Leggere una fotografia

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ccatullo

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Messaggio 20/01/2015, 10:47

Re: Leggere una fotografia

Lorenzo ha scritto:


Nelle due fotografie sono rappresentati due momenti, momenti che, in una lettura storiografica, rappresentano egregiamente il periodo che va dall'immediata fine della Seconda Guerra fino al 1989 (o giù di lì). Quindi leggere quelle foto (o se preferisci solo quella di EE) presume che si conosca la storia contemporanea e questo esula dall'analisi fotografica in sé: la luce qui non conta niente o poco più.


Assolutamente si'! E per fortuna! Analizzare una foto solo a partire dalla luce credo sia qualcosa di enormemente riduttivo (tipico delle discussioni tecnicistiche da forum). Non credo che sia possibile, almeno per un certo tipo di immagine, un'analisi fotografica in se', come quella di cui parli. La fotografia esprime sempre qualcosa in relazione al mondo (tramite il soggetto, l'ambientazione, l'autore, ecc...).

In fondo a noi piace credere che quello che facciamo sia tecnicamente molto difficile, come suonare uno strumento o dipingere un quadro. Invece l'operazione del fotografare e', tutto sommato, di una semplicita' disarmante. Il difficile e' rendere al meglio il contenuto ... questo fa la vera differenza tra foto e foto.
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fishhawk

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Messaggio 20/01/2015, 11:21

Re: Leggere una fotografia

maiemy ha scritto:Non ricordo chi, ha citato le opere rinascimentali pittoriche. Esattamente come dici tu, rimarranno nella storia fintantochè ci ricorderemo di quell'epoca [cit.], ma solo conoscendo e studiando quell'epoca possiamo apprezzarle in toto.

Sono ambiti molto diversi: le grandi opere rinascimentali saranno considerate grandi opere da tutti (o quasi) anche tra 500 o 1000 anni perche' sono considerate arte da tutti (o quasi, naturalmente qualcuno a cui non piace un'opera di Michelangelo ci sara' di sicuro) e prescindono dalla contestualizzazione. Anche un cinese ateo che non ha mai studiato il Rinascimento ed i suoi artisti rimane incantato ad ammirare gli affreschi della Cappella Sistina.
E venendo alla fotografia, anche qui ci sono foto che per essere apprezzate hanno bisogno di essere contestualizzate, in quanto hanno un senso solo se si conosce l'epoca, l'avvenimento, i personaggi inquadrati.

Ma ci sono molte foto che non hanno affatto bisogno di essere rapportate al periodo storico, delle quali si puo' anche ignorare anche l'autore e che godono comunque di (quasi) unanime apprezzamento.

Prendiamo queste 2 foto di Ansel Adams scattate a distanza di 20 anni l'una dall'altra:
Immagine

Immagine
Non c'e' bisogno di conoscere l'autore, ne' il luogo ed il tempo dove queste 2 foto sono state scattate per apprezzarle. Anche tra 100 anni, quando magari il ponte sul Golden gate non ci sara' piu', guardando una di queste 2 foto o entrambe tutti (o quasi, naturalmente) apprezzeranno quei bellissimi paesaggi.

Quindi io ripartirei da qui:
- Ci sono foto che vanno lette nel contesto storico e geografico per avere un significato.
- Ci sono foto che non sono legate al contesto storico e geografico e che hanno una valenza universale.
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MiC230

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Messaggio 20/01/2015, 11:34

Re: Leggere una fotografia

ccatullo ha scritto:Per quanto riguarda la caduta del muro, certo, momento chiave della storia degli ultimi decenni. Ma quello segna la fine della guerra fredda. Qui, con EE, parliamo d'altro, della sua esistenza, del suo apice E poi dovresti rispondermi in termini di icone fotografiche, non di momenti storici. Fammi vedere qualche foto davvero significativa della caduta del muro ...


Riprendo le parole di Rigoletto per quel che penso riguardo la foto di Erwitt e del perchè sia diventata un'icona.


