IL FLASH, QUESTO MIS-CONOSCIUTO

[Lorenzo]

Un uso "creativo" del flash cobra sulla macchina. È vero che può venire a noia, ma ogni tanto, in scene abbastanza piatte riesce a dare vita alla foto: il flash sulla seconda tendina. Per me è il "panning creato", quando il soggetto è fermo, riusciamo a creare l'illusione del movimento. E, sorpresa, lo si piò ottenere anche con un flash cinese da 30 euro... È la macchina che dice al flash quando scattare.
Un altro effetto simile, forse davvero più simile al panning classico, è l'uso del flash cobra in modalità strobo: in pratica l'emissione continua di lampi molto ravvicinati (l'intervallo è programmabile dal flash) per produrre effetti di scia nella scena. Effetti abbastanza classici delle "feste" o party, che dànno davvero l'idea di "momenti felici". Anche questo effetto si può ottenere con flash da pochi euro (a patto che abbiano questa funzione!).

Comunque, tornando un attimo alla costruzione dei flash "ante-elettronicafatutto", negli anni '70/'80 i flash cobra non avevano lenti di Fresnel ben progettate, quelle ben progettate e con bulbi più corposi le si trovavano nei flash cobra professionali (al tempo), tipo i Metz CT/CTL, ben più potenti dei loro fratelli minori dedicati ai fotoamatori e dotati di staffa. Questi flash potevano essere collegati direttamente a una batteria esterna tenuta in tasca e potevano illuminare scene anche ben distanti. Se usati per primi piani... Non facevano venire gli occhi rossi, perché stavano sulla staffa e quindi non riflettevano i vasi sanguigni dell'occhio. COstavano un botto. Ed erano prerogativa, nel 99% dei casi, dei fotogiornalisti dello "scoop" o di coloro che facevano servizi comunque fotogiornalistici di scene cittadine "importanti". Macchina, staffa e flash, batterie in tasca, pesavano un botto.

[Lorenzo]

IL FLASH COBRA UNIVERSALE

Il flash "universale" ha un enorme vantaggio: costa un quinto del flash dedicato al brand e quindi TTL. Se ne trovano da 25 a 80 euro e, per gli utilizzi più disparati (compreso quello sulla slitta della nostra macchina, che sia Sony, Canon, Nikon, Hasselblad, PhaseOne, Fuji, Panasonic, ecc.) funziona, direi, bene. La macchina rileva soltanto la sua presenza ma dalla stessa non è controllabile. Pertanto occorre saper fare la corretta esposizione... Tramite i calcoli, ovvio, ma anche con l'esperienza dell'errore. Alcuni sono anche molto potenti, ma per molte riprese, anche quelli da 25 euro possono andare bene.



Nella foto sopra la caratteristica principale che lo rende universale: l'unico punto che tocca la slitta, il contatto caldo e che lo fa scattare.


I programmi del flash stesso. Questo in foto viene proposto come NG58, quindi molto potente e come SPEEDLITE: a basse potenze è in grado di congelare la scena perché emette lampo molto veloce.



La presa XSynchro che permette di essere collegato alla macchina (tramite cavetto lungo) oppure sempre tramite cavetto (o slitta) a un trigger per usarlo dalla distanza.


Una presa per alimentazione esterna che esclude le batterie ma che permette un uso in continuum.
Non ho fotografato il vano delle batterie, ma credo che questo sia immediato.

Questo fotografato ha gli stop regolabili , da 1/128 a 1/1 di potenza in step di 0,3-0,7 in più o in meno.
Ha inoltre la possibilità di essere usato come strobo, e di questo aspetto penso che sia importante riparlarne.
Costa la bellezza di 35 euro...

Questi flash, ad oggi, hanno anche la possibilità di montare un semplice adattatore a vite sulla testa che permette di montare modificatori come softbox, ombrellini, beauty dishes, ecc.. con il classico aggancio Bowens.

[Lorenzo]

Uso creativo del flash: appunto, in strobo.
L'effetto stroboscopico, se lo ricordiamo da gente di una certa età, lo subivamo nelle discoteche anni '80 e '90, luci sparate tipo a "mitra" che rendevano psichedelico l'ambiente...
Altri tempi... Ma la stessa cosa la può fare il flash che è dotato di tale funzione. Ricordo in proposito il Minolta 5600HS D che aveva questa funzione. La cosa buona è che il numero dei lampi e il tempo che passa fra un lampo e un altro sono regolabili. Quindi in una stessa esposizione (fotogramma) possiamo ben rendere l'idea del movimento, oppure possiamo... Fermare la scena con un'altra tecnica se ravviciniamo parecchio le flashate tale da farle sembrare all'otturatore un unico flash di durata più lunga...

[Lorenzo]

Nell'attesa che qualcun altro posti qualche scatto con qualche spiegazione, penso sia molto importante parlare di come la luce flash incida nella terna esposimetrica.
Niente di più semplice: incide esclusivamente sul diaframma. Può incidere sul tempo di scatto se c'è anche una luce ambiente abbastanza forte. Incide sulle velocità del sensore se davvero la scena esterna è buia completamente, ma, come sempre, più bassi ISO usiamo e più dettaglio sarà presente nella scena.
Di regola, la luce flash è una luce incidente, la luce ambiente è riflessa e incidente, sfruttando l'esposimetro delle nostre macchine, possiamo leggere la luce incidente.
Uno dei problemi più grandi quando ci troviamo ad affrontare situazioni di luce solare e flash è proprio quello di "dosare" la luce flash e, spesso, ammorbidirla al fine di diffonderla e rendere i passaggi luci-ombre gradevoli e sfumati, e a tal fine utilizziamo quelli che sono i modificatori di luce, in primis il DIFFUSORE.
Ne esistono una infinità, oggi possiamo montare un softbox anche su un flash cobra semplice. Ma il lato importante del diffusore è quello che "mangia" luce: si possono perdere anche 4 stop di diaframma dipendentemente dal diffusore montato.
Ma è un gioco che potrebbe anche essere usato creativamente...