Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

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Messaggio 12/02/2018, 21:49

Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Da alcuni decenni sono comparsi sul mercato dei zoom molto spinti ben oltre il fattore 4x che appariva esagerato.
Il più famoso era il Minolta 35-200mm xi, poi a seguire i Tamron 28-200mm e Canon 35-350mm L.

La tecnologia andava oltre le strade intraprese da Zeiss e Leica, su un percorso totalmente nuovo e reso possibile dalla tecnologia autofocus oltre che a quella video delle telecamere VHS e Betamax.
Secondo me la tecnologia era immatura, ma l'interesse del mercato era altissimo, di fatto la zoomata elettrica del Minolta 35-200mm xi fu ripresa da Canon e poi da Pentax, ma in pochi anni l'interesse sparì del tutto.

L'estensione zoom molto spinta comunque attirava molta gente, quindi si arrivò presto ai zoom 28-300mm, 24-120mm full frame e poi in APS-C ai 18-200mm 18-250mm 18-270mm 18-300mm 18-400mm ... un grande lavoro reso possibile solo dalle nuove tecnologie di lavorazione meccanica e di progettazione informatizzata.

Con queste ottiche gli utenti scoprirono il significato di zoom parafocale e varifocale, spesso a loro spese con grande delusione per chi operava con i semplici zoom 2x di elevata qualità (tipo il 35-70mm).
Si scoprì che la minima distanza di fuoco era piuttosto lunga, quasi 1 metro e che di macro non se ne parlava proprio.
Si apprese anche il fenomeno chiamato focus breath, che riguarda tutte le ottiche, ma quelle superzoom in maniera esasperata, con la bruttissima sensazione che le focali di questi zoom sono sempre insufficienti in termini pratici.

A tutte queste problematiche di difficile soluzione, sono state proposte decine di soluzioni nel corso di questi 28 anni di evoluzione.
Di fatto non esiste nessuna soluzione definitiva al mare di problemi dei superzoom, che neppure al prezzo del prestigioso Canon 28-300mm serie L si mette la parola fine alla ricerca della maturità del prodotto.

L'utente medio del superzoom di solito arriva dalle fotocamere dette Bridge, con l'ottica che fa tutto: tele, macro e grandangolo.
La prima evoluzione dei superzoom riguardava l'approccio nella macro fotografia, in senso funzionale e senza grandi pretese macro, piuttosto il raggiungimento della normalità delle ottiche fisse, come per un 28mm era più normale mettere a fuoco su distanze di 28 centimetri, una distanza di un metro tipica del superzoom era davvero troppo scomoda alla focale di 28mm.

Superzoom Macro di ultima generazione [ dal 2010 in poi ]
Recentemente si è arrivati alla distanza di fuoco di circa 50 centimetri che è sempre scarsa per un grandangolo, ma è buona alle focali più lunghe, con rapporti macro prossimi a 1:3 che iniziano a farsi interessanti.
Giunti a questi risultati si potrebbe mettere la parola fine, invece si scopre che le cose non sono ancora al livello "Point & Shoot" : occorre ragionare bene prima di scattare una foto con ambizioni macro.
Chi fa le foto per davvero avverte: mai fare le macrofotografie alla massima focale.
Io che usavo un 300mm APO Macro non me lo aspettavo.
Avranno una ragione pratica seria per affermare questa cosa?
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Messaggio 12/02/2018, 22:19

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Fotografare la scala di un calibro, con mezzi di fortuna (potenza del Live View e dei telefonini) rende le cose semplici nelle verifiche macro.

Si capisce che la scala in metri del zoom è fantasiosa, come pure quella scala del rapporto macro, perché le cose devono apparire semplici al fotografo, tornano utili il metro avvolgibile e calibro che sono roba da officina, necessari per verificare la minima distanza dal piano focale e "la nitidezza"

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Messaggio 13/02/2018, 10:29

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Indagando su altri zoom molto spinti che inevitabilmente sono del tipo varifocale [ dove è necessario rimettere a fuoco le immagini ogni qualvolta si agisce sulla ghiera di zoom ] a partire dal Minolta 28-105mm xi, ci si ritrova la distanza minima di fuoco che cambia parecchio.
Di base con il zoom in grandangolo la distanza è piuttosto lunga e si allunga ulteriormente aumentando la focale.

Seconda cosa il focus breath, termine incerto, deve far intendere che la focale cambia molto quando cambia la distanza di messa a fuoco.