Rigoletto ha scritto:Bon... QUELLA foto di Erwitt è un'icona e l'icona è come il mito: non è mai esistita ma esisterà per sempre. I due (Nixon e Krushov) erano impegnati in un'amena discussione (se no col c@zzo che Krushov si sarebbe lasciato apostrofare a quel modo), ma il caso, la presenza di un fotografo sveglio, la congiunzione dei pianeti, fate voi, fa in modo che la rappresentazione di quella conversazione SEMBRI che uno dei campioni (vicecampioni, via..) dell'occidente tenga testa e, anzi, sovrasti con la forza di argomenti superiori il capo di una potenza nemica, per di più comunista! Ohibò!... Fotografia, mai come in questo caso, estrema mistificatrice della realtà grazie proprio alla forza che le da l'apparire come la vera rappresentazione di quella realtà della quale, per sua intrinseca natura, non può raccontare che un piccolo frammento, parzialmente, ambiguamente, spesso in maniera dolosamente distorta. Quindi, una cosa che non è mai accaduta nemmeno nelle intenzioni dei due attori, grazie al colpo d'occhio (o di qualcos'altro!) di un fotografo attento, e perché chi vede la foto ci "legge" occidente contro comunismo (lettura ovviamente condizionata dall'epoca), questo scatto diventa (giustamente e con pieno merito) un'icona della guerra fredda.


Per quanto riguarda foto iconiche della caduta del muro non so se ci siano, ma personalmente trovo che questa sia parecchio significatica con una marea di persone che sovrasta qualcosa che fino ad allora era ivalicabile.
Immagine

Un altro motivo per cui credo che non ci siano foto iconiche della caduta del muro è anche perchè di fotografi in quel momento ce ne erano parecchi
http://www.ilpost.it/2014/11/09/caduta- ... erlino-36/,
all'incontro tra i due, in quel momento e in quella posizione c'era solo EE.
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Lorenzo

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Messaggio 20/01/2015, 11:40

Re: Leggere una fotografia

ccatullo ha scritto:
Lorenzo ha scritto:


Nelle due fotografie sono rappresentati due momenti, momenti che, in una lettura storiografica, rappresentano egregiamente il periodo che va dall'immediata fine della Seconda Guerra fino al 1989 (o giù di lì). Quindi leggere quelle foto (o se preferisci solo quella di EE) presume che si conosca la storia contemporanea e questo esula dall'analisi fotografica in sé: la luce qui non conta niente o poco più.


Assolutamente si'! E per fortuna! Analizzare una foto solo a partire dalla luce credo sia qualcosa di enormemente riduttivo (tipico delle discussioni tecnicistiche da forum). Non credo che sia possibile, almeno per un certo tipo di immagine, un'analisi fotografica in se', come quella di cui parli. La fotografia esprime sempre qualcosa in relazione al mondo (tramite il soggetto, l'ambientazione, l'autore, ecc...).

In fondo a noi piace credere che quello che facciamo sia tecnicamente molto difficile, come suonare uno strumento o dipingere un quadro. Invece l'operazione del fotografare e', tutto sommato, di una semplicita' disarmante. Il difficile e' rendere al meglio il contenuto ... questo fa la vera differenza tra foto e foto.


Grandi verità, Enrico, ma per la fotografia intesa in un certo modo (quello ovviamente più diffuso), gli stessi parametri non sono validi per tutte le foto, ed è per questo motivo che è bene leggere una fotografia alla volta, senza anteporre vincoli pregiudiziali.
All'opposto: lo scatto del cesso di Mapplethorpe (che non trovo in rete, scansirò dal libro) o volendo restare più vicini, i panorami di Ansel Adams, o ancora gli still lifes di Guido Mocafico esigono un approccio del tutto diverso. Un bambino con un apparecchino in mano avrebbe potuto scattare la foto che ha scattato EE? Certo che sì. Con un iPhone? Certo che sì. Serpens di Mocafico o i panorami condivisi da Beppe? Certo che no, contestualizzando singolarmente per le difficoltà temporali differenti.

Ciao
Lorenzo
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ccatullo

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Messaggio 20/01/2015, 12:00

Re: Leggere una fotografia

Lorenzo ha scritto: Un bambino con un apparecchino in mano avrebbe potuto scattare la foto che ha scattato EE? Certo che sì. Con un iPhone? Certo che sì. Serpens di Mocafico o i panorami condivisi da Beppe? Certo che no, contestualizzando singolarmente per le difficoltà temporali differenti.


Certo, ma questo cosa dimostra?
Torniamo all'argomento "chiunque (o quasi) avrebbe potuto scattare quella foto". Ma, chissa' perche', l'ha scattata EE ... Colpo di fortuna? Sicuramente si. Ma non e' il colpo di fortuna che distingue EE da milioni di fotografi ... colpi di fortuna capitano a tutti.... Anticipazione e occhio fanno la differenza. Quando uno vede una foto gia' scattata, e' facile dire "avrei potuto facilmente farlo anch'io". Il problema e' vederla per primi. Quante foto nell'ultimo mezzo secolo imitano l'uomo che spia di HCB? Quanto salti di pozzanghera ci sono nella storia del mezzo? :D La sua bravura non e' stata certo nel gesto tecnico (elementare), ma nel vedere per primo quelle cose.

