Leggere una fotografia

[sarrasani]

Il problema è che di Ansel Adams in molti hanno sentito parlare, ma in pochi hanno visto delle sue stampe dal vero (io no, per esempio).

E' un po' come cercare di capire la Gioconda o la Torre Eiffel, non fa differenza, da una fotografia....

ne ho viste parecchie, in un ottimo e abbondante allestimento. Da allora, non per snobismo o partito preso ma appunto per banale comparazione, tendo a essere abbastanza duro con tutti quelli che trascurano o disprezzano la qualità della stampa, o la considerano esterna al processo dell'"artista" fotografo.
Sono rimasto diversamente, ma direi ugualmente impressionato, anche dalle 40-50 stampe di Weston che ebbi la fortuna di ammirare.
Con il gusto di molti, oggi verrebbero trascurate e considerate "molli", povere di contrasto. Magari gli consiglierebbero un po' di HDR.....ma gli succedeva anche ai suoi tempi: sue stampe in galleria con il bollino del prezzo "50 dollari" coperto dal "10 dollari".....
Grandi immagini, ma la cui grandezza è solo (mi si perdoni) immaginata in una scansione o intuita in un libro.
Ciao!
Sandro

[petrofilo]

Colgo l'occasione per ringraziare chi ha pensato questa nuova sezione, ce n'era bisogno...

Veniamo al tema del post. Sono d'accordo su come pone il tema m f p, ossia su come sia necessario andare oltre il mi piace/ non mi piace. Questo perché siamo fotoamatori e come tali ci dobbiamo porre davanti all'opera fotografica in modo diverso da chi la fotografia non ha velleità di praticarla, ma solo di guardarla. Per continuare un po' nei parallelismi, è diverso se mi approccio ad un romanzo da scrittore piuttosto che da lettore. Il lettore può ben sapere nulla di figure retoriche, linguaggio letterario e stile, il romanzo gli piacerà o non gli piacerà, nella misura in cui questi elementi costitutivi dell'opera (dunque 'tecnici') si avvicineranno alla sua sensibilità (quindi emozione).
Personalmente non amo lo scomodare sempre l'arte, in fotografia come in altri campi.

In definitiva, tornando alla fotografia, per un fotoamatore non è pensabile leggere una fotografia di Ansel Adams senza conoscere la tecnica del sistema zonale,con tutte le implicazioni di carattere pratico in fase di esposizione e stampa. Ma, dico, chiunque veda dal vivo una stampa di Adams (ho avuto questa fortuna) non può restare indifferente sul lato emotivo. Quello che al maestro suscitava la natura (stupore, meraviglia, soggezione etc) vi investe con potenza. Quello è già lettura del fotografia, in quanto fornisce informazioni su cosa voleva comunicare l'autore. Essere bravi fotografi (ma anche scrittori, compositori, musicisti) significa riuscire meglio degli altri ad essere immediati, raggiungendo il cuore dello 'spettatore' indipendentemente dal suo livello culturale e tecnico.
Imparare a farlo passa però, giocoforza, dal comprendere la tecnica usata, per riprodurla.

Una fotografia tende a colpirmi tanto più mi spiazza, ovvero mette in discussione i miei assunti fotografici.

[claudia70]

è interessante leggere i punti di vista e le opinioni altrui...è un altro modo per "guardare oltre"
io ricordo che fotografando fin da bambina...e poi quindi adolescente durante le gite scolastiche...mi divertivo a vedere come una stessa situazione ripresa da persone diverse ma nello stesso momento potesse essere così tanto diversa....

[m f p]

Riporto su questo argomento (a me caro) riportando un link ad uno scritto di Carlo Riggi apparso su Nadir nel 2017
A mio parere degno di attenzione

http://www.nadir.it/pandora/RIGGI_LEGGERE-UNA-FOTOGRAFIA/Leggere-una-fotografia.pdf