Lo giuro che non è vero o che è vero?

[Rigoletto]

...........
Savoia-Marchetti SM79
............

La versione aerosilurante che partecipò alla Seconda Guerra Mondiale fu definito dagli alleati "the damned hunchback"
ovvero "il gobbo maledetto", per la sua caratteristica gobba e per la buona efficacia nelle azioni.
La specialità degli aerosiluranti fu praticamente l'unica dove l'aviazione italiana poté mettersi in luce, anche perché
anche i mezzi dell'aviazione di marina inglese non è che, almeno inizialmente, brillassero per modernità. Basti ricordare
che l'azione su Taranto dell'11/12 novembre del 1940 che mise praticamente fuori combattimento la Marina italiana, fu
condotta con degli aerosiluranti biplani (gli Swordfish), la cui velocità massima superava di poco i 200 kmh...

Fine dell'angolo della Storia.

[Softbox]

Il bocchettone maggiorato in canikon serve a montare un sensore più grande in futuro.
Questo almeno è quello che penso.
Probabilmente è d'aiuto anche nella costruzione delle ottiche, ma non essenziale.

Ricordo un Savoia Marchetti pilotato da Lino Banfi, con un gruppo di tirolesi a bordo.
Fine parentesi cinematografica.

[br1]

...........
Savoia-Marchetti SM79
............

La versione aerosilurante che partecipò alla Seconda Guerra Mondiale fu definito dagli alleati "the damned hunchback"
ovvero "il gobbo maledetto", per la sua caratteristica gobba e per la buona efficacia nelle azioni.
La specialità degli aerosiluranti fu praticamente l'unica dove l'aviazione italiana poté mettersi in luce, anche perché
anche i mezzi dell'aviazione di marina inglese non è che, almeno inizialmente, brillassero per modernità. Basti ricordare
che l'azione su Taranto dell'11/12 novembre del 1940 che mise praticamente fuori combattimento la Marina italiana, fu
condotta con degli aerosiluranti biplani (gli Swordfish), la cui velocità massima superava di poco i 200 kmh...

Fine dell'angolo della Storia.

Va bene la citazione storica come anche le considerazioni pratiche.

Forse che Walti intendesse SM79 per dire che la sua ottica lunga si accomuna per il dispiego di ben 3 motori AF che mettono in ginocchio ogni altro concorrente, poi con una Sony A9 ai comandi del 100-400mm GM è un volo solitario.

[br1]

Il bocchettone maggiorato in canikon serve a montare un sensore più grande in futuro.
Questo almeno è quello che penso.
Probabilmente è d'aiuto anche nella costruzione delle ottiche, ma non essenziale.

Ricordo un Savoia Marchetti pilotato da Lino Banfi, con un gruppo di tirolesi a bordo.
Fine parentesi cinematografica.

CANON:
Il bocchettone Canon EF è sempre uguale a sé stesso, reflex o mirrorless ha quella sua taglia unica, e non è che dopo 30 anni ci ripensano, perché ha la taglia giusta per tutti gli scopi studiati inizialmente e punto.


CANON & SONY:
Mentre quella versione di baionetta APS-C di Canon mirrorless è tremendamente troppo simile alla Sony E mount, questo fa ben capire che nessuno dei 2 fabbricanti era uno sprovveduto.

SONY:
Soltanto Sony ha scelto di realizzare attorno alla baionetta E mount un corredo di ottiche full frame molto compatto.
E così è stato per alcuni anni in Sony, soltanto dopo andati sulle ottiche molti più ingombranti e luminose, la cui forma evidenzia la ridotta misura del bocchettone o flangia.
E così è per la baionetta E, quella che ad oggi risulta essere la più compatta di tutte.

LEICA (PANASONIC):
Il secondo fabbricante ad entrare sul campo full frame mirrorless, ha scelto la compattezza senza compromessi secondo i propri criteri partendo da zero e senza preconcetti.
Di fatto la baionetta Leica S ha le dimensioni geometriche più vicine alla baionetta Sony E mount piuttosto che alla recente baionetta Nikon Z.

