Lorenzo ha scritto:martirio ha scritto:si bravo, così magari imparo anche io
Non è che ci sia da imparare... Magari essere più coscienti di quello che si fa
La foto sopra (presa da internet) mostra un flash cosiddetto "cobra", per via della posizione della testa inclinata a 90° rispetto al corpo del flash.
Un altro flash tipo "cobra", roba considerata oggi professionale e abbastanza antiquata, ma...
Qui il flash "anulare", utilizzato per macrofotografia o fotografia ravvicinata settoriale...
La torcia da studio. La sua potenza in emissione di luce dipende dai watt/secondo, ma è, in assoluto, la potenza di luce più forte che un fotografo può utilizzare.
Tralasciando per il momento i bulbi al fosforo Polaroid e le luci cosiddette "continue" (oggi con la tecnologia di preview facilitano moltissimo la vita... E in più non scaldano) per via del loro utilizzo certamente più semplice del flash, possono saltare all'occhio un paio o tre aspetti differenziali di questi apparecchi che in sintesi possono essere:
- 1) la luce emessa dal primo flash cobra proviene da un bulbo (la lampadina che emette la flashata) a linea retta lungo suppergiù meno di 10 cm (lo dico così a occhio) di fronte al quale è stato messo un pezzo di plastica "zigrinata" che troviamo anche nel secondo flash cobra, ma qui, in questo caso, il bulbo è più lungo e la parabola più grande; inoltre sta su una staffa, il che vuol dire che ingombra di più ma può essere posizionato
accanto alla macchina fotografica e abbastanza parallelo alla lente frontale dell'obiettivo. Anch'esso è dotato di quella plastica zigrinata.
- 2) Non ne è dotato invece il flash anulare, dotato invece di quella plastica o plexiglass opacizzato che funge da diffusore.
- 3) La torcia invece, lampadina centrale a parte, è completamente aperta e il bulbo che emette la flashata è rotondo, con un diametro anch'esso di meno di 10cm, ma il bulbo è notevolmente più ampio di tutti gli altri. È evidente che quest'ultimo attrezzo produrrà molta più luce di tutti gli altri. L'unico che si avvicina di più, strano, il flash anulare, che ha la stessa conformazione rotonda della torcia.
Ora la curiosità di quella plastichina "zigrinata" messa davanti al bulbo dei primi due mi aveva sempre incuriosito, finché il mio elettrauto di fiducia (!) una volta mi spiegò che la plastica davanti ai fari della nostre auto altro non è che una Lente di Fresnel, nel senso che si basa sul principio che questo francese inventò a metà ottocento per potenziare la gittata della luce per i farettoni delle navi e non dover utilizzare vetri ottici pesantissimi. Quella plastica, quindi, oltre a proteggere il bulbo, dovrebbe potenziare anche la luce emessa. Mentre di solito, sui flash "cobra", ci sono altri due aggeggini sopra il bulbo, che servono, di solito, a diffondere e a direzionare il fascio luminoso (la plastica unitaria che impedisce ai fasci di luce di disperdersi verso l'alto). Sono anch'essi modificatori di luce.
La torcia non ha tutto questo. Può essere quindi diretta e non ha protezioni particolari, se non un vetro pirofilo (qualche volta) che protegge il bulbo dall'eccessivo riscaldamento che può emettere la lampada di pilotaggio sempre accesa.