corretta per arrivare ad una stampa di base soddisfacente.
Il tutto in termini molto elementari.
In questo contesto tralascerò tutto quello che concerne una più articolata procedura che è quella della cosiddetta stampa Fine Art, magari in futuro vedrò di parlare anche di questo.
Innanzitutto una piccola premessa: la stampa è la parte finale di una catena, composta fondamentalmente da 3 fasi:
1) la previsualizzazione, e di conseguenza lo scatto
2) lo sviluppo del negativo
3) la stampa
La previsualizzazione:
La previsualizzazione ci permette di capire le condizioni di luce esistenti al momento dello scatto, il contrasto della scena, la scelta del contrasto da scegliere per arrivare allo scatto, l'utilizzo di
una pellicola piuttosto che un'altra.
Le pellicole B/N hanno capacità di raccogliere luce con dettaglio che arriva anche a 13 stop, naturalmente dovremo scegliere noi che cosa far rientrare all'interno di una pellicola.
In questo può esserci di aiuto il sistema zonale ideato da Ansel Adams.
Normalmente una carta sensibile ha un range di sensibilità che non arriva a raccogliere tutta la sensibilità della pellicola, quindi sta allo stampatore scegliere se vuole esaltare un estremo piuttosto che l'altro.
Questo argomento può risultare tedioso, anche se importante, potrà essere approfondito in futuro.
Lo sviluppo del negativo:
Lo sviluppo del negativo è altrettanto importante per la fase di stampa, poiché ci permette di esaltare le varie tonalità, scegliendo cosa e come stampare, nonché comprimere o estendere le
alte luci. Le alte luci, non tutto il negativo, poiché variare lo sviluppo (N- N N+) porta cambiamenti alle sole luci.
Anche di questo potremo parlare in futuro.
La stampa:
Fatta questa premessa, con questa piccola infarinatura, arriviamo a quello che è di nostro interesse, cioè la corretta procedura per arrivare ad una stampa standard corretta.
Innanzitutto avremo bisogno di alcuni attrezzi per potere stampare:
• almeno una caraffa graduata per miscelare i chimici
• almeno 3 vaschette, poco più grandi del formato di stampa in cui inserire i chimici
• almeno 2 pinze per la carta
• focometro
• marginatore
• ingranditore
• luce di sicurezza
• timer
• carta fotografica
• una bacinella dove mettere le stampe a lavare
• sviluppo
• arresto
• fissaggio
Si parte con il posizionamento dell'ingranditore e delle vaschette.
Queste ultime dovrebbero stare distanti a sufficienza dall'ingranditore, onde evitare schizzi su apparecchiature elettroniche.
Se vi è possibile, cercate di separare la zona umida da quella asciutta, mantenendo le vaschette ad una distanza di almeno 50 cm dal lato ingranditore, meglio se riuscite a posizionare la zona
umida alle spalle dello stesso.
Nelle tre vaschette verranno versati i chimici diluiti, cioè sviluppo nella prima, arresto nella seconda, e per ultimo il fissaggio nella terza.
I chimici dovrebbero stare in un range di temperatura tra i 18° ed i 24°.
Temperature più basse non farebbero attivare lo sviluppo, più alte potrebbero essere causa di macchie dovute all'eccessiva energia dello stesso.
Se utilizzate una sola caraffa graduata, consiglio caldamente di lavare molto bene la stessa con acqua calda tra un riempimento e il successivo, onde evitare di inquinare i vari chimici.
Una volta riempite le vaschette, posizionate le pinze nelle relative vaschette, ricordando di non scambiarle, sempre per evitare contaminazioni dei bagni.
Posizionate la luce di sicurezza ad un' altezza di almeno 90 cm sopra le vaschette.
Scegliete il vostro negativo, posizionatelo all'interno del porta-negativi, spegnete la luce bianca, accendete l'ingranditore e la luce di sicurezza.
Cominciate a regolare il giusto ingrandimento, posizionando il marginatore con un foglio di carta dello stesso spessore della carta che andrete poi ad utilizzare.
Normalmente io utilizzo un provino della sessione precedente.
Tenendo l'obbiettivo da ingrandimento a tutta apertura, posizionate sul foglio il focometro, regolate la messa a fuoco fino a che vedrete la grana della pellicola, una volta a fuoco spegnete l'ingranditore.
Inserite un filtro di grado 2 se la carta è multigrado, oppure utilizzate una carta grado 2.
Togliete il foglio di prova, e con il solo ausilio della luce di sicurezza, al suo posto, posizionate un foglio non esposto, anche una striscia, che sia sufficientemente grande da poter contenere i bianchi
ed i neri.
Munitevi di un cartoncino nero, che sia più grande del foglio che dovrete esporre, coprite tutto il foglio lasciando scoperta una sola parte, diciamo 3 cm.
