Ma guarda un po’! “…per il solo contenere un nudo in quel contesto abbia fatto passare in sordina le immagini di Vito (stradon) dal quale mi sento usurpato del titolo di vero irriverente della mostra.” (300)
E in tedesco: jo do schaugsch her! “Anche secondo me stanno così le cose. Le foto di Vito sono dissacranti, mentre lo scatto di Giovanni non lo vedo dissacrante.” (Lorenzo)
E in ladino: tlo ne capësces plu na manëcia! “Lo stesso concetto del dissacrante in una città come Lucca, profondamente credente, applicato alle foto di Vito, se queste si fossero trovate accanto alla famigerata foto di Serrano, sicuramente avrebbero sortito la stessa sorte di censura, in un Paese bigotto come il nostro.“ (Lorenzo)
Mi sento molto onorato del titolo che Giovanni mi ha appioppato, però allo stesso momento mi meraviglio molto dell’effetto che fanno le mie foto! Urca!
Io avevo solamente spostato il dualismo “sacro e profano” che molti vedono in verticale dall’alto dei cieli verso il basso delle cose terrene su un’asse orizzontale, un’asse temporale. Nelle foto ci ho messo i ricordi d’infanzia, di 50 anni fa, in un mondo contadino e montanaro, profondamente legato alla unica religione immaginabile allora, della quale ora sono rimasti in piedi solo pochi simboli sbiaditi, simboli e ricordi che sono andato a ricercare appositamente per la mostra e che non avevo in archivio.
E li ho contrapposti a squallide foto attuali a colori che non ho cercato ma costruito avvicinandole solo formalmente alle immagini del passato.
E ci ho inserito tre volte me stesso (“IO” invece di “DIO”) come ulteriore contrappunto tra una religiosità vissuta socialmente nel gruppo e l’individualismo egocentrico attuale (vedi specialmente prima foto).
Forse da queste spiegazioni si riconosce il gioco che ho fatto coi miei ricordi e con le mie cicatrici guardando verso l’interno in me stesso e senza la minima intenzione di “dissacrare” qualcosa di religioso, piuttosto sarei disposto a sentire dissacrante l’approccio alla parte attuale delle foto. Ma come si potrebbe dissacrare qualcosa di talmente piatto che di sacro non ha mai avuto niente?
Comunque mi piace molto che siano uscite dal vuoto su MSCfoto di questi ultimi mesi una mostra e discussioni come questa! Penso che alla fine sia merito di Riccardo e Donato averci creduto e poi naturalmente di Giovanni che con una botta secca (anche se abbastanza morbida …) ha lanciato in moto una locomotiva che sembrava arrugginita!