Messaggio 16/04/2019, 15:00

Re: Robert Frank's America

Rigoletto ha scritto:E comunque siete liberissimi di creare con quello che vi pare anche se non lo sapete usare, magari esce qualcosa di divertente. :mrgreen:


Riccardo almeno tu risparmiami il relativismo :mrgreen:

Questa cosa in tutta la discussione non è stata sostenuta da alcuno: tutto incentra sul fatto che all'inizio sostenevi che i limiti del mezzo portano all'esaurimento della creatività (cosa un po' diversa da quanto sopra)...per me, per altri, questo non è corretto in quanto la capacità di comunicazione (stiamo parlando di questo quando parliamo di fotografia) prescinde dal mezzo utilizzato. Da qui abbiamo cercato un po' di mirror climbing spostando sull'esempio della musica ma anche qui il paragone non regge: non regge in quanto il linguaggio musicale si è evoluto nel tempo e quelli che erano i "campioni" della musica tonale possono trovare i loro epigoni nella musica atonale spostandone più avanti i limiti, pur sempre sunonando gli stessi strumenti. Il mezzo quindi non conta, quello che conta resta l'uso che se ne fa e, soprattutto, cosa si vuole comunicare con quello

Comunque una lettura alla teoria surrealista in fotografia lo consiglio vivamente...crea più consapevolezza...consapevolezza che un'affermazione

Rigoletto ha scritto:mi baso, nelle mie osservazioni/deduzioni, semplicemente su quello che vedo e filtro "secondo me". Io non ho teorie da sostenere oltre il mio punto di vista.


difficilmente potrà garantire, proprio per il suo significato non tanto intrinseco (da qui l'esortazione a lasciar da parte il relativismo male supremo dei giorni correnti... "Rhein II lo facevo anch'io"...oppure "alla fine di tutto Mona Lisa era una bella gnocca")
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)