Come rimedio grafico, veniva messa una scala indicativa per la macrofotografia e in certi casi era omessa la scala delle distanze, o in tempi recenti viene messa una scala delle distanze molto indicativa ed imprecisa di conseguenza.
Per nostro diletto fotografico, sono arrivate in aiuto delle riviste di fotografia, che sentiti i vari progettisti di ottiche hanno divulgato la notizia su come va fatta una macrofotografia con i superzoom :

1] alla massima focale per soggetti che potrebbero spaventarsi

2] a circa metà dell'escursione zoom per ottenere la massima qualità ottica


Senza cambiamenti del rapporto macro degni di nota si può passare da un tipo di ripresa all'altro.

Per convincersi che questa è la realtà da sfruttare in ogni situazione reale, conviene cercare un soggetto e provare per bene gli zoom in dotazione.
La funzione Live View associata a quella associata di ingrandimento aiutano parecchio nella comprensione di queste dinamiche.
In macro 1:3 è necessario mettere a fuoco con una elevata precisione, pur trattandosi di una "macrofotografia molto sul generis" a volte basta per le esigenze "non specialistiche".

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Scatto eseguito con zoom a 160mm, diaframma f/9, tempo 1/250 sec con 320 ISO, a mano libera e stabilizzatore SSS acceso


La vera macrofotografia è un'altra cosa.
Anche un'altro costo, con altre problematiche di ripresa, senza la comodità sfacciata delle ottiche zoom.
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Messaggio 13/02/2018, 11:29

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Tempo fa una rivista di fotografia consigliava di utilizzare questi zoom attorno i 100mm di focale per ricavare le "Macro", interessante che riportavano i grafici della nitidezza, rifatti apposta a breve distanza per far capire quanto conveniva affidarsi ad una focale intermedia per ottenere una migliore omogeneità qualitativa del Sigma 18-300mm C.

Nel mio caso a 300mm di focale, rapporto macro 1:3,12 con la distanza tra piano focale e soggetto di 41 centimetri e una distanza operativa tra la lente frontale e il soggetto di 16,5 centimetri.

Quindi: a 41 centimetri dal piano focale

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Ad una distanza di 16,5 centimetri dalla lente frontale
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Come si vede dalla scala del calibro: macro 1:3,12 su sensore APS-C
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Centro immagine ingrandito:
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Nota di poco conto
Per questo zoom serve esattamente la focale 250mm per avere un rapporto macro 3:1, che risulta davvero poco istintivo da utilizzare quando si opera all'aperto a mano libera.
A 250mm il primo tubo telescopico viene esteso al massimo, mentre a 300mm il tubo recede di un poco per migliorare la resa ottica sulle lunghe distanze, esattamente quando il secondo tubo telescopico viene esteso al massimo.
Sul secondo tubo telescopico c'è la scala macro, che conferma questa inedita soluzione ottica adottata dalla Sigma per il suo 18-300mm, ma non adottata dalla Tamron nel suo 16-300mm.
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Messaggio 13/02/2018, 12:06

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Accorciando la focale poco oltre i 135mm, forse a 160mm come riportato dagli Exif data ci si ritrova nel campo macro 3:1.

Quindi: messa a fuoco a 35 centimetri dal piano focale
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Ad una distanza di 11,5 centimetri dalla lente frontale
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Come si vede dalla scala del calibro: macro 1:3,02 (circa) su sensore APS-C
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Centro immagine ingrandito:
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Note
A 160mm di focale ci si ritrova con la lente frontale più vicina al soggetto di circa 5 centimetri rispetto alla focale massima di 300mm.
Questa è la differenza pratica, specie con un soggetto che può spaventarsi per la presenza del fotografo.
Come distanza dal piano focale della fotocamera, ci si è avvicinati di 6 centimetri rispetto la focale di 300mm.

Vanno fatti due ragionamenti in termini ottici per la focale di 160mm:
1] la focale più corta e la meccanica zoom accorciata danno una resa ottica un poco migliore
2] la stabilizzazione delle immagini [ sia quella ottica che quella attuata del sensore di immagine ] lavora meglio perché compensa uno spostamento involontario causato dalla mano del fotografo meglio gestibile
3] il Sigma 150mm EX Macro è tutto un'altra cosa, in meglio :mrgreen:
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tonyrigo

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Messaggio 19/02/2018, 5:43

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Bell'articolo, BRUNO!
Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
Socrate 470 b.c – 399 b.c.
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Messaggio 19/02/2018, 15:41

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Grazie Tony, mi pareva utile mettere due righe sulle "regole non scritte" in macro a cui hanno aderito tutti i costruttori di ottiche.
Se anche queste ottiche non sono propriamente dei vetri (pregiati) è notevole il lavoro di progettazione che ci sta dietro, notevole in termini meccanici per i 3 movimenti interni a questi zoom (2 movimenti di zoom non lineari ma curvati, ed un movimento interno di fuoco semplice e non flottante).