NIKON:
In Nikon hanno scelto una certa strada molto tardi, lo hanno fatto inseguendo Canon, pure tentando di andare oltre -ammesso che ce ne fosse stato una reale necessità- come misure estremamente elevate: presentandosi sul mercato con il minimo tiraggio e il massimo diametro di baionetta per mirrorless.

Il punto della situazione:
Non sembra strana la similitudine, o meglio la vicinanza delle dimensioni geometriche tra Sony e Leica?

Tra tutti i presenti salta all'occhio la gran differenza delle dimensioni geometriche tra Sony E mount e Nikon Z mount.

Ai posteri la sentenza, le cose in gioco sono parecchio differenti tra loro, con tanti possibili sviluppi per il futuro.

[walti]

Forse che Walti intendesse SM79 per dire che la sua ottica lunga si accomuna per il dispiego di ben 3 motori AF

This.

[eViga]

Come dice il buon Walter: il resto sta a zero, ieri sera la A9 ha fatto un eccellente lavoro, senza flash e in palazzetto non ha sbagliato un colpo, l'esempio dal suo display.

[martirio]

avete presente la favola della volpe e l'uva......

[br1]

Circa 30 anni addietro Canon stabiliva che oltre i 55mm di duametro interno non serviva andare, ma all'epoca sembrava troppo.

LEICA con il suo mirrorless stabiliva 3 anni fa che servono non meno di 48,8mm.

Ora i giochi sono quasi terminati, a breve si vedranno i risultati più incredibili specialmente con le ottiche zoom.
Certamente le baionette larghe trovano soluzioni facili per i gruppi ottici telecentrici, come i sensori di immagini danno il meglio con dei raggi luminosi perpendicolari.

Mica tutto deve essere per forza perfettamente telecentrici, per ridurre il peso complessivo dei vetri sarebbe meglio qualcosa di divergente.

[br1]

avete presente la favola della volpe e l'uva......

Non proprio, il tutto è frutto di compromessi ed ottimizzazioni molto studiate da decenni, e gli studi non sono proprio terminati.

Salvo a voler dire che Canon e Leica vendano fumo, assieme a Nikon e chiunque altri non la pensi esattamente come qualcun'altro.

Sony ha fatto bene a dire pochi giorni fa: per noi va tutto bene così.
Avendo cura delle proprie idee va certamente molto bene, e che pure gli altri facciano del loro meglio, perché la geometria non è una fiaba tanto facile da raccontare.
Sony ha detto bene, consapevole dei propri limiti ha fatto un grande lavoro per starci dentro con i fatti e non con le chiacchiere.

Ma chi si è accorto che tra le baionette APS-C ML tra Sony e Canon, era proprio la Canon ad avere la baionetta poco più larga di Sony ?
Potevano copiare Sony con facilità estrema per passare al formato full frame esattamente come Sony, erano di poco avvantaggiati, eppure non lo hanno fatto.

Questa precisa scelta -costosa per Canon- può far ragionare nei termini di una serie di risultati prefissati da raggiungere?

[tonyrigo]

La faccio breve:

- come ha detto qualcuno (mi pare LUCA) le prime LEICA a vite hanno l'attacco denominato (anche) L39 perchè il diametro era proprio 39mm, ma mi pare che il 135 riuscissero ad impressionarlo lo stesso;
- il diametro del 24X36 è circa 43mm (non ho mai capito perchè tutti i produttori oggi, una volta era diverso, ritengono "normale" il 50mm, quando è un leggero tele);
- il diametro del bocchettone è SONY è di gran lunga maggiore dei 43mm, nonché dei 39 della signora in rosso;
- mi pare che il diametro del SONY E sia proprio quello (circa) del LEICA M-Mount.

Amo le LEICA del 39 o giù di li.

Ma da quando la signora in rosso è passata al digitale, ha perso il lume della ragione ...



Comunque, per non sbagliare, suggerirei prossimamente di fare cifra tonda:

10 pollici!