Boia Walter! Addirittura Basaglia?
Comunque, a parte l'esempio sopra che più che provocatorio mi sembra una cavolata da liceale, la questione della banana al muro o, preclaro esempio del passato, la "merd@d'artista" di P. Manzoni, sono più che altro delle (scoperte, scopertissime, addirittura dichiarate) prese per i fondelli (altrimenti dette "provocazioni"). Manzoni, per dire, inscatolò il suo escatologico prodotto perché voleva dimostrare che, essendo lui dichiarato ufficialmente "artista", qualunque cosa facesse, anche c@g@re, era comunque arte, sì, ma "di consumo". Sostanzialmente era una presa per il cubo fantastica che ebbe un successo insperato perfino dal... ehm... ehm... Autore...
, un successo tale che ha finito per oscurare la stessa idea (questa sì artistica) originaria. Direi che da deprecare non sia P. Manzoni, che anzi va lodato per aver scoperto così chiaramente il meccanismo, ma proprio il meccanismo in sé del mercato dell'arte così come lo conosciamo da almeno un paio di secoli buoni; un po' anziano ma così perfettamente in forma da fagocitare qualsiasi cosa (anche la c@cc@ di Manzoni) uscendone alla grande, tanto che attualmente pare che il "valore" di una vaccata del genere sfiori i 100.000,00 euro. Oh, son solo trenta grammi di roba, siamo matti?
(E qui torna a bomba Basaglia...
)
Riccardo.