La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotografo

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jakapurra

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Messaggio 04/05/2012, 16:09

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

Condivido in parte, perchè la tecnica è comunque fondamentale. Così come la lettura di libri seri di fotografia può aprire a dei mondi a delle possibilità altrimenti sconosciute e non pienamente comprensibili.
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Haller

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Messaggio 04/05/2012, 17:02

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

commuter ha scritto:
Il punto è questo. Ho studiato il pianoforte per qualche tempo, abbastanza per capire che puoi conoscere la musica, le note il solfeggio, puoi essere l'alunno più bravo del tuo corso, ma interpretare un brano da schifo. Tecnicamente perfetto, ma emozione zero.
Questo è il punto ed è da qui che nasce il titolo del thread; posso fare foto "tecnicamente" corrette che fanno emettere deiezioni solide, e foto con l'orizzonte storto o sottoesposte che emozionano. Questa cosa, dubito che la possa "imparare" leggendo un manuale di fotografia.



Perfetto, il fatto che tu lo sappia è già a tuo favore.
Tra l'altro, fare una foto corretta è molto più facile che eseguire correttamente un brano al pianoforte (conosco personalmente entrambe le difficoltà). Al netto di tutto il resto.
E da qui si capisce perchè tutti parlano di fotografia e pochi la fanno, in realtà.
Potrei risponderti in maniera distruttiva, ma ti allego una risposta che avevo dato alla domanda "ma la street deve morire?" in un topici su un altro forum.

Haller ha scritto:Odio i fotografi, me compreso, per quella spocchia di sentirsi tali solo per aver restituito un'immagine formale leggibile e codificata applicando una manciata di concetti da seconda elementare, la cui esecuzione, come se non bastasse, è stata delegata ad un apparecchio. E ne risultano poi non solo incoscienti di tutto questo, ma anche tristemente appagati.
Se questa è, crepi la fotografia e tutti i suoi studentelli.
Haller, già 0designer0, al secolo Antonio Abate
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jakapurra

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Messaggio 04/05/2012, 17:07

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

Con i filistei o da sola?
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Softbox

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Messaggio 04/05/2012, 19:35

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

Questo è un paragrafo di un libro che mi ha aiutato molto...

Esercitazione B
Uscite per una seria battuta fotografica, in un luogo che vi piace molto , e portate solo una lente. Non due e nemmeno tre , giusto una sola . Potete prendere qualunque lente che vi piaccia ma prendetene solo una. Potete scegliere la vostra favorita perché vi fa piacere fotografare con essa o potete scegliere una lente con la quale non avete lavorato molto in modo da investigare le possibilità offerte da essa. Non prendete uno zoom, dal momento che questo andrebbe contro lo scopo di questa esercitazione. Se possedete solo uno zoom, o se la focale che volete utilizzare è disponibile solo attraverso uno zoom, fate quello che è necessario per farlo diventare a focale fissa.Ad esempio , nastrate l'anello di controllo dello zoom in modo da non poter cambiare poi la lunghezza focale.
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Rigoletto

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Messaggio 04/05/2012, 21:04

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

Ci risiamo....

Una base tecnica, di norma, è necessaria e, a meno di possedere quelle doti che vengono definite "innate", addirittura indispensabile. Con una macchina fotografica o un pianoforte se non si conoscono i fondamenti è difficile tirarci fuori qualcosa di decente (decisamente più facile con una macchina fotografica, comunque, almeno all'apparenza, visto il numero di sedicenti fotografi rispetto agli aspiranti pianisti).
Quindi, il mio (inutile?) consiglio è di approfondire la tecnica fotografica per avere almeno un'idea di quello che si sta facendo, poi, naturalmente, uno farà come diavolo gli pare, ma con un minimo di cognizione di causa e con il gusto di infrangere le regole.

L'ex difensore della Juve e della nazionale tedesca per me è troppo profondo, figuratevi che io mi appago di tre o quattro foto l'anno (e non tutti gli anni)... ::w:

P.S. Non scherzo.

