C'era una volta... una fonderia.

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alc1955

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Messaggio 26/01/2019, 14:49

C'era una volta... una fonderia.

C'era, una volta... Ora i cancelli sono chiusi, tuttavia...

ImmagineQuando i cancelli sono chiusi... by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

Attraverso il varco nel muro, si arriva qui:

Immagine...per entrare qui by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

Una vista terribile, per chi l'ha vista nascere più di cintanta anni fa.

Negli anni '80 l'ASL ordinò che il tetto fosse sostituito con materiale ignifugo (eternit). Trenta anni dopo la stessa ASL ha ordinato che l'eternit fosse rimosso.

ImmagineCieli invernali by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

Il luogo ora si caratterizza per le sue piscine :

ImmaginePiscine ex industriali by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

E anche per importanti lasciti di arte contemporanea:

ImmagineArte Contemporanea by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

Non mancano richiami alla cultura musicale:

ImmagineIl Muro by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

Alla fine, comunque, a prevalere è la natura:

ImmagineLa natura è più forte by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

PS: Nell'economia del racconto, quest'ultimo scatto è del tutto superfluo, ma può servire a dimostrare come NON si deve correggere la distorsione a pincushion:

ImmagineVisioni astratte by Aristide Luca Ceccanti, su Flickr

Tutte le foto sono state scattate con la mia antiquatissima Sony A7 "liscia", adattarore LA-EA4 e (come poteva essere altrimenti? :D ) Minolta AF 35-105 "beercan", sviluppate in Capture One 12. L'unica post produzione, a parte l'ultimo scatto, è stata una raddrizzatina generale, perché sono del tutto incapace di scattare "a livella".
Aristide Luca Ceccanti
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Sony A7; FE 28-70 3.5/5.6 OSS; FE 50 1.8; adattatore LA-EA4; Minolta AF 28 2.8; Minolta AF 50 2.8 macro; Minolta AF 35-105 (original); Minolta AF 100-200; Voigtlander Nokton VM 40 1.4; qualche M39 e M42 da URSS e RDT;
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petrofilo

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Messaggio 26/01/2019, 15:10

Re: C'era una volta... una fonderia.

Reportage gradevole, con foto centrate sul tema e bei colori minolta old style.
Buono!

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Rigoletto

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Messaggio 28/01/2019, 23:33

Re: C'era una volta... una fonderia.

Le umane cose... Destinate a finire, sempre...
Riccardo.
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alc1955

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Messaggio 29/01/2019, 12:53

Re: C'era una volta... una fonderia.

Grazie, Petrofilo! :)

Rigoletto ha scritto:Le umane cose... Destinate a finire, sempre...


Vero. Quante speranze, quante illusioni, quante battaglie, gioie, incazzature, lacrime, risate... Quanta vita, e quante vite.
E poi gli odori, e i rumori, e i colori, con la luce del metallo fuso che abbàcina e fa il buio tutto attorno...
E poi la cultura del lavoro, "primo dovere, e massima consolazione dell'Uomo", cultura condivisa, capace di superare e ricomporre anche il conflitto sociale più aspro.
Per me la fonderia è l'immagine di un mondo - del "mio" mondo, anche se in realtà era il mondo di mio nonno, di mio padre, della famiglia - con forti valenze etiche, civili, che se ne va rapidamente. Mentre io, invecchiando, sto perdendo la visione e la fiducia nel futuro. :)
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m f p

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Messaggio 29/01/2019, 14:45

Re: C'era una volta... una fonderia.

Non per nulla la nostra societa' si dice "postindustriale"... ;)

Nel nostro sistema economico quelle lavorazioni ormai sono "antieconomiche"...la "affluent society" vuole terziarizzare tutto...la produzione di una fonderia giammai nella nostra "struttura", meglio terziarizzarla in un luogo dove i costi siano una piccola percentuale di quelli sostenibili qui da noi...

Dura lex sed lex...nel nostro sistema economico
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Rigoletto

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Messaggio 29/01/2019, 17:12

Re: C'era una volta... una fonderia.

