Non esistono foto solo interpretazioni

[martirio]

l'immagine è vera,...

Sicuro?

[m f p]

Assolutamente Andrea
L'immagine è vera per definizione...quello che è ignoto è il referente...e lo è per diversi motivi, soprattutto tecnici...ma occorre sapere cos'è il referente in una fotografia (cosa, non quale...essendo ignoto non lo si può definire in assoluto)
Inoltre c'è un altro aspetto che non si prende in considerazione: per quale ragione una fotografia assume significato? Questo significato è univoco?
La risposta dimostra ancora una volta che non è interpretazione (autoriale) bensì rappresentazione

[Rigoletto]

Max, partiamo da presupposti diversi (per me l'immagine NON è vera, tantomeno per definizione), quindi sta diventando un dialogo tra sordi...

P.S. Un'ultimissima sulla questione dell'interpretazione e della verità intrinseca della fotografia poi, giuro, mi taccio: due fotografi diversi fotografano lo stesso oggetto (persona, paesaggio, ecc) nello stesso momento ed ottengono (inevitabilmente) due foto diverse, non possono essere vere entrambe, ovvero ognuno ha la sua verità, ovvero ognuno ha "interpretato" la realtà a suo modo.

[m f p]

verità intrinseca della fotografia

Questa chi l'ha mai detta?

Rileggi sopra

Questo significato è univoco?

due fotografi diversi fotografano lo stesso oggetto (persona, paesaggio, ecc) nello stesso momento ed ottengono (inevitabilmente) due foto diverse, non possono essere vere entrambe, ovvero ognuno ha la sua verità

E qui sbagli: le due immagini sono entrambe vere...e quanto quoto sopra (mio) te lo dimostra...

Dire che sono "vere" non sitnifica affatto che siano "veritiere"...non dimenticare che dare "veridicità" alle immagini è pretendere "potere" (esempio tipico la retorica del "momento"...una delle grandi sabbie mobili quando si parla di fotografia e in cui tanti finiscono...da HCB che ne ha fatto il suo "potere" fino al noema "è stato" di Barthes...tutte pretese di potere)

Prima di chiudere vorrei sapere una cosa: chi è il referente? Perchè per me è qui che si gioca il tutto...

[martirio]

Assolutamente Andrea
L'immagine è vera per definizione...quello che è ignoto è il referente...e lo è per diversi motivi, soprattutto tecnici...ma occorre sapere cos'è il referente in una fotografia (cosa, non quale...essendo ignoto non lo si può definire in assoluto)
Inoltre c'è un altro aspetto che non si prende in considerazione: per quale ragione una fotografia assume significato? Questo significato è univoco?
La risposta dimostra ancora una volta che non è interpretazione (autoriale) bensì rappresentazione

Non sono d'accordo Max, nel senso che l'autore ti fa vedere la "sua" verità inquadrando o meno parti della scena per guidare e/o stimolare una emozione,una interpretazione da parte dello spettatore.
Ovviamente è un mio pensiero e non la verità assoluta.

[m f p]

Andrea quella e' la "retorica del momento"...ossia la pretesa di dare "veridicita'" alle immagini e quindi pretendere potere...che deriva da teorie surrealiste (che sfociano nella "scrittura automatica") e che arriva la paradosso che la realta' aderisce perfettamente alla fotografia (la fotografia di una pipa e' sempre una pipa) negando le rappresentazioni

la fotografia significa in quanto rappresentazione o in quanto traccia?
Io penso che la traccia sia comunque troppo connotata per essere davvero considerata tale e che prevale pertanto la funzione di rappresentazione.

Quindi l'immagine e' vera...le verita' molteplici e non le significa il fotografo...

Il punto e' che credo non si sappia bene cosa sia il referente in fotografia...altrimenti sarebbe tutto piu' chiaro

[m f p]

nel senso che l'autore ti fa vedere la "sua" verità inquadrando o meno parti della scena per guidare e/o stimolare una emozione,una interpretazione da parte dello spettatore.

E' proprio qui che sta tutto quando affermo che questa idea della fotografia presuppone la pretesa di potere

Questa idea di fotografia e' determinante solo all'interno di un certo sistema ideologico: sistema che ritengo superato e funzionale ad un uso del mezzo che eticamente non condivido.

[petrofilo]

Il punto e' che credo non si sappia bene cosa sia il referente in fotografia...altrimenti sarebbe tutto piu' chiaro

Lo ammetto, per me è un concetto un po' sfuggente...

[m f p]

Filippo non è complicato...

[Rigoletto]

nel senso che l'autore ti fa vedere la "sua" verità inquadrando o meno parti della scena per guidare e/o stimolare una emozione,una interpretazione da parte dello spettatore.

E' proprio qui che sta tutto quando affermo che questa idea della fotografia presuppone la pretesa di potere

Questa idea di fotografia e' determinante solo all'interno di un certo sistema ideologico: sistema che ritengo superato e funzionale ad un uso del mezzo che eticamente non condivido.

Ciononostante ("Questa idea di fotografia e' determinante solo all'interno di un certo sistema ideologico: sistema che ritengo superato e funzionale ad un uso del mezzo che eticamente non condivido.") funziona così, come scrive Andrea, da più di un secolo e mezzo, e l'ideologia non c'entra per nulla; è proprio il medium che è fatto così, realistico quanto più si possa ma totalmente irreale, e anche ammesso che la rappresentazione della realtà sia "vera" sarà comunque la tua (la mia, quella di Andrea, ecc) verità... Non si scappa. Poi possiamo teorizzare quello che vogliamo, ma il punto è che una foto presume un autore, ed un autore (più o meno consapevolmente) sarà condizionato da una miriade di fattori (dalla competenza tecnica piuttosto che dal tipo di macchina, dalla propria cultura, dalla conoscenza più o meno approfondita del soggetto/territorio/opera fotografata, fino alla scelta di usare un sensore o una pellicola, ecc.) che farà sì che la sua rappresentazione fotografica esprimerà la sua verità, interpretandola forse inconsapevolmente, forse in maniera distorta e neanche così sua, ma comunque in maniera totalmente soggettiva.

Giuro, è davvero l'ultimo intervento...