C'e' sempre un paragone che porto in questi casi, riferito al mio mondo. La leggendaria E=mc^2 di Einstein (in realta' intendo tutte le basi della relativita' ristretta e le esemplifico in questa formula). Dove sta la difficolta' nel capirla? O, meglio ancora, nello scriverla? Nessuna. Cosa c'e' di tanto difficile? Dal punto di vista formale, e' un'operazione di prodotto e un'elevazione al quadrato. Roba da seconda media. Difficile quanto un click con una macchina fotografica. Avendo poi un po' di background scientifico, capire cosa significa, come nasce, e quali sono i suoi risvolti e', posso garantirlo, una banalita'. Anche per me. Forse per questo posso paragonarmi ad Einstein? Ahime', mi piacerebbe, ma non e' cosi' :D :D Qual e' la differenza? Che lui l'ha vista per primo ... quando tutto cio' era molto meno banale. Un'icona, a suo modo ...
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maiemy

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Messaggio 20/01/2015, 12:54

Re: Leggere una fotografia

fishhawk ha scritto:... le grandi opere rinascimentali saranno considerate grandi opere da tutti (o quasi) anche tra 500 o 1000 anni perche' sono considerate arte da tutti (o quasi, naturalmente qualcuno a cui non piace un'opera di Michelangelo ci sara' di sicuro) e prescindono dalla contestualizzazione. Anche un cinese ateo che non ha mai studiato il Rinascimento ed i suoi artisti rimane incantato ad ammirare gli affreschi della Cappella Sistina.

ne sei veramente sicuro ? cultura e contesto sociale. ti ricordi i Buddha di Bamiyan che fine hanno fatto pur essendo patrimonio dell'unesco ?
E che fine potrebbe fare la Cappella Sistina se data in @gestione@ a certe "popolazioni" che non hanno il nostro contesto culturale ?
Anche sul cinese avrei da ridire. un cinese occidentalizzato si, gli altri uhm...

A mio parere ti stai soffermando ancora sul gusto personale, mentre le opere rinascimentali sono grandi opere per tutto il contesto storico e culturale del periodo e di quello che hanno significato per il futuro, esattamente come per la foto di EE. Se ci pensi, qualsiasi opera rinascimentale, anche dell'autore "anonimo" e' considerata opera d'arte solo perche' di quel periodo. Perche' ? per il semplice fatto che segna un passaggio e mette le basi per quello che sarebbe arrivato. Ha dato una svolta. e non solo perche' sono "belle"

Le foto di AA che hai riportato, per carita' belle, ma ti assicuro che ho delle altrettanto foto simili del lago di Molveno che ho scattato quest'anno in ferie. :lol: Anche in questo caso viste cosi' per come sono, sono delle foto che possono piacere o non piacere, e senza contestualizzazione si fermerebbero solo a questo. :ok:
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Lorenzo

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Messaggio 20/01/2015, 14:44

Re: Leggere una fotografia

ccatullo ha scritto:
Lorenzo ha scritto: Un bambino con un apparecchino in mano avrebbe potuto scattare la foto che ha scattato EE? Certo che sì. Con un iPhone? Certo che sì. Serpens di Mocafico o i panorami condivisi da Beppe? Certo che no, contestualizzando singolarmente per le difficoltà temporali differenti.


Certo, ma questo cosa dimostra?
Torniamo all'argomento "chiunque (o quasi) avrebbe potuto scattare quella foto". Ma, chissa' perche', l'ha scattata EE ... Colpo di fortuna? Sicuramente si. Ma non e' il colpo di fortuna che distingue EE da milioni di fotografi ... colpi di fortuna capitano a tutti.... Anticipazione e occhio fanno la differenza. Quando uno vede una foto gia' scattata, e' facile dire "avrei potuto facilmente farlo anch'io". Il problema e' vederla per primi. Quante foto nell'ultimo mezzo secolo imitano l'uomo che spia di HCB? Quanto salti di pozzanghera ci sono nella storia del mezzo? :D La sua bravura non e' stata certo nel gesto tecnico (elementare), ma nel vedere per primo quelle cose.