Va così... Ma con la "Fabbrica" non si perde solo un mondo di duro lavoro e spesso di sopraffazioni, ma anche tutto un mondo di relazioni
che l'attuale cultura "social" ci illude di ricreare. Chiusi nei nostri uffici o nelle nostre case, ci manca il contatto con gli altri, con la
moltitudine di individui con i nostri stessi problemi e spesso identiche aspirazioni, finita la lotta per obiettivi comuni, finita la
solidarietà; siamo diventati dei neocavernicoli che vivono con l'illusione che sia sufficiente frequentare questi benedetti (si fa per dire)
"social" per avere dei rapporti umani che vadano oltre una pelosa curiosità (quando va bene).
Non sono un nostalgico, ricordo benissimo i conflitti degli anni della mia gioventù, con il periodo nerissimo degli anni di piombo dove
non passava giorno che non ci fosse un ferito o un morto da arma da fuoco, ora la gente non si spara più (per ora) ma qualcosa nella soluzione
trovata non mi piace lo stesso. Questo modello di società attuale che incoraggia la solitudine e un solipsismo esasperato è, alla lunga, forse
peggio e qualche segnale in questo senso, a mio parere c''è, e bello evidente.
Riccardo.
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m f p

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Messaggio 30/01/2019, 15:11

Re: C'era una volta... una fonderia.

Rigoletto ha scritto:siamo diventati dei neocavernicoli che vivono con l'illusione che sia sufficiente frequentare questi benedetti (si fa per dire)
"social" per avere dei rapporti umani che vadano oltre una pelosa curiosità (quando va bene).


piu' che altro la nostra parte di mondo trova sostanzialmente nelle caz.zate la ragione di vivere...basta andare in un qualsiasi supermercato del futile (leggi: elettronica di consumo) e fare attenzione alle propensioni dei visitatori...
il vecchio "produci/consuma/crepa" vede ora la prima parte mancante ma la seconda sempre ben presente
certo che se poi qualcuno incentiva questo eroganado un reddito che non produce (a cui corrisponde qualcuno che non percepisce il reddito che produce, sia chiaro...in economia vale il primo principio della termodinamica :mrgreen: ) ecco che il quadro del futuro e' bello che pronto...
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Lorenzo

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Messaggio 31/01/2019, 10:36

Re: C'era una volta... una fonderia.

Ma quante realtà di questo tipo abbiamo in Italia? Tante. Tante davvero. Specialmente nelle tue zone, Aristide, fino a Livorno, Pisa, Pontedera, e ci metto anche Empoli, con la Grande Vetreria esattamente in centro, abbattuta soltanto in tempi recentissimi per non far vedere cosa c'era. A casa mia c'è ancora la "ex Montecatini", con tutte le sue fatiscenze che a breve, magari improvvisamente, verranno giù con giornalate e articoli.
Viviamo un periodo davvero molto brutto, in un Paese un po' più civilizzato queste realtà fatiscenti non esisterebbero, perché si dovrebbe avanzare, non retrocedere. Menefreghismo, opportunismo.

Che poi il mercato scelga altre strade potrebbe anche essere secondario. Se chi amministra avesse idee chiare, ma non è così.

Buone foto, Aristide, buona serie. A volte però una panoramica più generale, che mostri anche l'ambiente intorno, sarebbe una contestualizzazione ottimale.

Il Beercan è il 70-210 f/4, il 35-70 è il Minibeercan, il 35-105 invece avrebbe potuto essere un G.
http://www.lorenzomangini.it/
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Messaggio 31/01/2019, 12:16

Re: C'era una volta... una fonderia.

Il punto sta tutto nel recupero...e sei una societa' postindustriale ci sta che la fonderia chiuda...pero' magari al suo posto apri un incubatore di imprese, una piattaforma logistica, un'area commerciale...(e qui prendo ad esempio la mia citta' che, grazie alla mancanza di spazio, ha visto piano piano il recupero di quasi tutte le aree industriali dismesse, stabilimento MiraLanza a parte, garantendo un'occupazione superiore a quella garantita dalle attivita' industriali precedenti)
Il problema e' che se fai della decrescita (in)felice il tuo slogan... ;)
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Messaggio 31/01/2019, 14:04

Re: C'era una volta... una fonderia.

Lorenzo ha scritto:Ma quante realtà di questo tipo abbiamo in Italia? Tante. Tante davvero. Specialmente nelle tue zone, Aristide, fino a Livorno, Pisa, Pontedera, e ci metto anche Empoli, con la Grande Vetreria esattamente in centro, abbattuta soltanto in tempi recentissimi per non far vedere cosa c'era.


Per non parlare di buona parte del settore cartiere della zona Lucchese e Pesciatina o di quello tessile pratese e pistoiese.



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