Lorenzo ha scritto:michegag ha scritto:Ma invece come si usa l'esposimetro (non so se si chiama così quella regolazione indicata con E che va a +0.7 +1... o -0.7 -1...) e mi sarebbe stata utile? Io credo che il problema in più, da vicino sia nell'esposizione, infatti il kimono bianchissimo, e la faccia più scura crea situazioni tipo il controluce... o no?
Quella è la compensazione, cioè quando decidi di starare l'esposizione calcolata dalla macchina; l'esposimetro TTL legge la luce riflessa dal soggetto e la pareggia portando l'indicatore a 0. Fai attenzione però a starare, perché in digitale vuol dire
fare ma non
dire (da parte della macchina), cioè allunga o accorcia i tempi di esposizione. Nel caso di fortissimi contrasti di luce e 1 solo scatto alla fin fine devi rinunciare a qualcosa e a questo punto meglio rinunciare a esporre per la palla di luce che proviene dalle porte, così come il kimono. Così facendo bruci la palla di luce, ma la figlia viene esposta correttamente. Per questo escludi dall'inquadratura la palla di luce e misura con lo spot (il pallino centrale) il volto. Quando non puoi fare a meno di escludere una forte luce dall'inquadratura, usa la misurazione soppesata al centro. In questo modo dài più importanza al punto centrale dell'esposimentro ma non escludi il resto della scena. La misurazione grandangolare invece misura tutta la scena e questo ti porta inevitabilmente alla sottoesposizione del soggetto che ti interessa. Stai attento anche al WB, mi sembrano fredde. Portati dietro un foglio bianco e fissa la temperatura alla quale scattare. Secondo me col Beercan fai davvero quasi tutto, perché è usabile anche da f/4.
Sscattare in formato raw ti aiuta poi a recuperare parte dei dettagli che potrebbero essere al limite; male di poco sul kimono, visto che è una parte che interessa molto relativamente. L'importante è cercare di fare di tutto per non bruciare il soggetto, o sottoesporlo.
Ciao
Quello che dice Lorenzo è giustissimo, io mi ero abituato già con la a230 a scattare in M usando la misurazione spot: sceglievo cosa esporre e guardavo l'esposimetro di conseguenza. Devo dire che è stata una buona scuola per capire certe dinamiche, tuttavia quando sono passato alla a57 scattare in M è tutto molto più semplice, perchè se hai l'anteprima Live View attiva puoi dimenticarti l'esposimetro e a colpo d'occhio aggiusti la luminosità della scena modificando i tempi di volta in volta (se vogliamo è meno "istruttivo" ma molto più intuitivo).
Tieni conto che usare l'esposimetro spot potrebbe crearti qualche mal di testa, perchè il mirino aggiusta la luminosità sullo spot, per cui se inquadri una zona scura ti vedrai tutto sovraesposto. Per questo motivo ti consiglio in realtà di tenere l'esposizione multisegmento in modo da avere l'immagine più stabile nel mirino e poi aggiustarti l'esposizione.
Scritto così sembra un casino ma è più facile a farsi da a dirsi... In pratica:
- Metti la macchina in M;
- scegli ISO e diaframmi appropriati (fai qualche prova);
- a questo punto con la ghiera dovresti modificare i tempi (mentre per i diaframmi devi tenere premuto il tasto per la compensazione dell'esposizione e ruotare la ghiera).
In pratica è un po' come lavorare in A (priorità diaframmi), però il tempo di scatto lo regoli tu di volta in volta e con le SLT e molto molto facile trovare l'esposizione giusta. Oltretutto sei in un ambiente chiuso quindi la luce (salvo porte o finestre in mezzo) è abbastanza uniforme.
Credimi è molto più semplice che andare a "starare" la macchina (ad es. +0,3 o + 0,7) di volta in volta, anche perchè poi succede sempre che in automatismo cambi scena e la macchina sovraespone o sottoespone.
Provare per credere!