Re: Interessa ancora parlare di fotografia?
Fishawk ha scritto:La domanda e' mal posta, in quanto adesso, nell'era digitale, stampare in proprio, a meno di non avere un volume di stampe tale da giustificare l'acquisto di una stampante professionale, non ha molto senso per vari motivi:
1) Tempi biblici di stampa con una stampante fotografica di fascia home
Fascia home da escludere: non vanno bene per un fotografo, amatore quanto vuoi. Le stampanti chiamate "fotografiche" di fascia home vanno bene per tutto, tranne che per chi le usa solo per stampare esclusivamente foto.
2) Costi di stampa enormemente superiori rispetto ad un service di stampa
Vero, ma era vero anche quando tu usavi CO...
3) Durata nel tempo delle stampe molto inferiore con le stampanti fotografiche home con inchiostri die (il 99% delle stampanti home usa inchiostri die e non a pigmenti).
Vedi punto 1... Inchiostri a pigmento di livello sufficientemente buono si trovano anche in Italia, adesso; il top resta comunque l'originale o roba americano-canadese.
4) Dimensioni delle stampe: con le stampanti fotografiche di fascia home sei di solito limitato al formato A4
Torno sopra: sconveniente l'A4, per diversi motivi esposti. Nel più ci sta il meno...
5) Varieta' dei supporti di stampa: con un service di stampa posso scegliere tra decine di supporti diversi a seconda delle stampe che devo fare, cosa impensabile per una stampa casalinga.
Vero parzialmente... Le possibilità comunque esistono anche per stampe su supporti diversi, non con le stampanti "casalinghe".
Ultimo motivo, soggettivo, per cui non stampo in casa con una stampante fotografica, e' che stampare le foto non mi da' alcuna soddisfazione, non mi da' di nulla. Ben diverso era quando, da giovane, passavo con gli amici nottate intere in camera oscura: li' mi divertivo, in quanto sviluppare i negativi e stampare le foto era quasi un rito e vedere la foto pian piano prendere forma nella bacinella era sempre un'emozione.
Beh, soggettivo: a me dà soddisfazione quando vedo uscire un bell'A3+ in BN dove i bianchi son bianchi e i neri son neri. Mi dà soddisfazione ogni tanto profilare la stampante con il termocolorimetro...
E poi siamo pratici: 2 settimane fa ho fotografato un battesimo per conto di un parente; tra cerimonia in Chiesa e rinfresco ho realizzato un centinaio di foto, che ho poi dovuto stampare per i genitori (tutte), per il padrino e per vari parenti (una selezione fatta dai genitori). In tutto circa 200 stampe 13x19, piu' una ventina di ingrandimenti 20x30 ed alcuni 30x45.
Avendo scattato in RAW+JPEG, tranne che per i 30x45 ho utilizzato i JPEG (con la A99 finalmente e' possibile ) e nel giro di 2 ore ho selezionato le foto ed inviato dal PC di casa le foto al service di stampa.
Quanto cavolo di tempo ci avrei messo a stampare 200 foto 13x19, 20 20x30 e 5 o 6 30x45 a casa?
Beppe, non sono d'accordo. Anch'io ho passato un po' di tempo in CO, ma quanto costavano gli ingranditori? I prodotti? La carta?
Il problema è un altro, secondo me: si spendono davvero tanti soldi in attrezzature fotografiche, obiettivi, l'ultimo corpo macchina, mettici tutto quello che vuoi, ma - credo - che ci sia una scarsa conoscenza ancora del processo di stampa inkjet, per cui chi non vi si addentra vede solo costi mastodontici. Ma non è così. Oppure, rigirando la frittata: quanto costava un Durst colroe negli anni '90?
Vedi, tu scrivi come faccio a stampare quelle dimensioni e così tante foto... Le foto le si possono montare, Beppe. Quando devo stampare su A4, prendo 1 A3 e ci monto le foto. poi si tagliano. Un foglio A3 in quantità lo paghi meno dell'A4 in proporzione. Su un A3 sai quanti 10x15 o 13x18 ci monti?
La domanda corretta sarebbe: "Quanti di noi spendono migliaia di euro per l'attrezzatura e poi non mettono su carta le loro foto e si limitano a tenerle sul PC?"
Stamparle in proprio come fa Andreotto (con una stampante di fascia pro) o inviare le foto a un service di stampa non costituisce una discriminante.
Guarda che la tecnica inkjet è la solita, sia per una Epson 3880, 4880, o un plotter da stampe di due metri...
Ciao
Lorenzo
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