'E la cosa meno importante ma per la copia della foto ho usato la 900 con il Minolta macro 50 2.8.
'E una foto della famiglia Sestili nell'ultimo trimestre del 1910, vi dirò poi perché. Prima a sinistra la cosiddetta donna di servizio, che viveva con gli stessi datori di lavoro con compiti vari che andavano dall'accudire ai figli più piccoli al fare pulizie, al dare una mano in cucina e ad altro; a seguire la zia Marianna e mio padre Ugolino in braccio a nonna Maria. Era il più piccolo e non sembra in questo vecchio documento che potesse avere più di due-tre mesi, di qui la datazione di cui vi ho detto (era nato il 3 agosto). Poi la zia Italia, nonno Camillo, lo zio Aser dal nome, credo, biblico (è vestito da bambina ma forse era un'usanza del tempo, sempre che non fosse un semplice stratagemma volto al risparmio con un qualche vecchio abito di zia Marianna). Il fatto che i nonni, insegnante elementare lei, direttore dell'ufficio postale lui, potessero permettersi la domestica in pianta stabile può far pensare ad una certa agiatezza che forse c'era ma in quegli anni non si buttava veramente un solo centesimo; è per questo che ho dato una possibile spiegazione della tenuta dello zio. Non ne sono sicuro, devo chiederlo a mia cugina Donatella, ma mi sembra di ricordare che la nonna, insegnante ripeto di "tutte" le classi elementari (in quel piccolo paese non era pensabile tenerle divise), ne fece ripetere una a mio padre per un discorso di risparmio sui libri; cose impensabili nella nostra era consumistica. Ultimo a destra infine lo zio Vincenzo; mancano la zia Zena e la zia Carolina che se ne erano già andate, per febbre tifoide l'una, per la preparazione officinale sballata di un farmacista ubriaco l'altra. Veramente un altro mondo.