Ora chiudete il diaframma di 3 stop, spegnete la luce di sicurezza ed esponete il pezzetto non coperto per 2 secondi.
Scoprite altri 3 cm ed esponete per altri 2 secondi, e così via fino a che avrete esposto tutto il foglio.
Accendete la luce di sicurezza, ed immergete il foglio nella vaschetta dello sviluppo, con l'emulsione verso l'alto, e cominciate a muovere dolcemente la vaschetta per permettere il continuo ricambio di sviluppo sull'emulsione della carta.
L'agitazione andrà fatta per tutte le fasi, continuamente.
Dopo pochi secondi, vedrete apparire l'immagine sul foglio, segnatevi questo tempo, poiché vi servirà per avere uniformità di trattamento.
Questo tempo, chiamato tempo di comparsa, andrà moltiplicato per un fattore, normalmente 6, ma non necessariamente.
Quindi se per ipotesi, avrete un tempo di comparsa di 8 secondi, e utilizzate un fattore 8, il tempo totale di sviluppo sarà di 8 sec x fattore 8 = 64 secondi.
Questo tempo di comparsa andrà ad aumentare mano a mano che lo sviluppo andrà ad esaurirsi, e vi permetterà di avere uno sviluppo costante per tutta la durata dello sviluppo.
Considerate lo sviluppo esaurito, da sostituire, quando il tempo di comparsa sarà raddoppiato.
Torniamo alla Stampa, 10 sec prima del tempo totale di sviluppo,mediante la pinza, estraiamo la carta dalla vaschetta, facciamola sgocciolare, e a tempo scaduto la passiamo nella vaschetta dell'arresto.
Il tempo di permanenza nell'arresto non dovrebbe mai superare i 30-40 secondi, sempre agitando continuamente, pena la possibilità di macchie.
Come prima, 10 sec prima, solleviamo, sgoccioliamo e passiamo la nostra stampa nel fissaggio.
Il fissaggio ha un tempo di immersione standard, io faccio 3 minuti.
Agitate continuamente, e dopo il primo minuto potete accendere la luce bianca, ma mi raccomando, controllate di aver chiuso bene le confezioni di carta non esposta.
Arrivati ai 3 minuti, sgocciolate, e mettete la stampa di prova in una bacinella d'acqua, sciacquate bene e fate asciugare.
Noterete che sulla stampa di prova appena fatta avrete delle strisce via via più scure, la più chiara sarà di 2 secondi, la più scura sarà la moltiplicazione delle strisce per i 2 secondi.
nel caso sia tutto troppo chiaro aprite il diaframma e ripetete il tutto, nel caso opposto chiudete di un diaframma e ripetete il tutto.
Una volta trovato il pezzetto che ritenete sia di vostro gradimento, quello sarà il tempo ed il diaframma da utilizzare.
Tenete presente che potreste ottenere una stampa in cui ci sono solo grigi, senza neri o bianchi, a quel punto dovrete usare un gradazione più alta di contrasto, ripetendo la provinatura.
Con una stampa con troppi neri e bianchi, e pochi grigi, dovrete scendere di contrasto.
Un consiglio che mi sento di dare, è quello di scegliere un grigio medio per poter valutare il contrasto necessario.
Avendo come punto di partenza questo grigio, aumenterete o diminuirete il contrasto a seconda di ciò che vorrete ottenere.
Il lavaggio delle stampe finali è molto importante, e serve a togliere i residui del fissaggio che col tempo potrebbero intaccare la vostra stampa.
Questo lavaggio va fatto considerando il tipo di supporto della carta:
la politenata necessita di un lavaggio breve, di solito 15 minuti sono sufficienti, mentre la baritata ha bisogno di tempi lunghi, anche 40-60 minuti.
In ogni caso non serve lasciar correre l'acqua per tutto il tempo, è sufficiente riempire una bacinella con acqua pulita, non troppo fredda, sopra i 16° e sostituirla ogni 5 minuti.
L' asciugatura differisce anch'essa tra i 2 supporti, la politenata può essere stesa a mò di bucato, ed asciuga molto in fretta, mentre la baritata ha dei tempi più lunghi, anche diverse ore, e tende ad arricciarsi ai lati. Per minimizzare questo difetto, potete appoggiarla a faccia in giù su una retina tipo zanzariera, ben stesa in orizzontale, ed una volta asciutta metterla tra due piani con un bel peso sopra.
Potrei aver dimenticato/omesso involontariamente delle cose, nel caso potremmo integrare, rispondendo ad eventuali domande di interesse generale.
Ringrazio fin da ora gli Admin per lo spazio che mi è stato concesso.
