Dalla CO alla stampa inkjet

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Lorenzo

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Messaggio 10/04/2019, 8:12

Dalla CO alla stampa inkjet

Ieri sera ho fatto visita a un amico che dal 1978 fotografa in grande formato (anche 20x25), banco ottico e sviluppa e stampa meravigliosi BN. Ha tre ingranditori a luci differenti (diffusori) e un archivio da far rabbrividire. Non posso mancare dallo scrivere che Antonio ha stampato anche per fotografi importanti in passato (tra cui mi ha anche rammentato Secchiaroli - andava a Roma a prendere le pellicole e gli riportava gli sviluppi e le stampe). Antonio ha collaborato con Leica Italia.
In particolare, però, sono anni che si dedica alle fotografie di giardini privati in Bn col banco ottico e ha una serie di provinature che, a occhio e croce, sono qualche centinaio di foto. Un paio di anni fa - arrivo al dunque - ha esposto insieme ad altri (me compreso) queste foto a Siena, nell'ambito di una iniziativa sociale. Quello che mi ha colpito invece è vedere la differenza tra le stampe che lui aveva esposto (riprodotte con Sony Alpha 7r e stampate poi su Epson) e le stampe (mi pare 40x30 o 24x30) che ho visto invece ieri sera e che provenivano dall'ingranditore su carta fotosensibile. Laddove vedevo dei grigi piatti (Siena), su quelle stampe vedevo dei passaggi tonali e un dettaglio da sogno. Le zone ombra-luce prendevano vita, mentre - e gliel'ho confessato apertamente - le stampe proposte a Siena non avevano niente a che vedere con quelle che aveva in archivio.
Per questo motivo ci siamo ripromessi di provare una strada diversa evitando il driver canonico. Proverò a stampare una foto delle sue in sua compagnia, ascoltando e provando per tentativi, per vedere se riusciamo a ottenere maggiore qualità di visione e dettaglio delle stesse e se possiamo avvicinarci alla qualità di quelle provenienti da CO.
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m f p

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Messaggio 10/04/2019, 8:35

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

Auguri :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Mi chiedo sempre perchè...sono due cose diverse e come tali avranno sempre un risultato difficilmente sovrapponibile...fuji, golden e pink lady sono pur sempre mele...ma sono tutte la stessa cosa? ;)
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
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Lorenzo

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Messaggio 10/04/2019, 9:07

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

m f p ha scritto:Auguri :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Mi chiedo sempre perchè...sono due cose diverse e come tali avranno sempre un risultato difficilmente sovrapponibile...fuji, golden e pink lady sono pur sempre mele...ma sono tutte la stessa cosa? ;)


Non ho la sicurezza di sovrapporre i risultati, per questo c'è da lavorarci molto. E ovviamente l'intenzione non è quella di sostituire la stampa da ingranditore su carta fotosensibile. Però forse è possibile rendere la stampa in BN inkjet più gradevolmente "gradientata" e non grigia. Vedremo. :idea:
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Luca 1970

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Messaggio 11/04/2019, 19:04

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

Il lavoro non manca, ma ho visto alcune stampe a getto di inchiostro in binco e nero digitale che simulano molto bene le stampe al carbone. Ricordo che il fotografo è uno svizzero che era alla rassegna Artissima a Torino qualche edizione fa; raccontava che si faceva le "cartucce" con una miscela personalizzata oltre che a postprodurre immagine per immagine: saputo questo ho perso qualunque interesse per la tecnica.
Se discutessimo per capire, invece che per avere ragione, sarebbe tutto più semplice.
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Lorenzo

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Messaggio 14/04/2019, 12:10

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

Luca 1970 ha scritto:Il lavoro non manca, ma ho visto alcune stampe a getto di inchiostro in binco e nero digitale che simulano molto bene le stampe al carbone. Ricordo che il fotografo è uno svizzero che era alla rassegna Artissima a Torino qualche edizione fa; raccontava che si faceva le "cartucce" con una miscela personalizzata oltre che a postprodurre immagine per immagine: saputo questo ho perso qualunque interesse per la tecnica.


Ti riferisci Luca alla tecnica di postproduzione usata dallo svizzero? Beh, in realtà blending di neri al carbone esistono da molto tempo: gli Eboni6, GCVT, Piezography e poi altri di cui non ricordo il nome. Il problema di fondo, anche degli inchiostri a base carbone, è il tono caldo che hanno comunque; in realtà questo lato è già stato per me materia di lavoro fino a qualche tempo fa, penso che la postproduzione a cui si riferisce sia il lavoro sulle luminanze, perché se riesco a stampare una foto in cui i passaggi tonali rispettano il dettaglio presente, sono a posto. Le miscele degli inchiostri possono certo essere personalizzabili, ma ad ogni personalizzazione deve corrispondere un attento e serio processo di caratterizzazione della periferica.
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m f p

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Messaggio 16/04/2019, 11:55

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

Mah...se andate a vedere Genesi (S.S.) ci sono sia stampe BN da file digitale che da processo analogico: la differenza l'ha vista anche mio figlio che, al tempo, aveva 10 ... e stiamo parlando di stampe controllate da Salgado stesso fatte con uno standard elevato...

Il punto è che il "caos" delle emulsioni (insieme continuo) non lo si potrà mai portare alla rigidità del numero (insieme discreto), è inutile girarci attorno
anche la crrazione di internegativo da file digitale per poi andare all'ingranditore (chimico) non funge in quanto si è di nuovo rinunciato al "caos" in partenza e ciò che non c'è non lo si può aggiungere

e non si tratta di sterile polemica (come qualcuno avrà già pensato) ma semplice constatazione derivante dall'esperienza (visiva e anche pratica)
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petrofilo

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Messaggio 16/04/2019, 20:39

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

m f p ha scritto:Mah...se andate a vedere Genesi (S.S.) ci sono sia stampe BN da file digitale che da processo analogico: la differenza l'ha vista anche mio figlio che, al tempo, aveva 10 ... e stiamo parlando di stampe controllate da Salgado stesso fatte con uno standard elevato...


Concordo con tuo figlio :lol:

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Messaggio 16/04/2019, 20:56

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

Mi pare di aver visto anche un'intervista di Salgado dove concordava con voi tutti... ma magari ricordo male.
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m f p

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Messaggio 16/04/2019, 22:25

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

Softbox ha scritto:Mi pare di aver visto anche un'intervista di Salgado dove concordava con voi tutti...


Se e' vero mi vien da dire "chi e' causa del suo mal pianga se stesso"... oppure torni ad usare la sua M6 ;)
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Softbox

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Messaggio 17/04/2019, 2:35

Re: Dalla CO alla stampa inkjet

Mi correggo perché nessuno fotografo direbbe una cosa così del suo lavoro... Salgado durante Genesi passò al digitale per comodità d'uso, questo disse.
La leggenda narra invece che perse decine di scatti a pellicola durante un controllo aeroportuale in Africa (raggi X) e per questo cambiò il supporto.
Se fosse vero e se non avesse perso quegli scatti son sicuro che le stampe di Genesi sarebbero tutte analogicamente uniformi.
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