Non saprei dirti se il 6,3 sia meglio dell'8 in termini di dettaglio e contrasto, ma per la costruzione è abbastanza pesante (non è enorme perchè comunque rispetto all'8 guadagna un diaframma scarso) ma è parecchio più vecchio come costruzione quindi immagino che i trattamenti antiriflesso dei più moderni un vantaggio lo diano...ma sono solo supposizioni anche perchè le differenze sono notevoli tra un esemplare e l'altro anche all'interno dello stesso lotto di produzione, quasi sempre per via della tensione dello specchio...in genere basta "sbolccarlo" e torna tutto a posto... se poi lo si porta ad un riparatore per una pulizia approfondita dello specchio e magari una collimazione allora si ottengono ottimi risultati. Per questo tipo di interventi ma bene un fotoriparatore, ma meglio portarlo a chi lavora con i telescopi astronomici...tra l'altro anche di solito più economici..
Ma torniamo a noi: preferisco il Rubinar 500/5.6 per via del macro, rapporto 1:4 e 2,5m di distanza min.di messa a fuoco (posso ricordare male perchè l'ho venduto 6-7 anni fa
) e dello stop preciso di guadagno... come dimensioni è lungo circa la metà del 1000 ed il diametro è circa lo stesso (105mm invece di 110mm di lente frontale...sempre a memoria eh!)
Come resa il 5,6 è molto simile all'8, che non è dissimile dal 1000: li avevo in quel periodo tutti e tre 500/5,6, 1000/10 e 500/8 quello "leggero", ma stiamo parlando di ere geologiche fa... quando la messa a fuoco era fatta a mano... e l'unico aiuto era il pentapirsma 2,5X della LX...quindi con possibilità di cannare la messa a fuoco sempre dietro l'angolo e la velvia 50...che non perdonava...
Mi intriga molto ma non l'ho mai ne visto ne provato il Rubinar 300/4.5
...
Se discutessimo per capire, invece che per avere ragione, sarebbe tutto più semplice.