C'e' sempre un paragone che porto in questi casi, riferito al mio mondo. La leggendaria E=mc^2 di Einstein (in realta' intendo tutte le basi della relativita' ristretta e le esemplifico in questa formula). Dove sta la difficolta' nel capirla? O, meglio ancora, nello scriverla? Nessuna. Cosa c'e' di tanto difficile? Dal punto di vista formale, e' un'operazione di prodotto e un'elevazione al quadrato. Roba da seconda media. Difficile quanto un click con una macchina fotografica. Avendo poi un po' di background scientifico, capire cosa significa, come nasce, e quali sono i suoi risvolti e', posso garantirlo, una banalita'. Anche per me. Forse per questo posso paragonarmi ad Einstein? Ahime', mi piacerebbe, ma non e' cosi' :D :D Qual e' la differenza? Che lui l'ha vista per primo ... quando tutto cio' era molto meno banale. Un'icona, a suo modo ...


Ecco, mi permetto di ingrandire queste tue parole... Affinché tutti gli animi che postano foto su social e ricevono commenti del tipo"Fantastica, bellissima, nitidissima, ecc..." si possano rendere conto che i balzi sulla pozzanghera o di riflessi nella pozzanghera sono già stati "individuati" molto prima di loro... Avrei un aneddoto in proposito, in parallelo col «tuo» Albert E., in tutt'altro campo e del tutto ludico, magari a voce...

Comunque non dimentichiamo anche che EE, così come altri, erano lì perché avevano acquisito e acquistato il fatto di esserci..

Ccatullo ha scritto:Anticipazione e occhio fanno la differenza.

Era questo a cui mi riferivo... Anche un bambino queste può averle, così come uno che ha preso la macchina fotografica in mano solo da un paio di giorni. Ma può anche accadere casualmente...

Ciao
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Herwalt

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Messaggio 20/01/2015, 19:40

Re: Leggere una fotografia

Lorenzo ha scritto: Anche un bambino queste può averle,
così come uno che ha preso la macchina fotografica in mano solo da un paio di giorni.
Ma può anche accadere casualmente...

Ciao
Lorenzo

....un bambino.....
....una macchina fotografica in mano da solo un paio di giorni...
....fanno sempre parte di ...."una casualità"...
....ma...

...Non dimenticarti...di ciò che è scritto nella Tua Firma....

................. :D :D :D ...... :ok: ...... yes| ... ;) ...
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Messaggio 21/01/2015, 1:43

Re: Leggere una fotografia

Qualità dei tanti passaggi artigianali (esposizione, qualità tecniche, ottiche, di camera oscura o chiara, presentazione....)
Facilità e/o originalità nella presentazione (composizione, illuminazione, disposizione volumi)
Interesse e/o fascino del soggetto presentato o della scena (una scena può essere interessante quanto un soggetto vero e proprio)
Coerenza tra stile e tecnica/passaggi artigianali/ presentazione.
Stile (beh, credo di avere dei riferimenti, e non sono così ipocrita per dire che SEMPRE so apprezzare immagini che partono da presupposti estetici agli antipodi dei miei. Mi capita, comunque, e mi sforzo di farlo).
Non necessariamente nell'ordine. Una tecnica spettacolare fa passare in secondo piano un soggetto non sorprendente, un soggetto davvero ECCEZIONALE fa derogare dalle normali considerazioni tecnico-stilistiche.
Alla base di tutto c'è l'idea di bellezza e di bellezza fotografica che ci siamo costruiti. Idee e riferimenti/esempi. Dei perchè e dei percome, direi prima nell'arte e per continuazione nella fotografia.
Per quanto mi riguarda: Velazquez, Fabre, Ingres, quindi Sella, Terzano, Gabinio, Adams, Weston....
Anche se ci piace crederlo, non c'è valutazione, e neppure lettura, senza un gusto, e non c'è un gusto se non c'è conoscenza della Tradizione e delle sue declinazioni.
E anche delle ribellioni alla Tradizione, of course, ma senza che queste ci appaiano così rilevanti da oscurare il gioco visivo di millenni (senza cioè sovrappesare il novecento che per fortuna è finito) e le sue regole.
Un po' alla rinfusa, sorry.
Ciao,
Sandro
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Rigoletto

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Messaggio 21/01/2015, 10:43

Re: Leggere una fotografia

sarrasani ha scritto:...........
Anche se ci piace crederlo, non c'è valutazione, e neppure lettura, senza un gusto, e non c'è un gusto se non c'è conoscenza della Tradizione e delle sue declinazioni.
E anche delle ribellioni alla Tradizione, of course, ma senza che queste ci appaiano così rilevanti da oscurare il gioco visivo di millenni (senza cioè sovrappesare il novecento che per fortuna è finito) e le sue regole.
...........


:ok:
Riccardo.
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