P.P.S. Sono di "bocca buona".... :lol:
Riccardo.
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Herwalt

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Messaggio 04/05/2012, 23:01

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

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.......Aaaazzzpita.....oggi....a quanto pare..avete trovato il Piatto..(Post)......Appetitoso...!!! :D :ok:

__La Tecnica c'e' SEMPRE

__Differenti I Modi di ..Insegnarla..........Apprenderla..Praticarla...........Assorbirla....

__...poi... Diventa...."Inconscia"......si..Dimentica......_SI_DEVE_DIMENTICARE_ ...Diventare: GammaGammaGamma...Mentale...

__..poi... C'E' il Talento INDIDUALE/Singolo.... In Una DIFFERENTE..INFINITA...ScalaDiValori = Tanti_&_Quanti Sono gli Esseri Umani.


_______________________ :) _________________ :ok: _______________

Walther
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--- Il Saggio : Riflette
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m f p

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Messaggio 04/05/2012, 23:20

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

commuter ha scritto:Molto di recente, frequentando sempre più assiduamente il forum, mi sono accorto che sulla fotografia non conosevo praticamente nulla, nè a livello tecnico nè, tantomeno, a livello teorico... :u: :u: :u:
Ora, superata la fase di sconforto che ciò mi ha provocato, mi sono rimboccato le maniche ed ho cercato di migliorare il mio bagaglio tecnico/culturale.
La vera domanda è: essendo stato sempre abituato ad utilizzare l'obiettivo kit (18-70) non saprei come muovermi con un fisso (per esempio un 35 o un 50 mm). Voglio dire, se quello che vedo nel mirino non è di mio gusto, basta (entro certi limiti...) girare una ghiera ed il gioco è fatto. Ma se ho montato un fisso come faccio??? Gambe in spalla??? :roll: :roll:
Mi dite che vantaggio ha un obiettivo a focale fissa (per esempio un 35 o 50mm) rispetto ad uno zoom (per esempio un 10-30 o un 18-55)? In che cosa guadagno. oltre alla luminosità? Migliori colori? Maggior nitidezza? Di sicuro potrei mantenere i 100 ISO con una luce più debole, giusto?

Per la foto paesaggistica, cosa mi consigliereste tra un 28 f2.8 ed il 50 f1.7??

Grazie dell'aiuto :ok:

Enrico


Riquoto tutto il post di Enrico perchè qui si dovrebbe parlare di obiettivi.
Per il paesaggio la risposta è: dipende da cosa vuoi fare.
E quindi si riparte con il discorso tecnico e dell'importanza di sapere cosa si vuole fare e come la si vuole fare. Questo però lo puoi sapere tu al fine di un processo di consapevolezza circa la fotografia che vuoi affrontare. Zoom o fisso c'entra poco o nulla: prima risponditi alla domanda "cosa voglio fotografare e come penso di arrivare a quel risultato?"
In questo processo di consapevolezza leggere o non leggere un manuale di fotografia è esattamente la stessa cosa
Le fotografie non hanno voce ma parlano...se non parlassero sarebbero delle cretinaggini...se le fotografie non comunicano qualcosa di vero si possono buttare nella spazzatura (L. Carmi)
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Adamantio Pro

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Messaggio 04/05/2012, 23:24

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

:ok:
commuter ha scritto:
jakapurra ha scritto:BluGatto...l'ho messo al punto 1) lo studio!!! :ok: :D ::w: Il discorso era più generale...per me la teoria è fondamentale in ogni campo. Così come seguire e imparare le "regole", che poi non sono altro che strumenti. Se uno si limita a seguire solo le regole, farà un ottimo lavoro, ma impersonale. Una foto può essere tecnicamente ineccepibile e sentimentalmente oscena. Se Picasso, Monet o Fattori avessero seguito alla lettera le regole del tempo non sarebbero mai diventati Picasso, Monet o Fattori. Ciò non toglie che sarebbero stati ottimi pittori.