Pare impossibile che tutto funzioni decentemente con tutti questi pezzettini di vetro ottico misto a plastica assemblati in tubi di plastica.

Rispetto le vere ottiche macro che sono molto più semplici dal punto di vista costruttivo, questi complessissimi superzoom hanno un prezzo contenuto solo per la grande quantità venduta e per le tolleranza ottiche meno strette.
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Messaggio 19/02/2018, 15:53

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Andando verso i 3/4 di immagine laterale, non a bordo estremo e neppure negli angoli esterni, la qualità cala come era logico aspettarsi.
Cala il contrasto e la nitidezza, con chiare aberrazioni ottiche.
Confermando i vari test MTF eseguiti da alcune riviste di fotografia, la tenuta qualitativa migliore la si ritrova proprio a metà escursione zoom, specie vicino ai bordi immagine la si apprezza meglio.

300mm a 3/4 di immagine:
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160mm a 3/4 di immagine:
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Era forse meglio scattare a f/11 per acquistare profondità di campo ed omogeneità, perdendo però qualcosa in contrasto.
Andare oltre f/11 è spesso contro produttivo, ma ciascuno è libero di sperimentare quello che va meglio in una certa situazione.

Certo che se anche parlo di miglior qualità ottenibile, qualcuno (ad esempio Mauro) potrebbe dire: la meno peggio qualità ottenibile, perché la macro fotografia seria tira fuori risultati di ben altro livello.
Un superzoom qui lavora in condizioni al limite delle sue capacità, mentre una vera ottica macro si trova a lavorare comodamente nel suo campo specialistico, quello per cui è stata progettata. ;)
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Messaggio 20/02/2018, 10:48

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

Se per caso si volesse andare a fare delle foto macro più serie, meriterebbe andare su un corpo macchina full frame e relativa ottica, perché in formato APS-C le cose stanno strette, anche andando su ottiche dedicate ci si accorge che sono quasi tutte ideate per il formato pieno (full frame) quindi vengono sprecate per la copertura del sensore di immagine e poi vengono sfruttate molto di più, perché si pretende un ottimo dettaglio su un formato più piccolo (APS-C).

Andando su un tipo di ottica di fascia media, come il Tamron 90mm USD o il Sigma 105mm HSM Macro si riesce a fare le cose decisamente meglio di quanto permettono i vari superzoom,
Va anche detto che il costo è più elevato e l'utilizzo consigliato è quello macro, meno consigliato invece in ambito ritratto, un poco meglio come medio tele. La differenza sta nel doversi portare a spasso più ottiche proprio per avere a portata di mano sempre quelle giuste, quindi adeguate alle specifiche esigenze fotografiche.
:arrow: [esattamente tutto il contrario dei superzoom non sono ottiche per pigri e neppure per chi va di fretta] :mrgreen:

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Queste ottiche sono più che decenti, a patto di non fidarsi della precisione di AF che spesso alterna nitidezze eccellenti a lunga distanza a una tendenza al backfocus alle brevi distanze.
Tutto si può tarare con la microregolazione AF della fotocamera, ma non sempre ed in ogni condizione, sempre meglio fidarsi del proprio occhio o del mirino OLED dotato di ingrandimento, anche perché in macrofotografia va scelto accuratamente il punto esatto che si vuole tenere a fuoco.
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gipipa

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Messaggio 20/02/2018, 11:02

Re: Macro & superzoom: farsi un'opinione fotografica

interessante test che conferma alcuni sospetti che già avevo avuto, senza però mai aver avuto la voglia di fare un test scientifico come questo
Minolta Dynax7-A2 Sony HX5V-F828-A100-A700-A900-A580-A77.2-A99-A99.2 flash 14-20-36-56
Minolta 50 600G Sony 18/70 18/55 16 24/70 50 85 135 70/200G 300G 1.4x 2x
Sigma 12/24 20 10/20 24/135 180 300/4 400/5.6 1.4x 2x Tamron 15/30 90 Samyang 14 24 35 Peleng 8
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