ARSENAL CAMERA ASSISTANT

[Rigoletto]

Troppi aggeggi...

[Luca 1970]

Aspetto il momento che facciano un treppiede semovente e poi finalmete potrò mandare fuori la fotocamera a far foto senza muovermi da divano del portico .
Solo una cosa non mi è molto chiara: mi divertirò ancora a fare fotografie?

[tonyrigo]

Luca,

li hanno già fatti: si chiamano droni e Ti posso garantire che sono davvero divertenti e fanno foto spettacolari, perchè il cavalletto può essere alto centinaia di metri ...

[Luca 1970]

Parte dell'interesse per i droni è dato dalla loro capacità di fornire un punto di vista diveso: volano e questo è uno dei desideri di ogni essere vivente senza ali da Icaro in poi.
Tornando all'A.C.A. del titolo trovo che sia interesante per ottener immagini perfettamnete ottimizzate senza errori tecnici e senza doversi ingegnare a studiare la tecnica di fare un quacosa (staking, lunga esposizione...) quindi dove stà l'interesse? cosa appprendo ogni volta che voglio premere il pulsante di scatto? qual'è la possibilità di sbagliare?
Sull'ultima domanda c'è da aggiungere qual'è la soddisfazione di aver ottenuto lo staking perfetto dopo gli innumerevoli tentivi andati a male per apprendere la tecnica?
La pivazione della soddisfazioe di ottenere un risutato mio è il motivo per cui non entrerà nella borsa della mia fotocamera, che poi è lo stesso motivo per cui continuo a preferire ottiche manuali alle automatiche.
Lo so sono un dinosauro, ma la componente manuale e la possibilità di sbagliare fanno parte del godmento nel fare una cosa e raggiungere il risultato scansando tutte le problematiche che abbiamo trovato su percorso.
Il mio parere è che queta roba dia la stessa piacevolezza di guidare una Porche 911 Carrera turbo sul Nurburgring al simulatore del PC piuttosto che in pista

[tonyrigo]

No guarda, correre in pista e sul simulatore (a meno che non siano quelli di Ferrari, Mercedes e le altre scuderie di F1 che sono cose che costano alcuni milioni di Euro e simulano anche i G) è una cosa completamente diversa.
E te lo dice uno che correva in pista e che le piste nuove le imparava al simulatore (PS3 o 4 ...), prima di correrci in auto.

Molto più azzeccato il confronto tra MF e AF.

Però l'AF è decisamente più pratico e soprattutto consente di fare cose che, senza, non si possono fare nello sport e nell'avifauna.
Ed anche qui lo dice uno che scatta più di 500 foto all'anno con il sensore flessibile monouso (mi pare hai utilizzato Tu questa definizione) con fotocamere degli anni 30'-60' che hanno tutte (di solito) l'AF che non funziona benissimo ...

L'aggeggio è comodo. Ed alcune funzioni come il focus stacking (che ho provato e funziona) e la simulazione di filtro ND (che non ho provato ancora) sono davvero eccezionali.

Questo almeno il mio parere.

Del resto è il progresso ...

Anche io, 15 anni fa, quando ancora correvo, sostenevo che una vettura da pista doveva avere il cambio manuale.
Poi ne ho provate un paio con il cambio elettroattuato e mi sono dato del cretino ...

[Luca 1970]

Sicuramente è come dici, ed il camera assistant è interessante per chi vuole ottenere foto ineccepibili da un punto di vista tecnico: il miglior bilanciamento delle prestazioni dell'ottica in relazione al sensore, la resa spaccacapello offerta dall'ottimizzazione di tutti i parametri; però questo non è ciò che mi interessa vedere nelle mie fotografie.
Personalmente preferisco cogliere un istante, la sensazione di atmosfera del momento in cui ho scattato e devo dire che di solito ci sono riuscito proprio quando lo scatto non è perfetto, ma funzionale a ciò che in quel momento voglio rappresentare.
Riguardo alla fotografia naturalistica, il mio è, sicuramente, un pensiero in controtendenza: comincio a detestare quei ritratti a pieno fotogramma che guardano in macchina, oggi tanto di moda, di soggetti a cui si riescono contare le piume. Preferisco invece le immagini più ampie di soggetti immersi nel loro habitat mentre stanno vivendo la vita quotidiana. Per questo tipo di fotografia tutti gli automatismi sono spesso utili e comodi, ma capita non troppo raramente che sono d'impaccio ed allora bisogna ingannarli o escluderli.
In ultimo una semplice riflessione: fotografo per piacere e non ho la frustrazione di dover per forza portare a casa il risultato; quindi fa parte del gioco e del piacere avere azzeccato lo scatto in mezzo ad una gran quantità di scatti sbagliati.
Buone foto e buona luce.

