Messaggio 17/06/2018, 11:15

TESSAR, un ever green ...

Era il lontano 1902, quando il geniale Paul Rudolf inventò per la ZEISS questo schema, sei anni dopo il PLANAR, progetto ancor più geniale quest'ultimo, mai di fatto irrealizzabile con le tecnologie dell'epoca per i troppi passaggi aria - vetro.

Il TESSAR invece, con il suo semplice schema evolutivo del tripletto di Cooke, era attuale ed imbattibile al tempo: oltre 100 anni fa.
Quest'ottica fece la storia della fotografia ed accese negli anni 50' le prime grandi diatribe di stile calcistico: meglio il TESSAR o meglio il PLANAR?
Il TESSAR vinse a mani basse fino a quegli anni del dopo guerra, per poi venire completamente surclassato dal più vecchio PLANAR non appena furono disponibili i trattamenti MC che consentirono di dimostrare al più vecchio schema la sua incredibile potenzialità.

Questi pensieri mi passavano per la mente ieri, quando osservavo i miei tre TESSAR al collo passeggiando lungo le rive di una marina in HR:

- il VARIO TESSAR SONY ZEISS 16/35-4 sulla A7R.2;
- il VARIO TESSAR SONY ZEISS 24/70-4 sulla A7R.3;
- il VGT COLOR SKOPAR 21-4 sulla A5000 IR nm 720 (in BN);

- mentre il VGT COLOR SKOPAR 25-4 era montato sulla A5000 IR nm 590 (a colori) nella borsa di mia moglie.

4 fulgidi esempi, tutti F 4 (guarda caso), di un progetto ultracentenario che è ancora valido ed attuale.

Il primo TESSAR di cui ho memoria nella mia lunga storia fotografica era quello F3,5 in dotazione alla ROLLEFLEX (T, appunto) di mio padre.
Da sempre assertore della supremazia del TESSAR sul PLANAR, ma lui era nato fotograficamente negli anni 30', con la regia aviazione, e quella volta non avevano ancora inventato i trattamenti (lo furono intorno al 35' da ZEISS, ma rimasero segreto militare fino al primo dopoguerra).

Dobbiamo pertanto ringraziare SONY e ZEISS per aver ridato nuova vita, nuova enfasi a questo antico, ma sempre verde progetto ottico.

Grazie ZEISS, e grazie soprattutto PAUL RUDOLF ...!!!

||Veneraz||
Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
Socrate 470 b.c – 399 b.c.