Procedura standard di stampa in B/N
In queste poche righe vorrei cercare di spiegare una procedura corretta per arrivare ad una stampa di base soddisfacente.
Il tutto in termini molto elementari.
In questo contesto tralascerò tutto quello che concerne una più articolata procedura che è quella della cosiddetta stampa Fine Art, magari in futuro vedrò di parlare anche di questo.
Innanzitutto una piccola premessa: la stampa è la parte finale di una catena, composta fondamentalmente da 3 fasi:
1) la previsualizzazione, e di conseguenza lo scatto
2) lo sviluppo del negativo
3) la stampa
La previsualizzazione:
La previsualizzazione ci permette di capire le condizioni di luce esistenti al momento dello scatto, il contrasto della scena, la scelta del contrasto da scegliere per arrivare allo scatto, l'utilizzo di
una pellicola piuttosto che un'altra.
Le pellicole B/N hanno capacità di raccogliere luce con dettaglio che arriva anche a 13 stop, naturalmente dovremo scegliere noi che cosa far rientrare all'interno di una pellicola.
In questo può esserci di aiuto il sistema zonale ideato da Ansel Adams.
Normalmente una carta sensibile ha un range di sensibilità che non arriva a raccogliere tutta la sensibilità della pellicola, quindi sta allo stampatore scegliere se vuole esaltare un estremo piuttosto che l'altro.
Questo argomento può risultare tedioso, anche se importante, potrà essere approfondito in futuro.
Lo sviluppo del negativo:
Lo sviluppo del negativo è altrettanto importante per la fase di stampa, poiché ci permette di esaltare le varie tonalità, scegliendo cosa e come stampare, nonché comprimere o estendere le
alte luci. Le alte luci, non tutto il negativo, poiché variare lo sviluppo (N- N N+) porta cambiamenti alle sole luci.
Anche di questo potremo parlare in futuro.
La stampa:
Fatta questa premessa, con questa piccola infarinatura, arriviamo a quello che è di nostro interesse, cioè la corretta procedura per arrivare ad una stampa standard corretta.
Innanzitutto avremo bisogno di alcuni attrezzi per potere stampare:
• almeno una caraffa graduata per miscelare i chimici
• almeno 3 vaschette, poco più grandi del formato di stampa in cui inserire i chimici
• almeno 2 pinze per la carta
• focometro
• marginatore
• ingranditore
• luce di sicurezza
• timer
• carta fotografica
• una bacinella dove mettere le stampe a lavare
• sviluppo
• arresto
• fissaggio
Si parte con il posizionamento dell'ingranditore e delle vaschette.
Queste ultime dovrebbero stare distanti a sufficienza dall'ingranditore, onde evitare schizzi su apparecchiature elettroniche.
Se vi è possibile, cercate di separare la zona umida da quella asciutta, mantenendo le vaschette ad una distanza di almeno 50 cm dal lato ingranditore, meglio se riuscite a posizionare la zona
umida alle spalle dello stesso.
Nelle tre vaschette verranno versati i chimici diluiti, cioè sviluppo nella prima, arresto nella seconda, e per ultimo il fissaggio nella terza.
I chimici dovrebbero stare in un range di temperatura tra i 18° ed i 24°.
Temperature più basse non farebbero attivare lo sviluppo, più alte potrebbero essere causa di macchie dovute all'eccessiva energia dello stesso.
Se utilizzate una sola caraffa graduata, consiglio caldamente di lavare molto bene la stessa con acqua calda tra un riempimento e il successivo, onde evitare di inquinare i vari chimici.
Una volta riempite le vaschette, posizionate le pinze nelle relative vaschette, ricordando di non scambiarle, sempre per evitare contaminazioni dei bagni.
Posizionate la luce di sicurezza ad un' altezza di almeno 90 cm sopra le vaschette.
Scegliete il vostro negativo, posizionatelo all'interno del porta-negativi, spegnete la luce bianca, accendete l'ingranditore e la luce di sicurezza.
Cominciate a regolare il giusto ingrandimento, posizionando il marginatore con un foglio di carta dello stesso spessore della carta che andrete poi ad utilizzare.
Normalmente io utilizzo un provino della sessione precedente.
Tenendo l'obbiettivo da ingrandimento a tutta apertura, posizionate sul foglio il focometro, regolate la messa a fuoco fino a che vedrete la grana della pellicola, una volta a fuoco spegnete l'ingranditore.
Inserite un filtro di grado 2 se la carta è multigrado, oppure utilizzate una carta grado 2.
Togliete il foglio di prova, e con il solo ausilio della luce di sicurezza, al suo posto, posizionate un foglio non esposto, anche una striscia, che sia sufficientemente grande da poter contenere i bianchi
ed i neri.
Munitevi di un cartoncino nero, che sia più grande del foglio che dovrete esporre, coprite tutto il foglio lasciando scoperta una sola parte, diciamo 3 cm.