[Rigoletto]

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In ultimo una semplice riflessione: fotografo per piacere e non ho la frustrazione di dover per forza portare a casa il risultato; quindi fa parte del gioco e del piacere avere azzeccato lo scatto in mezzo ad una gran quantità di scatti sbagliati.
Buone foto e buona luce.

Come non darti ragione...

Del resto è giusto che ognuno si diverta come più gli piace, alla fine per noi che stiamo discutendo su questo forum è un hobby
il cui scopo principale è dare piacere. Chi fotografa per lavoro, in determinati ambiti difficilmente può rinunciare ad aggeggi del
genere. Come ben ha sottolineato Tony è il progresso, ma noi dinosauri mica siamo obbligati a star dietro a tutto tutto. O no?

[Luca 1970]

No non siamo, fortunatamente, obbligati a star dietro a quelle diavolerie. Infatti è più di qualche giorno, la discussione aperta da Tony ha solo accelerato i tempi della riflessione, che rimugino di ricominciare a vivere la fotografia per come mi è sempre piaciuta; se la strada è quella che al momento immagino mi sa che un po' attrezzatura venga immessa sul mercato e che vada a finanziare 2 progetti: la Rollei SL2000f (un sogno mai realizzato in gioventù) e la fuji GX680 (la mia fotocamera preferita di sempre); per le foto di lavoro beh, c'è ormai solo il telefono, da anni.

[tonyrigo]

Ciao Luca,

condivido in pieno il Tuo progetto, tanto che uso spesso le Hasselblad 500, tanto con la pellicola che con dorso digitale e le FUJI 690 (simile alla 680, solo 6X9 con ottiche intercambiabili) detta anche Texas Leica.

Come ho scritto più volte il formato 135 soffre tantissimo se (come faccio io) viene passato in scanner e poi stampato in digitale, anche usando scanner dedicati, mentre il 120 da buoni risultati.

Io l'analogico, che colleziono, lo uso proprio con quello che mi pare sia il Tuo spirito: per giocare.

Mentre il digitale per portare a casa il risultato.

Ciò non toglie che, ovviamente, qualche buona foto non venga fuori anche dalle vecchie glorie a pellicola.

Solo che quell'ibrido che è la Hassy 500 CM/EL con su il Phase One P25 mi ha un pò stregato: il sapere delle cose di una volta, con tutta la cerimonia di scattare una foto senza alcun automatismo e magari sullo stativo, che io aborro, con la comodità della registrazione digitale delle immagini.
Quel vecchio dorso poi, rispetto a quelli moderni, ha anche il vantaggio di avere un fattore di crop praticamente insignificante: 1,1.
Da farci un pensierino per la Rollei.

Ora devo vedere con SAN FERRO se riesce ad adattarmelo alla ZENZA BRONICA ETRS, una 4,5 X6 quasi moderna...

[petrofilo]

Questo post si sta trasformando in un confronto fra digitale e pellicola... O fra un modo di scattare di altri tempi e uno di questi.. ?

A questo proposito, in questi giorni sto acquisendo in digitale le mie (poche) diapositive, scattate per lo più in viaggio di nozze e in poche altre occasioni, con una minolta af e l'ottimo minolta 28-85, su Fuji Sensia. Avendo ancora certe ottiche ed usandole su digitale (sia reflex che mirrorless) devo ammettere che certe rese della pellicola sono difficilmente eguagliabili. E non parlo dei colori ma specialmente delle resa del fuori fuoco. Se mai il problema è sempre lo sviluppo, almeno per me.
Voi come procedete, specialmente per il 120? Avete un laboratorio di fiducia?

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