Il punto è questo. Ho studiato il pianoforte per qualche tempo, abbastanza per capire che puoi conoscere la musica, le note il solfeggio, puoi essere l'alunno più bravo del tuo corso, ma interpretare un brano da schifo. Tecnicamente perfetto, ma emozione zero.
Questo è il punto ed è da qui che nasce il titolo del thread; posso fare foto "tecnicamente" corrette che fanno emettere deiezioni solide, e foto con l'orizzonte storto o sottoesposte che emozionano. Questa cosa, dubito che la possa "imparare" leggendo un manuale di fotografia.
E non voglio dire che mi scoccia leggere (il manuale della mia A200 l'ho letto fino a consumarlo...) ma credo che sia come voler imparare a guidare leggendo il libro dei quiz per la patente (oppure il libretto della Punto..)
Questo è, e su questo mi avete confortato, avere una focale fissa è una "sfida" che richiede probailmente un po' più di immaginazione estro e pianificazione che non avere uno zoom.
Scusa adamantio, avevo frainteso il tuo tono.
Grazie a tutti.
A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento? (Eugene Smith)
Lightning diciotto
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Haller

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Messaggio 05/05/2012, 13:42

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf


Ma vorrei fare una precisazione riguardo quanto ho personalmente espresso: è chiaro che la fotografia è una forma espressiva come tutte le altre, ma ciò che a mio parere la rende più pseudomocratica, a differenza di qualche altra, stà nella facilità d'esecuzione di un'espressione che abbia senso compiuto e che nello specifico si tratta di un'immagine leggibile.
Questa facilità non la possiamo riscontrare in tutte le forme espressive. Pensiamo alla scrittura, alla scultura o al semplice disegno.
Qualora per esempio un'analfabeta (prendo in prestito il termine dall'intervento precedente) decida di esprimersi scrivendo, dovrà faticare mica poco prima di mettere insieme un gruppo di parole che possano avere un senso compiuto. Se poi, sempre lo stesso soggetto, avesse velleità poetiche, beh! il percorso sarebbe ancora più arduo, lungo e forse mai lo raggiungerebbe e di questo ne sarebbe perfettamente consapevole.
Stesso dicasi per un'analfabeta nel disegno: se mai prima avesse preso in mano un lapis, prima che sia in grado di generare un'immagine diciamo "coerente" con quanto avesse intenzione di esprimere, anche qui, di fatica ce ne vorrebbe e non è detto che prima o poi ci riuscirebbe e anche costui ne sarà consapevole dal principio.
Quanti hanno mai provato a rappresentare qualcosa disegnando e vedendo che ciò che avevano in mente è profondamente diverso da ciò che hanno generato, non si siano poi resi subito conto che "quell'arte" non è per loro? Tanti. E a nessuno passa per la testa di convincerli del contrario.
Il fotografo analfabeta: mette la macchina su P,A,S,M (che scelta!) la punta sul gatto, click. Viene fuori veramente l'immagine del gatto, c'è addirittura lo sfondo fuorifuoco, è anche in un terzo del fotogramma, le ombre sono giuste e le luci non bruciate; accipicchia che fatica! E' stupito di se stesso e si sente un fotografo nella migliore delle ipotesi e un'artista nella peggiore.


Da qui è facile comprendere come poi, il fotografo, si senta tanto competente in materia quanto più riuscirà ad applicare una serie di nozioni codificate (che sia chiaro, ci sono in qualsiasi forma di espressione e sono importanti) perdendo di vista il fatto che la prima prima cosa da tenere in considerazione è che queste nozioni possono e non devono necessariamente, e specialmente se si conoscono, essere mezzo per soddisfare una forma di comunicazione. Si capirà come possa risultare aberrante e personalmente anche frustrante trattare queste nozioni come argomento principale, oppure fondamentale, qualora vengano acquisite e trattate in massa.
La fotografia è prima di tutto una forma di comunicazione, poi ci sono delle nozioni, dei codici, come in qualsiasi altro linguaggio. Ma se parlassimo tutti della stessa cosa e allo stesso modo, potremmo anche fare a meno di esprimerci.


Comunque non odio la fotografia, odio solo i fotografi. ;)
Haller, già 0designer0, al secolo Antonio Abate
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Messaggio 05/05/2012, 22:04

Re: La "sottile" differenza tra fare foto ed essere fotograf

@Haller: :ok:
Lucio
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