Ora chiudete il diaframma di 3 stop, spegnete la luce di sicurezza ed esponete il pezzetto non coperto per 2 secondi.
Scoprite altri 3 cm ed esponete per altri 2 secondi, e così via fino a che avrete esposto tutto il foglio.
Accendete la luce di sicurezza, ed immergete il foglio nella vaschetta dello sviluppo, con l'emulsione verso l'alto, e cominciate a muovere dolcemente la vaschetta per permettere il continuo ricambio di sviluppo sull'emulsione della carta.
L'agitazione andrà fatta per tutte le fasi, continuamente.
Dopo pochi secondi, vedrete apparire l'immagine sul foglio, segnatevi questo tempo, poiché vi servirà per avere uniformità di trattamento.
Questo tempo, chiamato tempo di comparsa, andrà moltiplicato per un fattore, normalmente 6, ma non necessariamente.
Quindi se per ipotesi, avrete un tempo di comparsa di 8 secondi, e utilizzate un fattore 8, il tempo totale di sviluppo sarà di 8 sec x fattore 8 = 64 secondi.
Questo tempo di comparsa andrà ad aumentare mano a mano che lo sviluppo andrà ad esaurirsi, e vi permetterà di avere uno sviluppo costante per tutta la durata dello sviluppo.
Considerate lo sviluppo esaurito, da sostituire, quando il tempo di comparsa sarà raddoppiato.
Torniamo alla Stampa, 10 sec prima del tempo totale di sviluppo,mediante la pinza, estraiamo la carta dalla vaschetta, facciamola sgocciolare, e a tempo scaduto la passiamo nella vaschetta dell'arresto.
Il tempo di permanenza nell'arresto non dovrebbe mai superare i 30-40 secondi, sempre agitando continuamente, pena la possibilità di macchie.
Come prima, 10 sec prima, solleviamo, sgoccioliamo e passiamo la nostra stampa nel fissaggio.
Il fissaggio ha un tempo di immersione standard, io faccio 3 minuti.
Agitate continuamente, e dopo il primo minuto potete accendere la luce bianca, ma mi raccomando, controllate di aver chiuso bene le confezioni di carta non esposta.
Arrivati ai 3 minuti, sgocciolate, e mettete la stampa di prova in una bacinella d'acqua, sciacquate bene e fate asciugare.
Noterete che sulla stampa di prova appena fatta avrete delle strisce via via più scure, la più chiara sarà di 2 secondi, la più scura sarà la moltiplicazione delle strisce per i 2 secondi.
nel caso sia tutto troppo chiaro aprite il diaframma e ripetete il tutto, nel caso opposto chiudete di un diaframma e ripetete il tutto.
Una volta trovato il pezzetto che ritenete sia di vostro gradimento, quello sarà il tempo ed il diaframma da utilizzare.
Tenete presente che potreste ottenere una stampa in cui ci sono solo grigi, senza neri o bianchi, a quel punto dovrete usare un gradazione più alta di contrasto, ripetendo la provinatura.
Con una stampa con troppi neri e bianchi, e pochi grigi, dovrete scendere di contrasto.
Un consiglio che mi sento di dare, è quello di scegliere un grigio medio per poter valutare il contrasto necessario.
Avendo come punto di partenza questo grigio, aumenterete o diminuirete il contrasto a seconda di ciò che vorrete ottenere.
Il lavaggio delle stampe finali è molto importante, e serve a togliere i residui del fissaggio che col tempo potrebbero intaccare la vostra stampa.
Questo lavaggio va fatto considerando il tipo di supporto della carta:
la politenata necessita di un lavaggio breve, di solito 15 minuti sono sufficienti, mentre la baritata ha bisogno di tempi lunghi, anche 40-60 minuti.
In ogni caso non serve lasciar correre l'acqua per tutto il tempo, è sufficiente riempire una bacinella con acqua pulita, non troppo fredda, sopra i 16° e sostituirla ogni 5 minuti.
L' asciugatura differisce anch'essa tra i 2 supporti, la politenata può essere stesa a mò di bucato, ed asciuga molto in fretta, mentre la baritata ha dei tempi più lunghi, anche diverse ore, e tende ad arricciarsi ai lati. Per minimizzare questo difetto, potete appoggiarla a faccia in giù su una retina tipo zanzariera, ben stesa in orizzontale, ed una volta asciutta metterla tra due piani con un bel peso sopra.
ottimo... gli ho dato un miglioramento "estetico" per una più agevole lettura 
mia moglie mi ha appena regalato il libro "La stampa" di Ansel Adams... dopo la mia disfatta di domenica ha capito che devo studiare un po' 
...e allora è andata sul sicuro 
